Si è conclusa la stagione della Mens Sana. La vittoria di Prato in gara3 per 74-67 ha chiuso la serie sul 3-0 in favore dei lanieri, facendo calare i titoli di coda sull’annata biancoverde. Un risultato ineccepibile, stanti i valori visti in campo, nonché specchio fedele della stagione mensanina: come fatto durante tutto l’anno la squadra di Binella ha cercato di superare i propri limiti, dovendo però arrendersi di fronte ad avversari che, semplicemente, sono più forti. Un fattore, questo, che comunque non sminuisce i tanti meriti della Mens Sana 22/23.
L’ULTIMA PARTITA – L’ultimo match dell’anno è restato in equilibrio solo per metà. Nel primo tempo, soprattutto per merito delle difese tattiche impostate da Binella (dalla zona 3-2 alla 2-3, alternate con marcature individuali), i biancoverdi erano riusciti a chiudere in vantaggio il primo tempo (+4). Poi la maggior esperienza, fisicità e tecnica di Prato hanno fatto la differenza, scavando un solco nel terzo quarto. In numeri: 16-0 il break pratese, condito da 4 palle perse consecutive dalla Mens Sana e 26-8 di parziale complessivo in favore degli ospiti. La partita di fatto si è chiusa qui, nonostante la stoica tenacia mensanina riuscisse a ridurre il gap nell’ultimo parziale. Miglior realizzatore biancoverde è stato Vittorio Tognazzi con 23 punti, dall’altra parte ha dominato Salvadori con 17.
COSA HA FUNZIONATO, COSA NO – Una partita, una serie, una stagione: gara3 ha condensato tutto l’anno mensanino in 40 minuti. Si perché, come successo da settembre a oggi, con la tattica la Mens Sana ha cercato (e in parte c’è riuscita) a colmare il gap con gli avversari. Poi, quando Prato (o chi per essa) è riuscita a prendere le misure alla Mens Sana, impostando il match sul piano fisico, oltre che tecnico, la luce si è un po’ spenta e i biancoverdi hanno fatto enorme fatica a trovare continuità. Anche perché, via via, le individualità avversarie hanno fatto la differenza. A proposito di singoli, per la Mens Sana spicca la prestazione di Tognazzi, anche lui protagonista nel bene e nel male: nel primo tempo le sue iniezioni di adrenalina hanno fatto male alla difesa pratese; mentre, nei secondi 20 minuti giocando limitato dai falli, è riuscito a incidere molto meno. Anche questo è un elemento emblematico dell’annata mensanina, specie se si ripensa a quanto lo stesso Tognazzi è mancato nella prima parte di stagione quando era assente per infortunio.
COME È FINITA – C’è un gioco di specchi anche nel computo finale degli incontri disputati: 12 vittorie e 21 sconfitte, è questo il bilancio finale per la Mens Sana tra campionato e playoff. Quello che però i numeri non dicono sono gli applausi, i cori della curva a fine partita e di fronte agli spogliatoi a match abbondantemente concluso e lo striscione “Grazie ragazzi” issato sul settore del tifo caldo. La Mens Sana 2022/’23 è stata autrice di un percorso importante, bello per i ragazzi e per lo staff tecnico, bravi a creare insieme (con il lavoro quotidiano) un amalgama risultato decisivo per la crescita collettiva del gruppo. Ben al di là dei risultati riportati sul campo, anche questi comunque andati oltre le più rosee aspettative. E si è creato un bel clima attorno alla squadra, contagioso (vicendevolmente) per la piazza. I tifosi hanno giustamente reso merito a tutto questo, ponendo le basi per una nuova ripartenza all’insegna dell’entusiasmo. Con l’auspicio che i bilanci futuri possano vedere più vittorie che sconfitte e che la Mens Sana riesca a ristrutturarsi in maniera tale da ambire a categorie superiori e progetti sportivi più ambiziosi rispetto al “ben figurare” in C Gold. Ma questi dovranno essere i capitoli di una nuova storia da scrivere nei prossimi mesi.
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IL TABELLINO DI GARA3
MENS SANA-PRATO 67-74 (16-21, 35-31, 43-57)
Mens Sana: Buca, Pannini 4, Iozzi 8, Menconi 10, Benincasa 7, Empilo, Milano 5, Sabia 10, Bovo ne, Tognazzi 23. Coach: Binella.
Prato: Manfredini, Forti ne, Danesi 10, Magni 15, Staino 5, Navicelli 9, Ndoye ne, Smecca 9, Salvadori 17, Pacini 9, Mascagni ne, Settesoldi ne. Coach: Pinelli.
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I PLAYOFF PROSEGUONO COSÌ – Chiuse tutte le serie di semifinale, tutte per 3-0. Un risultato che era già acquisto per la Virtus che attende in finale Quarrata, dopo il 75-72 in rimonta che ha permesso ai pistoiesi di chiudere i giochi con Agliana. Prato invece se la vedrà con Arezzo che, come già successo in gara2, si aggiudica gara3 grazie a una tripla allo scadere di Fornara. Per Lucca, che era in vantaggio di 14 punti a 9’ dalla fine, una serie psicodrammatica: tre rimonte subite in altrettante partite, due partite decise da una bomba a tempo scaduto. Fornara è già sinonimo di incubo nel dizionario lucchese.
Andrea Frullanti
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