Ebbene sì, Terranuova ha battuto la Mens Sana (60-55)
cambiando radicalmente ogni scenario in vista delle ultime due partite. La gara
che poteva/doveva dare il lasciapassare per la fase più nobile della stagione
si è risolta in una debacle senza precedenti. La peggiore di sempre? Certe ‘classificazioni’
non entusiasmano, però di sicuro non si esce dalla top five negativa.
Sinceramente, e non fa piacere scriverlo, non si è vista
alcuna differenza tra una squadra seconda nel proprio gruppo, che rimane ancora
padrona del proprio destino in termini di qualificazione alla Poule A, ed una
ancora a secco di vittorie. Le frasi fatte tipo “ogni partita è difficile” le
lasciamo volentieri ad altri. Se Terranuova in sette partite aveva perso sette
volte (in un paio di casi con scarti di 30 e 54 punti) e la si può affrontare
vieppiù priva di Trillò, che all’andata creò qualche problema, e Gueye, che al
Palaestra ne mise 15, diventa difficile trovare attenuanti per un ko che
rischia seriamente di compromettere la qualificazione.
Il problema non sembra da trovare nell’approccio iniziale:
sopra 10-1 dopo una manciata di minuti, con Galli capace di segnare un solo
canestro dal campo nel primo periodo. Avanti 29-18 all’intervallo, punteggio sinistramente
simile al 28-17 con cui si conduceva ad Empoli una decina di giorni fa a metà
del secondo periodo prima di subire la rimonta. Poi che succede? Intanto che da
tre non si mette mai e poi mai (ieri due sole triple messe a segno, una per
tempo), così i sempre più frequenti passaggi a zona delle squadre avversarie
non vengono punite con l’apertura della scatola. Certo si può vincere lo stesso
(con Laurenziana lo si era fatto tirando 3/18 dall’arco), però gli avversari
scommettono volentieri su questa conclamata difficoltà biancoverde.
Stavolta però il problema è stato dietro: dopo i 18 del
primo tempo, ne sono arrivati 42 nel secondo, quando Terranuova ha spinto il
piede dell’acceleratore cercando di attaccare il ferro nei primi istanti dell’azione,
anche da canestro subito. Una differenza di ritmo pagata concedendo canestri
facili oppure mandando spesso in lunetta gli avversari: un terzo del fatturato
valdarnese (19 punti su 60) è arrivato a cronometro fermo.
IL TABELLINO - Monnecchi, Pannini, Iozzi 5, Sprugnoli 8,
Benincasa 4, Manetti, Chiti 9, Milano, Sabia 21, Collet 5, Malentacchi, Gelli 3.
Forse ispirati dalla presenza in tribuna dei loro predecessori Dolfi e Falsini, Sabia e Chiti si sono alternati nel ruolo di realizzatore. Soprattutto il primo, senza i problemi di falli, avrebbe potuto essere ancor più protagonista ben oltre i 21 segnati. Lo zero di Pannini si spiega con il problema fisico accusato già prima di giocare ed evidentemente acuitosi durante, visto che nel secondo tempo non ha rimesso piede in campo.
LA DICHIARAZIONE - “Sconfitta inaccettabile, per l’atteggiamento,
per l’approccio, per quello che volevamo da questa partita, per quello che
avevamo chiesto, per come avevamo messo in guardia i ragazzi da quello che
poteva essere. Era una partita psicologicamente da temere, ci abbiamo lavorato
per tre giorni di fila, per questo l’approccio è assolutamente inaccettabile. Sicuramente
non dobbiamo essere questi nelle prossime partite: per la prima volta siamo
stati arrendevoli, al di là delle nostre incapacità”. (coach Pierfrancesco Binella)
BANDIERA GIALLA - Tanta sofferenza e un finale thrilling con
Empoli che ha avuto in mano anche la palla per vincere l’incontro. Con il
tentativo finale di Balducci finito sul primo ferro, il Costone ha potuto
festeggiare una vittoria stretta e di misura nel punteggio, 67-66, ma di
grandissima importanza per proseguire nella sua rincorsa alla poule A. Match
duro, quello con i valdelsani, bravi a mettere tanta intensità e agonismo sul
parquet. Anche per merito della difesa empolese, i canestri di Bruttini e
Juliatto non hanno mai creato grossa separazione tra le squadre ed Empoli è
rimasta in partita fino alla fine. Quel che conta però è il risultato e il
successo sul Biancorosso ha una duplice importanza per il team della Piaggia:
estromettere definitivamente Empoli dalla corsa al terzo posto e prepararsi con
fiducia agli ultimi e decisivi due match della prima fase, il derby con la Mens
Sana e lo spareggio-qualificazione con Laurenziana. (Andrea Frullanti)
GIRONE B - Si gioca una partita per volta, stavolta
Fucecchio-Carrara 73-62. Classifica: Cus 14, Fucecchio 10, Pontedera 6, Carrara
4, Liburnia 2, Us Livorno 0.
