La Poule A inizia come era finita la prima fase, con una
sconfitta. Fucecchio si impone 77-71, margine piuttosto risicato più per il
combinato del rilassamento finale dei padroni di casa e la voglia di non
mollare dei biancoverdi, più che per la reale differenza espressa sul campo.
Sei uomini con dieci punti o più mentre in casa Mens Sana oltre
solo Monacelli e Sabia hanno scollinato la doppia cifra. Niente di nuovo per
entrambi: Monacelli in due partite ha viaggiato a 23 di media (25 e 21), anche
se stavolta il suo impatto è stato meno dirompente rispetto alla gara d’esordio,
Sabia con i suoi 123 punti complessivi è il top scorer delle prime undici gare.
77 PUNTI - Sono troppi. È ormai assodato che per vincere
bisogna tenere gli avversari a quote più basse. Nella prima fase si girava
attorno ai 63-65 punti, adesso che il livello di produzione offensiva si è
alzato per portare a casa la parte migliore del referto serve comunque tenere
gli avversari sotto quota 70.
IL TABELLINO - Monnecchi, Iozzi 8, Sprugnoli 8, Giorgi 2,
Manetti, Chiti 6, Milano 2, Sabia 18, Collet 2, Malentacchi 2, Gelli 2,
Monacelli 21.
LA DICHIARAZIONE - “Il grosso rammarico è di non essere
riusciti in una cosa, la difesa, che finora ci aveva caratterizzato, anche per
merito degli avversari, ci mancherebbe. Il livello si è evidentemente alzato,
ma dobbiamo fare di più se vogliamo pensare di vincere queste partite o
competere un po’ di più perché al di là dello scarto finale ci sono stati dei
momenti in cui eravamo distanti, in cui abbiamo ricucito ma facendo grande
fatica e dovendo produrre un grandissimo sforzo. Le assenze pesano ma gli
infortuni fanno parte dello sport. Non dobbiamo pensare che sarebbe successo
chissà cosa con Pannini e Benincasa, semplicemente stasera dovevamo essere più
sul pezzo” (coach Pierfrancesco Binella)
BANDIERA GIALLA - Costone vicinissimo al colpaccio. Il team
della Piaggia è stato battuto dal Cus Pisa per 74-71 ma, a cento secondi dalla
fine, si trovava in svantaggio di una sola lunghezza e con in mano il possesso
del possibile sorpasso. In estrema sintesi, Pisa l’ha portata casa grazie alle
proprie individualità: capitan Siena su tutti, ma anche gli esperti Benini e
Italiano (quest’ultimo non al meglio dal punto di vista fisico) che si sono
presi tante e importanti responsabilità in un avvincente finale di partita. Il
Costone ha giocato una buona partita, soprattutto in difesa, ed è un peccato
per come è finita: due punti avrebbero potuto rappresentare una vera e propria
svolta nella stagione dei gialloverdi, oltre che una decisa iniezione di
fiducia per la loro difficilissima rincorsa a un piazzamento playoff. In ogni
modo, anche la Mens Sana può trarre qualche insegnamento dal match del PalaCus:
se si riescono a tenere gli uno contro uno in difesa e si negano facili linee
di passaggio verso l’area, così come ha fatto il Costone, anche la capolista
Pisa può diventare una squadra attaccabile. (Andrea Frullanti)
A tre minuti dal termine era +15 (77-62) per la squadra sponsorizzata
Selleria Boldrini che poi però ha un po’ tirato i remi in barca, permettendo
alla Named di rendere molto più decoroso il passivo finale. In ottica scontro
diretto il -6 è un passivo ribaltabile nella gara di ritorno. Stride un po’ il giubilo per la retrocessione in A2 di Cantù,
quando da queste parti ci si rallegra per una sconfitta ‘onorevole’ a
Fucecchio. Ogni motivo di festeggiamento finisce per essere relativo.
LE ASSENZE - Senza Pannini e Benincasa, con Gelli appena
rientrato dopo il problema al polso, era difficile pensare di poter fare
partita pari contro la seconda forza del girone B, una delle squadre che, quando
inizialmente era stata inserita nel girone ‘Terra’, era considerata come una
delle più accreditate di quel raggruppamento. La differenza non l’ha fatta l’appesantito
Tessitori, ma le triple di Berni, Falchi e Soriani, corroborati dal buon
apporto di Gazzarrini, Doveri e Meacci.
LE ALTRE - Audax Carrara - Dany Basket Quarrata 67-103. Per una classifica così fatta: Quarrata e Cus Pisa 10, Fucecchio 6, Mens Sana 4, Costone e Carrara 0.
Stefano Salvadori
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