È il College Basket Borgomanero l’avversario sul cammino della Virtus nel primo turno di spareggi interregionali. Un avversario tutto da scoprire o, quantomeno, da conoscere. Non solo per ciò che esprime a livello tecnico ma anche per i valori umani e la mission che riesce a perseguire.
Borgomanero arriva a sfidare la Virtus dopo essere stata sconfitta dell’Aurora Desio per 80-75 nella finale dei playoff lombardo-piemontesi: match con partenza shock che aveva visto i novaresi scivolare addirittura sul -19 al termine del primo quarto di gioco. Poi la rimonta e un ultimo quarto tiratissimo, con cuore, carattere e tanta voglia. Doti che non sono bastate per battere il team brianzolo ma che comunque non possono mancare a una squadra di ragazzi appena maggiorenni o che ancora i 18 anni li devono compiere.
Si perché Borgomanero è una squadra giovanissima, così come la società che rappresenta: una realtà nata nel 2010 per fare da collettore e centro aggregante per tutto il movimento del suo territorio, a metà tra Piemonte e Lombardia, in un territorio molto florido e ricco di realtà cestistiche che va da Varese a Biella, passando per i laghi, Omegna, Novara e l’interland milanese (Gallarate, Busto Arsizio, ecc.).
Il College Basket è a tutti gli effetti un college che mette al centro del suo progetto la crescita umana e sportiva dei suoi atleti. Può contare su un settore giovanile che muove circa mille atleti, dall’under 8 all’under 20 eccellenza, dando alla possibilità ai ragazzi, provenienti dalle società limitrofe o della foresteria, di studiare e giocare a basket, con staff tecnici assunti e stipendiati dalla società e che quindi sono a diposizione dei ragazzi ogni giorno. Anche per sedute individuali. Ci sono poi le collaborazioni con gli istituti scolastici e il supporto di uno psicologo dello sport. E poi, a livello di campo, la possibilità di misurarsi nella EYBL (European Youth Basketball League) e l’opportunità di campus e stage con tecnici provenienti da tutta Europa.
Un modello sportivo, in stile Stella Azzurra Roma, che anche Siena ha provato a imitare: il riferimento va alla Mens Sana Basketball Academy, progetto andato poi in frantumi con il secondo fallimento biancoverde (forse anche prima) e i tanti lodi che proprio da quella realtà vennero avanzati nei confronti dell’allora proprietà targata Macchi.
Ma oggi siamo di fronte ad una sfida ed è molto bello vedere Borgomanero faccia a faccia con la Virtus. Non è un caso che anche la filosofia di Via Vivaldi sia da sempre quella della valorizzazione dei propri giovani. E non è un caso che la Virtus sia l’unica società di Siena a poter disporre di una propria foresteria.
La prima squadra rappresenta, sia per la Virtus e che per Bogomanero, la punta dell’iceberg di tutto il proprio movimento, dando la possibilità ai propri giovani di giocare e misurarsi in un campionato molto probante come la Serie C Gold. Un po’ come succede alla Virtus, anche Borgomanero ha una squadra fatta in casa e pressoché tutta cresciuta nella propria cantera.
Bello poi il percorso stagionale dei ragazzi di coach Stefano Di Cerbo (che, come Andrea Spinello, è un allenatore promosso nel corso degli anni dalle varie categorie giovanili del College Basket): dopo le 10 vittorie su 10 incontri nella prima fase, giocata tutta in Piemonte, Borgomanero ha superato i Knights di Legnano nel primo turno di spareggi con la Lombardia. Un doppio incontro andata/ritorno che ha segnato la svolta stagionale per Borgomanero che è riuscita a ribaltare in casa la sconfitta di 18 subita all’andata a Legnano. Da lì Borgomanero ha superato Pizzighettone nelle semifinali playoff (2-1 nella serie) e poi si è dovuta arrendere a Desio nella combattutissima finale che ha promosso i brianzoli in Serie B.
Logico attendersi che la squadra che affronterà la Virtus rimetterà in campo tutte queste doti: una grande freschezza mentale, tanta voglia di stupire e soprattutto grandi forze ed energie per non mollare mai. Solo così si spiegano le grandi rimonte, completate e non, in stagione. A livello di nomi, occhio a Leonardo Okeke, ala classe 2003 e miglior marcatore della squadra con 15.4 punti di media. Capitano e uomo di maggior esperienza è Matteo Airaghi: ha 25 anni. L’altro componente del roster che supera le 20 primavere è il play Cristian De Bartolomeo, classe 2000, 13.7 punti di media fino a questo punto dell’anno.
A infiocchettare il tutto tanta ecletticità ed elasticità. Caratteristiche che conferiscono una pericolosità ancora maggiore al team piemontese. La Virtus deve stare bene in guardia e far valere il peso della propria esperienza. Un fattore se vogliamo nuovo anche per i colori rossoblù: una sorta di esame per far fruttare gli anni di vissuto collettivo di Olleia e compagni, di fronte a un avversario che sembra, per molti aspetti, un autentico alter-ego della Virtus.
Ricordiamo infine date e formula: l’andata si gioca a Siena il 30 giugno, il ritorno in Piemonte domenica 4 luglio. In caso di una vittoria per parte, decisiva sarà la differenza canestri per stabilire chi accederà al turno successivo, quello che mette in palio la promozione in Serie B. Chi passa il turno se la vede con la vincente del doppio confronto Messina-Molfetta (date del secondo turno: 7 e 11 luglio). Siciliani che arrivano dalla vittoria nello spareggio C Silver contro Cagliari, pugliesi che hanno avuto la meglio su Salerno: vittoria di 24 nella gara di ritorno e differenza canestri ribaltata.
Andrea Frullanti
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