GLI SCENARI - Molto dipende dalla sfida mancante, quella tra
Laurenziana e Quarrata, ancora da giocare nel momento in cui escono queste
considerazioni. La classifica per ora è la seguente: Quarrata 14, Mens Sana 10, Laurenziana e Costone 8, Empoli 4, Terranuova 2.
Se Laurenziana perde, teniamo ben presente il +5 (69-64) del derby di andata.
Caso A) Vince il Costone con scarto inferiore a cinque punti: è comunque fatta per la Poule A, perché all’ultima giornata c’è Laurenziana-Costone. In caso di arrivo a tre (possibile solo a quota 10), la Mens Sana sarebbe 3-1 nella classifica ‘avulsa’, quindi seconda. Viceversa, se dovesse trovarsi con una sola delle due, sarebbe comunque avvantaggiata dal confronto diretto favorevole.
Caso B) Vince il Costone di cinque o più punti: in quel caso il confronto diretto diventa appannaggio della squadra gialloverde (nel caso di +5, per il miglior quoziente canestri generale, attualmente 1,09 per Costone, 0,99 per Mens Sana), quindi diventa fondamentale battere Quarrata all’ultima oppure sperare che la sfida tra Laurenziana e Costone venga vinta da Bruttini e compagni.
Forse ispirati dalla presenza in tribuna dei loro predecessori Dolfi e Falsini, Sabia e Chiti si sono alternati nel ruolo di realizzatore. Soprattutto il primo, senza i problemi di falli, avrebbe potuto essere ancor più protagonista ben oltre i 21 segnati. Lo zero di Pannini si spiega con il problema fisico accusato già prima di giocare ed evidentemente acuitosi durante, visto che nel secondo tempo non ha rimesso piede in campo.
Se Laurenziana perde, teniamo ben presente il +5 (69-64) del derby di andata.
Caso A) Vince il Costone con scarto inferiore a cinque punti: è comunque fatta per la Poule A, perché all’ultima giornata c’è Laurenziana-Costone. In caso di arrivo a tre (possibile solo a quota 10), la Mens Sana sarebbe 3-1 nella classifica ‘avulsa’, quindi seconda. Viceversa, se dovesse trovarsi con una sola delle due, sarebbe comunque avvantaggiata dal confronto diretto favorevole.
Caso B) Vince il Costone di cinque o più punti: in quel caso il confronto diretto diventa appannaggio della squadra gialloverde (nel caso di +5, per il miglior quoziente canestri generale, attualmente 1,09 per Costone, 0,99 per Mens Sana), quindi diventa fondamentale battere Quarrata all’ultima oppure sperare che la sfida tra Laurenziana e Costone venga vinta da Bruttini e compagni.
Se invece Laurenziana batte Quarrata raggiungendo la Mens
Sana a quota 10, allora è indispensabile fare due punti, oppure contenere lo
scarto della sconfitta con Costone a quattro lunghezze sperando poi che
Laurenziana bissi il successo dell’andata col Costone. Oh, poi come detto ci
sarebbe anche la possibilità di battere Quarrata e raggiungere quella quota
dodici dove si sarebbe al riparo da sorprese. Giocando come a Terranuova però
non si possono alimentare false speranze.
***
Leggi anche:
Nessun commento:
Posta un commento