Oggi parliamo di impatto. È questa la lezione che hanno appreso nella prima giornata di campionato Virtus e Costone. Seppur con risultati opposti. L’impatto su un campionato nuovo, su avversarie nuove, l’impatto su un’annata ancora da leggere e decifrare. Questo è stato il denominatore comune. Poi c’è chi ci ha sbattuto e chi, invece, ci ha solo inciampato. Entrambe però hanno trovato la forza per reagire in una situazione non semplice. Con una sola ma sostanziale differenza: alla fine la Virtus è stata beffata, mentre il Costone ha terminato controllando i tentativi di rimonta degli avversari.
QUI VIRTUS
Era stato Olleia a realizzare la tripla del pareggio a un secondo dalla sirena finale dell’incontro. Poi la rimessa e l’alley-oop vincente di Lovato che ha permesso a San Miniato - dell’ex Mens Sana Menconi (8 punti per lui) - di violare il PalaCorsoni e lasciare alla squadra di coach Maurizio Lasi tantissimo amaro in bocca. Del resto si sapeva che in un campionato nuovo, che si presenta assolutamente incerto ed equilibrato, in ogni partita può succedere di tutto. Soprattutto perché è difficile “scoutizzare” gli avversari, la cui forza è ancora tutta da scoprire.
E così è stato per la Virtus, forse sorpresa da una San Miniato che si è rinnovata e ringiovanita molto durante l’estate, non perdendo forse una delle prerogative delle squadre che scendono di categorie: la fisicità. In tal senso, l’impatto (anche proprio dal punto di vista atletico) si è fatto decisamente sentire per la Virtus.
In ogni modo, in Via Vivaldi si spera che la partita – anche se terminata con un ko – possa dare una scossa a tutta la squadra che, adesso, sa a cosa va incontro in questa nuovissima B Interregionale. Nel prossimo turno poi ci sarà Spezia, altra squadra profondamente rinnovata, e solo lontana parente di quella che conquistò la promozione l’anno scorso, insieme a Legnaia, Virtus e Cecina. Ed è stata proprio Cecina la prima vittima illustre del team ligure. Come a dire, rinnovata sì ma non per questo meno ambiziosa: per Bartoletti e compagni si tratta di un’altra discretissima gatta da pelare.
QUI COSTONE
Il Costone ha vinto ma non per questo ha faticato meno. Nonostante un primo tempo concluso in vantaggio di ben 16 punti in cui si sono alternati tanti protagonisti dal punto di vista realizzativo e, in linea generale, si è vista un’ottima confidenza tra i vari Zeneli, Radchenko, Nasello, ecc.
Poi il ritorno della nuovissima Union Prato (nata in estate dalla fusione di Prato Giovane e Campi Bisenzio) che ha impattato le sorti dell’incontro e addirittura si è portata in vantaggio nel finale di terzo quarto. Contesa risolta poi nel finale dai soliti Bruttini e Banchi. A molti però è sembrato di rivedere la partita di coppa con Carrara quando, anche in quell’occasione, con un vantaggio che era superiore alle 20 lunghezze al temine dei primi 20 minuti, la squadra di coach Tozzi si fece rimontare e quasi raggiungere dagli ospiti.
Merito degli avversari ma, forse, anche di qualche eccesso di rilassatezza, fisiologico quando si è nettamente avanti nel punteggio. Però, in linea generale, vale il concetto già espresso in precedenza: l’impatto di un campionato così difficile è un fattore di importanza assoluta, contro qualsiasi tipo di avversario. Specie contro chi ancora si deve conoscere a pieno e soprattutto per il Costone a cui, come succede alle grandi favorite, vengono riservate attenzioni del tutto particolari.
Buon per i gialloverdi aver conquistato i due punti dal parquet pratese nonostante le difficoltà incontrate in itinere. Anche quella, di fatto, è una dimostrazione di forza. Da confermare nell’anticipo del giovedì (sabato e domenica il PalaOrlandi ospita una mostra felina, ndr) quando il Costone ospiterà Bottegone: un’altra squadra che, nella prima giornata, ha dato più di un filo da torcere ad un’altra delle grandi favorite del girone, la Fides Montevarchi.
Andrea Frullanti
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