Bella e importante vittoria, quella riportata dalla Mens Sana sul parquet del Pino Firenze. Impresa, si è detto a caldo. “Impresa”, in gergo sportivo, è un successo inaspettato che di prassi viene riportato da una squadra più debole a discapito di una più forte. E questa Mens Sana non è una affatto una Cenerentola, anzi: è un collettivo sempre più consapevole delle proprie qualità e potenzialità, con un gruppo di giocatori che sta crescendo e che, classifica alla mano, con una vittoria la settimana prossima sarebbe primo e con tutte le carte in regola per giocarsi le proprie chance fino alla fine.
LA CHIAVE
Al di là degli aspetti tecnici, esaltati soprattutto quelli offensivi in una partita vinta per 106-98, quello che ha colpito della Mens Sana al PalaCoverciano è stata la capacità di reagire colpo su colpo agli attacchi dei fiorentini e di tenere mentalmente, anche quando Pino ha toccato la doppia cifra di vantaggio a inizio terzo periodo. Lì è arrivata la grande reazione del collettivo guidato da coach Paolo Betti. Con tanti giocatori che si sono alternati come protagonisti in diversi frangenti del match. Ognuno prendendosi una buona fetta di responsabilità. Lo dimostrano i 6 giocatori in doppia cifra: Tognazzi con 24, Prosek con 18, Marrucci e Pannini con 16, Cucini e Puccioni con 11 punti. Ennesima dimostrazione del fatto che questa Mens Sana, quando gioca, ha le idee molto chiare su ciò che deve fare. E se mantiene lucidità ha da temere bene pochi avversari.
IL PROTAGONISTA
Tre minuti alla fine della partita e +2 Mens Sana. È qui che si è entrati nel “Pannini-time”, cioè il momento in cui il capitano biancoverde ha messo a segno 9 punti consecutivi, 3 liberi e 2 triple, che hanno permesso alla Mens Sana di creare separazione nel punteggio e, di fatto, di vincere la partita difendendo poi il vantaggio accumulato fino alla sirena finale. Del resto, in una partita in cui si sono alternati tanti protagonisti, è giusto che sia il capitano a ritagliarsi l’immagine in copertina. Edoardo Pannini sembra sempre più cresciuto dal punto di vista della personalità ma anche a livello tecnico, incarnando a pieno le qualità “storiche” che appartengono a chi veste i colori della Mens Sana: grinta, determinazione, attitudine al lavoro, voglia di migliorarsi e di superare i propri limiti. Il Pannini bambino ha vissuto la Mens Sana degli anni d’oro, il Pannini uomo è un validissimo ambasciatore di quei valori nella squadra per cui gioca, tifa e per cui mette sempre il cuore.
L’IMMAGINE
Lo sguardo volge sempre alla classifica. Ma non tanto per il -2 che separa la Mens Sana dalla vetta. Un dato che significa poco o niente se estrapolato dal contesto. Molto più pragmaticamente, il successo biancoverde equivale al ko stagionale numero 2 di Pino, equiparando il dato a quelli della stessa Mens Sana e del Don Bosco Livorno che però, dal canto loro, hanno già osservato il turno di riposo. Quindi, a parità di risultati negativi, virtualmente, Mens Sana e Don Bosco sarebbero prime se sfruttassero con un successo il riposo fiorentino. Guarda caso, sono proprio le due squadre che si sono imposte sul parquet del PalaCoverciano e che, adesso, si giocano il primo posto al termine del girone d’andata nello scontro diretto di sabato 2 dicembre al PalaMacchia. Vietato però andare troppo avanti: prima ci sono da affrontare Carrara in trasferta per i labronici e Monsummano in casa per la Mens Sana, nel match che segnerà il ritorno dei biancoverdi “a casa”, al PalaEstra, dopo il primo stralcio di lavori effettuati al tetto del palasport.
Andrea Frullanti
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