Salutate le capolista. Le vittorie su Empoli e Valdisieve regalano a Virtus e Costone il primato momentaneo in classifica, rivendicando ai rispettivi campionati le giuste, giustificate e grandi ambizioni di entrambe le squadre. Certo, siamo in mezzo a un far west di calendari zoppi, recuperi e classifiche in cui non ci si capisce niente. Ma ciò non deve sminuire il valore di primati da godersi a pieno.
QUI VIRTUS
La Virtus è iscritta al gran ballo per la lotta di vertice. E c’è tanto a ballare. Sono ben 6 le squadre appaiate ai vertici della classifica a quota 10 punti. Tra queste c’è la Virtus che nell’ultimo turno ha superato con carattere Empoli, agguantando la testa della classifica adesso condivisa con la stessa Empoli e poi con Quarrata, Cecina, Spezia e San Miniato. Tra queste squadre, i rossoblù hanno già affrontato e battuto anche Spezia (in trasferta) mentre hanno perso in casa alla prima di campionato con San Miniato. Da affrontare invece Cecina e Quarrata.
Ma al di là di questo, sorprende vedere una classifica così livellata e con tante squadre a fare cammino di vertice. Per la Virtus, essere nel gruppone in fuga rappresenta sicuramente una bella iniezione di fiducia e di autostima. Doti che stanno facendo crescere il rendimento collettivo virtussino, esaltato anche da coach Lasi nel post-partita specialmente per quanto riguarda la difesa.
A livello di singoli, spiccano su tutte le prestazioni di Matteo Calvellini che, con i suoi 12.1 punti a partita, è tra i migliori realizzatori stagionali della Virtus. Secondo solo Dal Maso (12.4), ma con una media migliore rispetto ai “colpi di mercato” Diminic (11.9) e Laffitte (10.9). Insomma, la Virtus va avanti per la sua strada, lo fa arrivando in vetta e lo fa portando avanti quella che è la sua filosofia storica che valorizza i giocatori provenienti dal settore giovanile. Calvellini, a dire il vero, è un featuring visto che ha iniziato il suo percorso nella cantera della Mens Sana e poi lo ha terminato alla Virtus. Però la sua esplosione in questa stagione rappresenta un altro fiore all’occhiello della scuola-Virtus, oltre che un valore aggiunto per tutto il team rossoblù. Che ha trovato un altro valido elemento da crescere e da valorizzare. E su cui impostare le strategie presenti e future della società.
QUI COSTONE
Prato non ha giocato contro San Vincenzo a causa dell’alluvione che si è abbattuta sulla città e poi ha osservato il turno di riposo. Il Costone nel frattempo ha fatto il suo dovere vincendo sempre, e sono 4 le affermazioni consecutive della squadra di coach Tozzi, e ottenendo la vetta in solitaria della classifica. Dopo il passo falso di Sansepolcro i gialloverdi hanno rimesso quindi le cose a posto e adesso sono lanciatissimi là dove tutti si aspettavano che potessero essere a inizio stagione.
Da non sottovalutare il successo di Pontessieve, in un parquet difficile e contro un avversario che le ha provate di tutte per mettere i bastoni tra le ruote a Bruttini e compagni. Il Costone – che ha sempre condotto nel punteggio – ne aveva però di più. Soprattutto a livello di individualità. Quando i fiorentini sono arrivati fino al -3 ci ha pensato Nasello con 4 giocate decisive a fila a risolvere molte questioni, ricacciando indietro (con canestri e assist) le velleità dei locali. Migliori realizzatori sono stati poi Radchenko ed Ondo Mengue, autori di 22 e 20 punti.
Ma è il “sistema-Costone” nella sua totalità che sembra aver ingranato la marcia giusta. Perché a prescindere dall’avversario che si trova di fronte, la squadra sembra aver trovato sempre più una dimensione e un’identità collettiva in grado di mettere in ritmo anche chi ha un minutaggio inferiore o chi non parte in quintetto. Basti vedere le prestazioni di Ceccarelli e Terrosi a Pontassieve per avere una chiara dimostrazione di quanto appena detto. Le avversarie del Costone sono avvisate.
Andrea Frullanti
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