La striscia di vittorie si interrompe. Capita nel giorno
peggiore, nel derby, davanti a quasi mille persone, al cospetto di un Costone
che sbanca il Palaestra e completa l’aggancio in vetta alla classifica insieme
ad Altopascio. Certo, virtualmente la Mens Sana è ancora prima, dovendo
recuperare una gara (peraltro non affatto scontata, con Fucecchio), ma l’inerzia
adesso si è spostata a favore di Bruttini e compagni.
PUNTEGGIO BUGIARDO - Perché il 76 a 72 costoniano scritto sul
referto non rende perfettamente l’idea di quanto visto sul parquet. Dal 7-7
pari in poi è stato per lunghi tratti un monologo, con la Mens Sana incapace di
tornare ad un solo possesso di distacco. Qualcosa di interessante si è vista
nel terzo periodo, quando la zone press ha offuscato le idee gialloverdi,
procacciando recuperi convertiti nei punti del riavvicinamento. Però un conto è
arrivare a -1, un altro a +1, diceva il saggio Dan Peterson nelle sue
telecronache. E qui comunque al massimo siamo arrivati a -4.
Alla fine della fiera c’è un dato statistico da evidenziare
tra i tanti: 19 punti per il Costone in contropiede, soltanto 5 per la Mens
Sana. Quella che dovrebbe essere l’arma biancoverde per eccellenza, correre e
segnare punti facili, è stata la pistola fumante degli avversari.
STATEMENT WIN - Oltreoceano si parla di ‘statement win’, che
prosaicamente potrebbe essere tradotto con ‘vengo a casa tua e ti faccio vedere chi è più forte’. È quello che ha fatto il Costone nel primo tempo, nel quale ha
dominato fisicamente al punto di meritarsi 18 conclusioni dalla lunetta a
fronte delle sole 2 di marca biancoverde. Lo ha fatto meno nella ripresa, ma come
già detto non ha mai concesso alla Mens Sana di avvicinarsi ad un singolo
possesso. Pannini e compagni sono tornati a -4 in un paio di occasioni, prima
sul 52-56 (sull’azione successiva canestro di Niccolò Mencherini), poi sul
65-69, quando dall’altra parte è arrivata la tripla decisiva di Ceccarelli.
È finita lì, su quel siluro dalla lunga distanza, poi il
Costone ha alzato le braccia e si è gustato il trionfo, noncurante dell’ultimissimo
disperato tentativo di rimonta che ha mantenuto lo scarto in termini tali da
poter essere ribaltato il 27 marzo, nella partita di ritorno. Perché comunque,
al di là delle tante sensazioni negative di una serata del genere, è ancora tutto
apertissimo. E se dovesse servire espugnare Montarioso con uno scarto di cinque
punti, potrebbe essere una cosa fattibile.
IL TABELLINO - Mens Sana: Menconi 11, Pannini 9, Iozzi 4,
Sprugnoli 3, Giorgi, Benincasa 8, Milano 1, Del Cucina, Sabia 8, Santini, Bovo
2, Tognazzi 26.
Costone: Filipovic, Ricci 2, Mencherini L. 7, Tognazzi, Picchi, Ceccarelli 18, Franceschini, Mencherini N. 13, Silveira 7, Nupieri, Ondo Mengue 15, Bruttini 14.
Le cronache prepartita narravano di Silveira e Ceccarelli in forte dubbio…: il primo è stato in campo per 31 minuti, il secondo è stato l’mvp del match con il suo ruolino di marcia perfetto in lunetta e l’80 per cento dal campo. Tognazzi ha cantato e portato la croce, degli altri solo Menconi è andato in doppia cifra.
LE ALTRE - Pontedera - Campi Bisenzio 46-56, Liburnia - Us
Livorno 89-67, Fucecchio - Montale 87-56, Altopascio - Biancorosso 99-80, Audax
- Cmb 71-76, Laurenziana - Invictus 73-49, Valdera - Vela 66-51. Per questa
classifica: Mens Sana *, Costone, Altopascio 20, Campi Bisenzio 18, Laurenziana
16, Fucecchio**, Valdera 14, Biancorosso*, Montale, Cmb 12, Liburnia, Audax 10,
Us Livorno 6, Pontedera, Vela 2, Invictus 0. ** Fucecchio due partite in meno,
* Mens Sana e Biancorosso una.
LA PROSSIMA - Domenica alle 18 a Montale. È una squadra in
caduta libera: complici diversi infortuni, prima del -31 di Fucecchio erano
arrivati il -14 casalingo con Valdera, il -40 sul campo di Liburnia e il -48
tra le mura amiche con Audax.
Costone: Filipovic, Ricci 2, Mencherini L. 7, Tognazzi, Picchi, Ceccarelli 18, Franceschini, Mencherini N. 13, Silveira 7, Nupieri, Ondo Mengue 15, Bruttini 14.
Le cronache prepartita narravano di Silveira e Ceccarelli in forte dubbio…: il primo è stato in campo per 31 minuti, il secondo è stato l’mvp del match con il suo ruolino di marcia perfetto in lunetta e l’80 per cento dal campo. Tognazzi ha cantato e portato la croce, degli altri solo Menconi è andato in doppia cifra.
Stefano Salvadori
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