Mens Sana spalle al muro dopo la sconfitta subita a Prato anche in gara2. Un risultato, il 71-63 del secondo atto della serie, più netto rispetto al precedente match. C’è da dire che Prato non è mai scappata via ma è stata decisamente più cinica e, soprattutto, è sembrata avere sempre l’inerzia dalla sua. La Mens Sana ci ha provato ma le è mancata lucidità, complici anche numerose assenze, sia quelle note a inizio partita che le altre arrivate in corso d’opera.
L’ANDAMENTO – La Mens Sana è stata avanti solo a cavallo tra primo e secondo quarto, +3 il massimo vantaggio biancoverde. Poi, una volta effettuato il sorpasso, Prato ha visto lentamente ma progressivamente crescere il suo vantaggio, arrivato anche in doppia cifra nei primi minuti dell’ultimo periodo. Lì, con il quinto fallo di Menconi, le speranze biancoverdi di impattare la serie si sono ridotte ulteriormente e Prato ha amministrato fino alla sirena finale.
IL PROTAGONISTA – La prova del riscatto. Possiamo definire così la prestazione di Pietro Milano: 12 punti complessivi, con un bel 6/7 dalla lunetta (che è anche una bella risposta agli errori nel finale di gara1), e poi sempre tanta grinta, attitudine e applicazione. Pur soffrendo il confronto fisico con Magni, Milano ha tenuto bene il campo dimostrando che dopo il lungo infortunio sta ritrovando grande smalto. Il che rappresenta anche una buona notizia in chiave futura.
COSA HA FUNZIONATO – Difesa e tenuta mentale. Sono le due doti che hanno permesso alla Mens Sana di tenere botta nonostante i tentativi di spallata di Prato. Coach Binella ha alternato vari tipi di difesa, anche per via delle rotazioni accorciate, e la squadra ha risposto complessivamente bene. Una maggiore precisione in attacco avrebbe potuto aprire anche scenari diversi. Nell’incontro e nella serie.
COSA NON HA FUNZIONATO – Dicevamo delle assenze: Bacci era in tribuna con le stampelle, insieme a Lazzeri che è sempre out: difficile se non impossibile pensare di poterli avere a disposizione in gara3. A loro si devono sommare l’uscita anzitempo di Menconi, per raggiunto limite di falli, e quella che potremo definire la “mancanza di fatto” di Dorin Buca, sempre più lontano dalla forma migliore oltre che fuori dalle rotazioni biancoverdi (appena 2’34” di impiego). Di fronte a una squadra più fisica e che ha impostato una partita più spigolosa su questo fronte, una Mens Sana così rimaneggiata ha pagato dazio in termini di lucidità offensiva. Oltre che di energie, venute progressivamente meno con il passare dei minuti. Un elemento da tenere ben presente anche in gara3 dove recuperare sul fronte fisico - e mentale - sarà fondamentale per poter sperare di allungare la serie. In questi casi c'è anche da appellarsi al pubblico, affinché possa dare una spinta, quanto mai necessaria, per regalarsi un’altra uscita sul parquet di casa.
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IL TABELLINO
PRATO - MENS SANA 71-63 (15-16; 35-31; 48-42)
PRATO: Manfredini 6, Sangermano ne, Danesi 11, Magni 12, Staino 12, Navicelli, Ndoie ne, Pinelli ne, Smecca 4, Salvadori 17, Pacini 9, Mascagni ne. All. Pinelli.
MENS SANA: Buca, Pannini 8, Iozzi 5, Menconi 9, Benincasa 5, Empilo 2, Milano 12, Sabia 12, Bovo ne, Tognazzi 10. All. Binella.
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LE DATE
- Gara 1: Prato-Mens Sana 68-66
- Gara2: Prato-Mens Sana 71-63
- Gara3: domenica 7 maggio, ore 18. Palaestra, Viale Sclavo - SIENA
- Gara4 (ev.): mercoledì 10 maggio, ore 21. Palaestra, Viale Sclavo - SIENA
- Gara5 (ev.): domenica 14 maggio, ore 18. Palestra Toscanini, Via Toscanini – PRATO
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L’ALTRA SERIE – Un’altra rimonta aretina, un’altra sconfitta che sa di beffa per Lucca. Arezzo è in vantaggio per 2-0 nella serie grazie al 75-74 di gara2 che ha ribaltato le sorti di un incontro che sembrava abbondantemente nelle mani del team lucchese (arrivato anche sul +17 nel corso del terzo periodo). Poi un ultimo drammatico quarto che ha ribaltato completamente il risultato (+9 il vantaggio lucchese a 10 minuti dalla fine), con la tripla di Fornara sulla sirena che ha sovvertito il destino di una serie che vede adesso Arezzo andarsi a giocare il primo match-point per la finale. Palla a due domenica 7 maggio alle 18, al PalaTagliate di Lucca.
Andrea Frullanti
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