lunedì 28 novembre 2022

Basket City: Doppio tonfo, le radici (e gli orizzonti) delle crisi di Virtus e Costone

Due pesanti ko. Per ciò che significano e per gli strascichi che possono lasciare. Soprattutto due prestazioni negative che certificano il momento no di Virtus e Costone, alle prese con un periodo difficile oltre che con ormai noti problemi di natura fisica, tecnica, ecc. Tante questioni sul tavolo: tutte da guardare dalla giusta prospettiva, per avere una visione globale e d’insieme di queste due diverse crisi. 
 
 
QUI VIRTUS

Contro Legnaia è arrivata la seconda sconfitta consecutiva per la Virtus, con un parziale (-2) fotocopia rispetto a quanto avvenuto nel turno infrasettimanale a La Spezia. Soprattutto, dopo le 4 vittorie consecutive nei primi quattro incontri di stagione, nei successivi 6 è arrivata solo la vittoria nel derby per la squadra di coach Franceschini. Successo peraltro rocambolesco e di rimonta, in un incontro dove la Mens Sana aveva toccato anche il +25.

Ma dove si trovano le cause di questo novembre nero per la Virtus? L’analisi non è semplice, né immediata. Banalizzando all’estremo si può dire che un roster con un’età media molto giovane manca di cinismo e nervi saldi nei momenti caldi e decisivi degli incontri. Perché alla fine, contro Arezzo, Castelfiorentino, ma anche Legnaia e Spezia, le sconfitte sono arrivate per questioni di dettagli.

Preoccupa semmai l’approccio che ha la Virtus alle partite. Specialmente in difesa dove spesso vengono commessi errori banali ed evitabili. E qui si fa sentire il non ottimale stato di forma di Cacciatori (out contro Legnaia), giocatore di grande sostanza spesso in grado di fungere da catalizzatore difensivo per il team rossoblù. E, come troppo spesso è accaduto, quando sei costretto a rincorrere, non sempre riesci ad avere la giusta lucidità nel rush finale delle partite. Contro Legnaia per esempio, nonostante prestazione trascinante, i vari Bartoletti, Banchero e Costantini sono arrivati stanchi a fine partita fallendo i tiri del possibile pareggio.

Ma qui si apre un altro capitolo della crisi virtussina, quello cioè relativo alla vecchia guardia che non riesce a ingranare i propri meccanismi con quelli delle nuove leve. È un’annata di grandi trasformazioni e di ricambio generazionale per la Virtus: Bianchi, Imbrò e in parte Olleia si stanno ritagliando un ruolo nuovo dove devono riuscire a incidere, pur con meno minuti e tiri a disposizione. E questo non è un passaggio assolutamente banale.

Insomma, coach Franceschini ha il suo bel da fare per uscire dall’impasse. C’è da lavorare e tanto. Ma, se può consolare, la cultura del lavoro (specie sui giovani) non è mai mancata in via Vivaldi. Da qui la squadra deve ripartire per recuperare il terreno perso nell’ultimo mese.
 
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QUI COSTONE

Fa notizia il ko del Costone a Livorno, con il Don Bosco che si regala la prima vittoria in campionato. Una brutta battuta d’arresto per la squadra della Piaggia che andava, in terra labronica, alla ricerca di continuità dopo la vittoria interna su Valdisieve. Ecco la parola chiave: continuità. Dote che manca da inizio anno alla formazione di coach Fattorini. 

Continuità nell’arco della stagione e, anche, nell’ambito dei singoli incontri. Proprio come successo a Livorno dove il Costone, dopo un buon avvio, è deragliato completamente. Anche a causa di una prestazione difensiva deficitaria che ha impedito ai gialloverdi di prendere ritmo e, anzi, di subire le accelerazioni dei livornesi che hanno aumentato il numero dei possessi, rendendo ancor più difficile la resistenza costoniana. 

E meno male che coi rispettivi 24, 18 e 16 punti, Bruttini, Ondo Mengue e Pisoni hanno reso il passivo meno pesante, tenendo in linea di galleggiamento i gialloverdi. Ma, come si sa, le individualità da sole non possono bastare. 

Anche perché la lista degli assenti è lunga e importante. Soprattutto il Costone gioca senza play di ruolo, visto che a Livorno mancava anche Banchi (fermato da un attacco influenzale), oltre che Terrosi e Silveira. Senza dimenticarsi del lungodegente Ceccarelli

Con tutte queste assenze è chiaro che il Costone sta anche monitorando il mercato, guardandosi intorno per cercare l’occasione giusta che possa rinforzare la squadra. Il momento non è semplice: mancano 4 partite alla pausa natalizia (una in più delle altre), giocatori di qualità liberi ce ne sono pochi (o punti), ancor più complicato ipotizzare un inserimento efficace di un elemento nuovo in questo particolare momento dell’anno
 
Anche perché, adesso, il Costone deve ospitare Cecina e poi far visita alla Virtus per l’ultimo derby senese del girone di andata. La società potrebbe anche decidere di stringere i denti fino alla pausa, con la speranza che l’anno nuovo scacci via i venti della crisi e ridia energia nuova (oltre che qualche giocatore recuperato) alla squadra della Piaggia. 
 
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NOTA FINALE

Il secondo tempo della rubrica Basket City vi dà appuntamento a Mai dire Gold con il post-partita di Lucca-Mens Sana, rinviata già a inizio stagione a causa dell’indisponibilità del PalaTagliate dove, nel weekend, era di scena uno show di acrobati circensi
 
Andrea Frullanti

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