Con la votazione da parte dell'assemblea straordinaria dei soci della Polisportiva, il PalaSclavo mette un piede nella nuova era in cui sarà il Comune a gestire l'impianto, anzi più precisamente il campo centrale. Il secondo piede ce lo metterà quando arriverà il voto positivo anche dell'altra parte in causa, il Comune, in occasione di un consiglio comunale che ci si attende nel giro di una decina di giorni al massimo, perché entro fine anno l'amministrazione deve impegnare le risorse già stanziate a metà dicembre per una riqualificazione dell'impianto che però sarà possibile solo quando questo sarà passato sotto l'egida comunale. Con una formula ad hoc.
La soluzione è quella di una donazione del diritto di superficie del PalaSclavo per un periodo di 50 anni più 20 in cui la Polisportiva, che mantiene l'utilizzo esclusivo delle palestre accessorie al campo centrale, rimane proprietaria mentre il Comune diventa di fatto gestore, con quello che significa in termini di onori e oneri. Gli oneri sono quelli di natura economica legati alla manutenzione ordinaria e straordinaria, nel cui alveo rientra da subito l'intervento già approvato dall'amministrazione per 1,1 milioni di euro, che nell'ambito di un complessivo efficientamento della struttura risponde alle note necessità di messa in sicurezza del tetto, le cui saldature originali risalenti a 45 anni fa minano dal 2017 la concessione del certificato di idoneità statica dell'edificio.
Una via d'uscita era stata trovata in estate attorno al progetto con diverse possibilità di intervento prospettato da Estra Clima. La via scelta, a metà strada tra opere massicce da 2 milioni di euro o i "soli" 350-400mila euro per rattoppare il necessario, punta sui lavori più importanti e funzionali al mantenimento dell'esercizio del pubblico spettacolo per il quale negli ultimi cinque anni si è sempre andati avanti in regime di deroga. Ad accompagnare l'operazione, per il Comune, un business plan di cui fa parte innanzi tutto un risparmio legato al citato efficientamento energetico che si rifletta poi nell'alleggerimento delle utenze.
Ma del piano finanziario faranno necessariamente parte, e qui siamo ormai passati alla parte degli "onori", anche gli affitti pagati dai vari "inquilini", dall'Emma Villas alla Giotti Victoria fino al basket della Mens Sana, che pur essendo una sezione ordinaria della Polisportiva (proprietaria dell'impianto) ha sempre messo a budget il costo del palazzetto, una voce che dunque non ci sarà bisogno da aggiungere adesso che l'interlocutore cambia. Ora che per tutti ci sarà da interfacciarsi col Comune, ci sarà da capire se sarà a condizioni analoghe o nuove: non è da escludere che qualcuno degli affittuari sia disposto a spendere di più per ricevere anche di più, in termini di creazione di una struttura più accogliente, ma d'altra parte l'auspicata riduzione dei costi vivi dovrebbe riflettersi anche sulla richiesta alle società.
L'operazione è possibile in virtù della classificazione del palazzetto come un bene della collettività secondo la definizione, più volte ribadita a sostegno di quest'iter, per cui in un'area vasta che fa riferimento indicativamente al sud della Toscana non esistono altre strutture del genere: a puro scopo esemplificativo, se l'Emma Villas volesse giocare altrove, la soluzione più vicina sarebbe Perugia, oltre a Firenze. Ma anche un concorso da svariate migliaia di persone come quello fatto l'anno scorso il Comune può tenerlo solo lì, e cercare una struttura esterna avrebbe un costo che così invece risparmia. Tra i benefici del Comune in questa nuova veste, detto in maniera più compiuta, rientrano dunque anche gli introiti legati alla possibilità di usare l'impianto per organizzare, oltre ai concorsi, anche concerti o altri eventi.
Per questo, anche se l'amministrazione non ha ancora espresso pubblicamente i propri orientamenti su come intenderà organizzarsi, ha senso immaginare la creazione di una struttura ad hoc per la gestione del palazzetto (insieme ad altri impianti comunali?), anche se nell'immediato la soluzione naturale più logica sembra una forma gestione in continuità col passato, almeno finché la conclusione dell'intervento non darà un volto diverso e ragionevolmente più moderno all'impianto. L'obiettivo è far partire i lavori nell'estate 2022, poi è obiettivamente difficile pensare di terminarli prima dell'inizio della stagione sportiva successiva ma a questo si penserà. In ogni caso, nell'eventualità che si manifestasse qualcuno interessato al basket mensanino, che pure resta nell'alveo della Polisportiva, il Comune diventa ora un interlocutore non solo istituzionale ma anche strutturale.
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