L’over-time premia Castelfiorentino che batte la Virtus 75-70 e impatta la serie sull’1-1. Partita dai due volti per i colori rossoblù: poco reattivi e ancor meno incisivi nel primo tempo, dove lo svantaggio virtussino è arrivato anche in doppia cifra, decisamente più in palla nel secondo. Purtroppo però non è bastato e la rimonta dell’ultimo quarto non è stata suggellata dal successo. Anzi, nel tempo supplementare, la Virtus ha pagato dazio in termini di lucidità dovendo cedere il passo ai fiorentini.
LA CHIAVE
Si fa fatica a stabilire se siano più i meriti castellani o i demeriti virtussini in quest’incontro. Specie dopo quello che era successo domenica scorsa al PalaPerucatti e il monito che aveva lasciato quella partita. Sicuramente i padroni di casa hanno impostato una partita molto aggressiva e tenace, trovandosi quasi spalle al muro. Alla Virtus ci sono voluti due quarti di gioco per prendere le misure all’avversario e così si è vista nuovamente costretta a rincorrere come già era anche accaduto in gara-1.
Solo che in questo in caso il fattore campo e la tensione hanno avuto il loro peso e, in alcune situazioni, i ragazzi di Spinello hanno commesso errori evitabili, dettati soprattutto dalla frenesia o quantomeno da scarsa lucidità.
LA SITUAZIONE
Con la serie che si sposta nuovamente a Siena, coach Spinello dovrà sicuramente registrare qualcosa. Specie perché Castelfiorentino sembra leggere bene gli attacchi virtussini e molto spesso riesce a sporcare i possessi rossoblù con cambi, rotazioni e adeguamenti sistematici. I raddoppi difensivi in post stanno facendo fare molta fatica a Ndour e Olleia, così come quelli su Nepi che risulta sempre un osservato speciale.
In sintesi: in attacco occorre cercare soluzioni alternative, che non siano necessariamente il tiro fuori (per esempio). In difesa occorre alzare ulteriormente l’asticella: Castelfiorentino se la sta giocando a viso aperto e con grande leggerezza, far sentire una maggiore aggressività e fisicità in fase di non possesso, sin dalle battute iniziali dell’incontro, potrebbe essere un buon input. Quantomeno per non trovarsi nuovamente a rincorrere l’avversario.
BANDIERA GIALLA
Un grande Costone si guadagna con pieno merito il diritto di giocarsi l’accesso alla finale playoff alla bella della semifinale con il Cus: Pisa battuta 76-63 in gara-2, al termine di una partita fisica, intensa e combattuta fino alla fine (solo a 1’ dalla fine gli ospiti hanno definitivamente mollato la presa sull’incontro). Superfluo dire che si è visto un Costone decisamente diverso rispetto a quello sceso in campo a Pisa: i ragazzi di coach Braccagni hanno giocato una partita attenta, cercando sempre di guadagnarsi dei vantaggi dalla circolazione di palla e non con le iniziative individuali. Dote fondamentale, questa, per battere le difese tattiche e aggressive di Pisa. Ma soprattutto il Costone ha retto l’impatto con la grande fisicità pisana, lottando e contestando ogni pallone al Cus, sia con marcature individuali che con la zona.
Insomma, la sfida è lanciata e il Costone ha tutte le carte in regola per giocare la decisiva gara-3 senza alcun timore reverenziale e, anzi, con la stessa voglia e determinazione viste al PalaOrlandi può e deve credere nel colpaccio. Del resto la finale è lì a un passo e, a questo punto, sognare di raggiungerla non è più un’utopia. Ps: non lo è nemmeno per Fucecchio che a sorpresa ha battuto Quarrata 87-70.
Andrea Frullanti
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