Ci sarà anche un po’ di carbone sotto l’albero della Virtus che chiude l’anno solare 2021 con due sconfitte consecutive. L’ultima, per molti versi sorprendente, è arrivata a Firenze dove i rossoblù hanno riportato un sonoro ko per mano di Legnaia (73-59). Un risultato che lascia interdetti se si ripensa alla prova contro la capolista Montecatini del turno precedente e anche alla prestazione (positiva) della prima metà dell’incontro, chiusa con la Virtus avanti di 9 punti. Poi un black-out, non il primo di questa stagione, che fa male e che deve far riflettere. Anche e soprattutto in ottica 2022.
IL MOMENTO DECISIVO
La partita è svoltata nel terzo quarto. Legnaia ha ribaltato le sorti dell’incontro con un parziale di 25-10 che ha di fatto cancellato tutto ciò che di buono avevano fatto i rossoblù nel primo tempo. Nel complesso sono stati appena 20 i punti realizzati da Nepi e compagni nella seconda metà di partita: troppo poco per poter sperare di far punti lontano da Siena. Una costante, quella delle difficoltà in trasferta, che ha fin qui minato il cammino virtussino in campionato. Al pari dell’andamento eccessivamente ondivago del team virtussino nell’arco dei singoli incontri, sia in termini tecnici che di concentrazione e tenuta mentale.
LA CHIAVE
La pausa natalizia può servire alla Virtus per ricaricare le batterie e cercare di recupere qualcuno dei suoi tanti infortunati, Imbrò e Bianchi su tutti, anche se è difficile capire quali siano effettivamente i tempi di recupero. Coach Spinello ha dovuto fronteggiare per tutta questa prima parte di stagione i problemi legati a infortuni e rotazioni accorciate. Un fattore che ha pesato soprattutto in trasferta dove i giovani, chiamati a coprire i buchi lasciati dai senatori in infermeria, hanno risposto sì con tanto impegno ma anche con un minor tasso di esperienza. A volte, contro compagini più navigate, è mancata forse anche un po’ personalità (non solo tra i giovani). Infatti il dato degli incontri lontano da Siena è lì a testimoniarlo: un solo successo esterno, a Castelfiorentino, e poi 6 sconfitte di cui 3 evitabili se si guarda a come sono maturate (il riferimento è a San Giovanni Valdarno, Prato e appunto Legnaia). Nonostante questo, aver avuto un cammino più che positivo al PalaPerucatti fa sì che la classifica – sempre cortissima – non risenta di queste défaillances esterne. Mancano due turni al termine del girone di andata (Valdisieve in casa e Montevarchi fuori) e i rossoblù hanno ancora tutte le carte in regola per chiudere al meglio la prima metà di stagione regolare e posizionarsi tra le prime otto. A patto che Babbo Natale ci regali una Virtus rinfrancata, nel corpo e nello spirito, alla ripresa del campionato.
Andrea Frullanti
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