Una vittoria ottenuta con tenacia e personalità. Questa la chiave di lettura dell’81-75 con cui la Virtus ha battuto Quarrata, mettendosi così alle spalle il passo falso esterno di San Giovanni Valdarno. Un successo sofferto, sebbene i rossoblù abbiano sempre condotto nel punteggio: infatti, una delle chiavi di lettura del match è stata la capacità dei pistoiesi di rispondere costantemente ai tentativi di allungo virtussini rimettendo sempre in bilico le sorti dell’incontro.
IL MOMENTO DECISIVO
Si è arrivati così ad un altro finale in volata, con Quarrata a -3 a 100” dalla sirena. Lì è arrivata la rubata di Bartoletti che ha chiuso poi in contropiede con il canestro che ha sostanzialmente chiuso la contesa. 13 i punti per il play virtussino, in doppia cifra come Nepi (22), Bianchi (11) e Bruno (16). Quest’ultimo è stato l’altro grande protagonista di serata, riuscendo a tenere botta - tecnicamente e fisicamente - a un grande veterano come Fiorello Toppo e senza nemmeno avere troppi momenti per rifiatare.
LA CHIAVE
Infatti, un altro motivo dell’andamento così ondivago e a strappi dell’incontro è rappresentato dalle rotazioni accorciatissime di cui dispone attualmente coach Spinello. Essere senza Imbrò e avere Avdiu in panchina solo per onor di firma, significa che tutti gli altri componenti del roster sono chiamati sempre a fare gli straordinari. È quindi normale che in questa fase iniziale di stagione, con uno stato di forma ancora abbondantemente perfezionabile, si possa essere a tratti a corto di ossigeno. Ed è quanto rifiati che gli altri ne approfittano per rifarsi sotto. Proprio come ha fatto Quarrata. Da questo punto di vista la vittoria potrebbe rappresentare un’iniezione di fiducia e di autostima. Ma, per vedere se sarà effettivamente così, ci vuole una riconferma anche in trasferta. La trasferta a Prato, tra una settimana, potrebbe essere l’occasione giusta.
Andrea Frullanti
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