Il miglior modo per presentarsi al ‘derby scudetto’. La Mens
Sana arriva alla super sfida di domenica sull’onda della decima vittoria
consecutiva, di cui le ultime tre in trasferta su campi certamente non facili. La
palestra Lazzeri, col mitico cono Sammontana a fare da cerchio di metà campo,
evocava ricordi non piacevoli, tra la B del gennaio 2015 (sono trascorsi
soltanto poco meno di sette anni, ne sembrano passati trenta) e la partita del
marzo scorso.
POCA STORIA - Stavolta non c’è stata molta storia. Sin dal
parziale di 9-0 poi trasformato in 14-2 nell’avvio di gara giocato ai ritmi
graditi, quindi col controllo delle operazioni pressoché costante per i
quaranta minuti. Unico momento delicato in avvio di terzo periodo, con un paio
di scelte forzate in attacco e due siluri empolesi a ridurre il margine fino a
cinque lunghezze. Il successivo parziale di nove punti ha rimesso le cose a
posto e reso tutto sommato abbastanza agevole il finale di gara.
RAFFRONTI - Dopo dieci turni di campionato la Mens Sana ha
segnato esattamente 80 punti di media a gara, ripartiti in maniera non proprio
uniforme tra casa (88,5) e fuori (74,3). Però in casa sono state affrontate almeno
tre scartoffie più Cmb che solo ora sta ingranando marce un po’ più alte, le
sei vittorie esterne sono arrivate tutte su campi di medio alta difficoltà. Quindi
ci sta di aver avuto una fluidità migliore sul parquet amico. Costante invece
il dato dei punti subiti: 64,2 di media. Con trattamento simile un po’ per
tutti, in viale Sclavo o in qualche sperduta palestra del nordovest toscano.
62,2 concessi in casa, 65,5 fuori. Per nove volte gli avversari sono
stati tenuti sotto quota 70, così come per nove volte si è scavallata quella
quota. Uniche eccezioni: gli 85 concessi all’Audax in una partita adatta al
quartetto Jacobs, Patta, Desalu, Tortu e i 63 segnati a Valdera.
IL TABELLINO - Menconi 3, Pannini 9, Iozzi 10, Sprugnoli 6,
Giorgi 2, Benincasa 3, Milano 1, Del Cucina 4, Sabia 13, Santini 3, Campi,
Tognazzi 19. Non c’era Bovo, febbricitante (tampone negativo). La pagnotta è
stata portata a casa da Tognazzi (anche se con oltre venti conclusioni dal
campo), discreto per gli standard il 7/20 complessivo da tre punti, costante
invece il rendimento singhiozzante ai liberi: 16/28, sotto il 60%. Frase fatta in
arrivo: considerato il numero abbastanza alto di viaggi in lunetta (mediamente
circa 26 a partita), riuscire a portare la percentuale di conversione almeno al
70% farebbe dormire qualche sonno più tranquillo.
BANDIERA GIALLA - Anche il Costone ha scelto il modo
migliore per avvicinarsi al derby. Lo ha fatto vincendo la quinta partita consecutiva,
piegando Fucecchio, che tornava a giocare dopo due turni di stop forzato, con
un netto 69-51. Partita sempre in mano ai gialloverdi, trascinati dai 21 di
Bruno Ondo Mengue e dai 15 del rientrante Niccolò Mencherini.
LE ALTRE - Us Livorno - Audax 57-84, Invictus - Altopascio
59-77, Cmb - Pontedera 78-53, Montale - Valdera 47-61, Vela - Liburnia 73-90, Campi Bisenzio - Laurenziana 69-56. Per questa classifica: Mens
Sana* 20, Costone, Altopascio 18, Campi Bisenzio 16, Laurenziana 14, Valdera,
Biancorosso*, Fucecchio**, Montale 12, Cmb, Audax 10, Liburnia 8, Us Livorno 6, Pontedera,
Viareggio 2, Invictus 0. **Fucecchio due partite in meno, *Mens Sana e Biancorosso una.
LA PROSSIMA - Suvvia, lo sapete già cosa c'è in programma domenica. Per eventuali distratti, alle 18 si gioca il derby col Costone. L’importanza
della partita va oltre la rivalità cittadina perché, Altopascio permettendo, è
chiaramente la sfida tra le due squadre migliori del campionato. Quindi chi
vince, oltre a ribadire oppure prendersi lo scettro della classifica, alimenta
considerevolmente il proprio ruolo di favorita numero uno per il successo
finale.
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