Un campionato competitivo e lungo. Un’annata decisamente molto impegnativa, come forse non si vedeva dall’epoca pre-Covid. È la serie C Gold toscana che vede ai nastri di partenza una Virtus ambiziosa e vogliosa di essere dichiaratamente protagonista. Senza nascondersi perché, al netto della qualità degli avversari, stiamo parlando di una squadra rodata (e con pochi innesti mirati), di un gruppo storico e di una società che, messi tutti insieme, presentano carte in regola per lottare per risultati importanti fino alla fine.
COSA CAMBIA - I cambiamenti più importanti sono nel settore lunghi dove, per sopperire alle partenze di René Ndour, accasatosi a Cesena in Serie B, e di Lorenzo Bovo, andato alla Mens Sana, è arrivato Gabriele Zambonin, ala-pivot classe ’99 con un trascorso tra le altre a Chiusi, Montale e Pistoia. E poi c’è stato il ritorno di Lorenzo Bruno, pivot già visto a Siena in Serie B sia con le maglie di Virtus e Mens Sana. Un ritorno eccellente, così come quello di coach Francesco Braccagni che, lasciato il Costone, “torna a casa” in via Vivaldi, come assistente di coach Andrea Spinello insieme al confermatissimo Filippo Papi.
LA SITUAZIONE FISICA - Tra i volti nuovi c’è però anche il promettente centro classe 2002, Fetah Avdiu, proveniente da Capannori. Un giovane che però non vedremo subito in campo perché alle prese con alcune magagne di carattere fisico. E non è il solo, purtroppo, per la Virtus. Nel match inaugurale di campionato contro Lucca (domenica 3 ottobre, palla a due alle 18) mancheranno anche altri elementi molto importanti nell’economia di squadra: Federico Bianchi è momentaneamente fermo ai box, Gerlando Imbrò idem a causa di problemi al ginocchio per cui si sta valutando anche un possibile intervento chirurgico, e non sarà disponibile nemmeno Gianmarco Ricciardelli, uscito con una lussazione alla spalla dal Memorial Brenci.
CHI RESTA - Abili e arruolati tutti gli altri: Simone Lenardon ha deciso di proseguire per un’altra annata, Alessandro Nepi, Gianmarco Olleia e Giulio Bartoletti sono una garanzia dal punto di vista tecnico, oltre che lo storico nucleo all’interno dello spogliatoio. Tra i “vecchi” ci mettiamo Marco Braccagni che quest’estate si è allenato anche con Chiusi in A2 e potrà mettere a frutto quest’importante esperienza nel campionato che sta per iniziare. Il roster è poi completato, come da tradizione virtussina, dai giovani provenienti dal settore giovanile: parliamo di Saverio Pacciani e Gabrio Costantini. A loro il compito di farsi trovare pronti sin da subito e non solo per tappare momentanee falle dovute ad un’infermeria affollata.
AVVERSARIE E OBIETTIVI - Il campionato è tosto ma alla portata di una squadra altamente competitiva come la Virtus. Anche perché analizzando le avversarie, si nota che manca una favorita numero 1. Come, ad esempio, poteva essere la Pielle un anno fa. C’è invece un alveo di squadre forti e tutte in grado di competere per obiettivi importanti, al netto delle gerarchie che solo il parquet potrà stabilire. Quindi occhio alle varie Legnaia, Arezzo, Spezia, Montecatini (tutte e due, sia Valdinievole che Gema Basket). Poi ci sono Quarrata e Cus Pisa che da neo-promosse hanno l’entusiasmo dalla loro parte. Tutte avversarie da tenere in dovuta considerazione. Così come tutte loro dovranno stare attente alla Virtus: se i rossoblù mettono a sistema l’esperienza accumulata nel corso degli anni e una rinnovata fame di successo, sono gli altri che dovranno temere la Virtus e non viceversa.
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