Miglior modo per reagire alla prima sconfitta stagionale non poteva esserci. La vittoria della Mens Sana sulla Fides Livorno dà fiducia e morale a tutto l’ambiente biancoverde, gasato e carico come non lo si vedeva da tempo. Si perché battere una delle grandi favorite del campionato, seppur orfana di diversi pezzi da 90, dà inevitabilmente grande slancio e coraggio al progetto tecnico di coach Paolo Betti, oltre che a un gruppo di giocatori che sta prendendo sempre più confidenza con il proprio indiscusso potenziale.
LA CHIAVE
Al di là degli aspetti tecnici, ciò che ha colpito della Mens Sana è stata la tenuta mentale per tutti e 40 i minuti di gioco. Ci sono stati errori, certo. Ci sono state situazioni da leggere con estrema attenzione, altrettanto vero. La Mens Sana però lo ha fatto sempre con grande lucidità e fiducia nei propri mezzi. Spinta anche dall’incessante apporto del tifo organizzato biancoverde, decisamente un fattore nel “fortino” PalaCorsoni. Sul piano tattico, la Mens Sana ha saputo sia attaccare la zona 3-2 dei labronici, sia tenere botta con la fisicità degli avversari sotto canestro. Un elemento arginato grazie ad un immane sforzo fisico da parte di tutto il collettivo mensanino.
Contro
la Fides si è visto tutto questo ed è stato sinceramente un bel vedere. Al
netto, sempre, delle assenze in casa labronica. Però va anche detto che, sulla
carta, i vari Menicocci, Stefano Orsini e Marco Creati che erano a disposizione, così
come i Geromin e i Benini sarebbero titolari in qualsiasi
altra squadra del campionato: quindi è bene non sminuire l’impresa mensanina.
Perché solamente così può essere definita la vittoria biancoverde: un’impresa. Anche se, giustamente, a caldo coach Betti ci ha tenuto a far mantenere a tutti i piedi per terra ribadendo quanto sia giusto non esaltarsi per una vittoria così come non demoralizzarsi dopo una sconfitta. Insomma, equilibrio e lavoro sembrano diktat piuttosto chiari da parte del tecnico mensanino.
IL PROTAGONISTA
In trance agonistica e trascinante per larghi tratti dell’incontro,
non facendo sentire nemmeno la serata meno produttiva di quello che era stato
il miglior marcatore mensanino fino a oggi, cioè Puccioni. È senza dubbio Vittorio
Tognazzi l’MVP della vittoria con Livorno. I numeri lo testimoniano chiaramente:
33 punti, 6/9 da 3 e 29 di valutazione complessiva. È stato il grande mattatore
di serata, come sottolineato anche da coach Betti nel post partita. In questa
fase di assestamento dei nuovi equilibri di squadra è lui che ha in mano le
chiavi di questa Mens Sana, una fiducia ripagata sempre con grande intensità,
come è tipico del suo modo di giocare e, contro Livorno, anche dai canestri: tanti,
importanti e decisivi.
L’IMMAGINE
Abbiamo già detto dell’atmosfera positiva che si respira
attorno alla Mens Sana. E l’immagine della squadra festante a fine partita con
il pubblico esultante di sfondo ne è la perfetta sintesi. Gira sui social, sui
siti e sui giornali. Però ci sono altre immagini che meritano una copertina:
sono quelle di Puccioni e Iozzi stesi a terra a fine partita dopo il grande
sforzo fisico profuso durante l’incontro; quella di Prosek con la canotta
slabbrata dopo le scazzottate date e prese sotto canestro, sono le lunghe leve
di Giorgi che catturano un rimbalzo andando più in alto delle bracca
avversarie. Tante istantanee che colpiscono e che, ognuno a loro modo,
certifica la grande intensità che questa Mens Sana riesce a mettere sul
parquet. E che la piazza, come da foto di cui sopra, ha già dimostrato di saper
apprezzare.
LE ALTRE
Con il Don Bosco che osservava il turno di riposo, colpisce
la vittoria di Carrara su Pontedera (prossimo avversario della Mens Sana): un piuttosto
netto 82-69 che certifica i marmiferi come una delle “grandi” del girone: per
informazioni chiedere anche al Costone che in Coppa, proprio contro il CMB, si
vide rimontare un vantaggio di oltre 20 punti da parte della squadra di coach
Barbieri, avversario di cui tutti dovranno tener conto sia nella prima che
nella seconda fase. Vincono entrambe le fiorentine, così come vince anche
il Cus Pisa che lascia Agliana ancora ferma a 0 punti al pari di Monsummano.
Andrea Frullanti
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