È arrivata a Borgomanero la sirena finale sulla stagione della Virtus, battuta nuovamente dal College Basket per 84-72 e quindi definitivamente estromessa dal secondo turno di spareggi interregionali. Borgomanero si è dimostrata più forte e più in forma rispetto ai rossoblù. A cui resta l’orgoglio per una stagione sicuramente positiva.
Il tempo dei bilanci arriverà presto in Via Vivaldi. Intanto però è il momento di fare i complimenti a Borgomanero per le due vittorie ottenute nel doppio confronto con la Virtus. Ha sicuramente avuto il suo peso il lungo stop di due settimane che ha dovuto osservare la squadra di coach Andrea Spinello tra la fine dei playoff con Castelfiorentino e l’inizio degli spareggi con il College Basket: 15 giorni che hanno fatto perdere un po’ di smalto ai rossoblù arrivati decisamente meno in palla rispetto ai piemontesi all’appuntamento con la fase interregionale.Poi c’è stata la qualità di Borgomanero, una squadra che ha impressionato per tasso tecnico e personalità. La Virtus ci ha provato ma ha pagato le sue scarse percentuali al tiro da 3 (2/22 contro il 12/28 dei piemontesi), l’infortunio muscolare di Ndour (che comunque ha stretto i denti chiudendo l’incontro con 13 punti e 9 rimbalzi) e la qualità del gioco corale di Borgomanero (che anche nella gara di ritorno ha piazzato ben 5 giocatori in doppia cifra).
La partita è stata pertanto ben amministrata dal College Basket, sebbene la Vitus non abbia mai mollato. Ed è forse questo il più bel messaggio che arriva dal gruppo rossoblù: una squadra che, anche grazie ai tanti anni di vissuto collettivo, è riuscita sempre a crescere e lottare contro avversari via via sempre più forti con applicazione, attitudine e anche tanto cuore.
Il fatto che sia stata una squadra di ragazzini, con un’età media inferiore ai 20 anni, ad estrometterla dal successivo turno di spareggi può semmai indurre la Virtus a rilanciare sulla propria mission storica: puntare sui giovani e sui nuovi prospetti che arrivano dal proprio vivaio. Un input che da sempre caratterizza il DNA virtussino, sebbene adesso – forse – questa esigenza inizia ad essere un po’ più presente.
Si perché l’età avanza anche per i vari Lenardon, Bianchi, Olleia, Imbrò e Nepi. Sia chiaro: stiamo di pilastri virtussini ma, anche nell’immediato futuro, ci potrebbe essere l’esigenza di inserire nuovi elementi che possano crescere al loro fianco, così da essere pronti a sostituirli quando si presenterà l’occasione. Ma questo la società rossoblù lo sa benissimo. Una consapevolezza che è già una solida base su cui poter lavorare in ottica futura.
IL TABELLINO
Borgomanero-Virtus 84-72
Borgomanero: Manto 7, Piscetta 10, Mauri ne, Ferrari 10, Giustina, Loro 8, Okeke 12, Boglio 11, Attademo 6, Airaghi, Ghigo 3, De Bartolomeo 17.
Virtus: Berardi 4, Bartoletti 2, Cannoni, Bianchi 7, Ricciardelli 2, Olleia, 15, Lenardon, Imbrò 15, Ndour 13, Nepi 6, Braccagni 4, Bovo 4.
Andrea Frullanti
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