Sconfitta sì, ridimensionata no. Tre quarti passati a condurre, nel ritmo e nel punteggio, non sono bastati alla Virtus per fare l’impresa contro Montecatini-Valdinievole, una delle due compagini termali che stanno dominando da imbattute il campionato. Alla fine la Virtus è stata battuta 74-67: un risultato negativo, il primo interno per i rossoblù, che non rende merito alle tante cose buone fatte da Lenardon e compagni durante l’incontro.
IL MOMENTO DECISIVO
La partita è svoltata ad inizio quarto quarto. Il break di 8-0 per Montecatini nel primo minuto di gioco ha ribaltato l’andamento l’incontro, togliendo definitivamente l’inerzia della partita ad una Virtus fino a quel momento quasi perfetta. Da lì in poi i rossoblù si sono praticamente bloccati in attacco, riuscendo a realizzare solo 12 punti nell’ultimo periodo contro i 26 degli ospiti che hanno fatto valere tutta la loro classe e fisicità. Oltre che delle individualità di categoria superiore. Basti pensare alle prime di Lafitte (11 punti) e Paunovic (18), autori delle giocate che hanno spaccato e indirizzato il match. Migliori marcatori per la Virtus sono stati invece Nepi, Zambonin e Olleia, rispettivamente 21, 12 e 12 punti alla sirena finale. Altro motivo di rimpianto per la Virtus sono i tiri liberi (ed è per questo che la prestazione di squadra è stata “quasi” perfetta): il 4/14 dalla lunetta, contro la capolista, è costato decisamente caro per i colori rossoblù.
LA CHIAVE
Al di là della prima sconfitta interna della stagione, sono tanti i motivi che fanno uscire la Virtus a testa altissima dall’incontro con Montecatini. Perché, finché ha retto, la squadra ha dimostrato di potersela giocare anche con la prima della classe, dimostrando una tenuta mentale e una continuità di rendimento (in difesa come in attacco) che a inizio stagione la squadra di coach Spinello non aveva. Coraggiosa la scelta di partire con Cannoni in quintetto, per cercare di avere Bartoletti e Lenardon più freschi nei minuti finali, così come fondamentali sono stati gli apporti di Costantini e Braccagni. La situazione per la Virtus è purtroppo precipitata quando i falli di Bruno e di un presentissimo Zambonin (ottima anche la sua prova a rimbalzo, così come quella di Olleia), hanno diminuito ulteriormente le rotazioni di coach Spinello, già corte a causa della solita e prolungata assenza di Imbrò e di un Bianchi sempre in panchina ma solo per onor di firma. Però, se le energie che metterà in campo saranno sempre queste, la Virtus non dovrà mai temere nessun avversario in campionato. A prescindere da chi si troverà davanti.
Andrea Frullanti
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