Questa fa male, molto male. Quanto, in termini di
qualificazione alla Poule A, lo sapremo più avanti, ma certamente il ko di
Empoli mette un brutto accento su questo momento biancoverde. Di colpo, tutto
quello che sembrava riuscire non riesce più, il flow è sparito, la capacità di
sfruttare gli errori degli avversari si è ridotta. Così una banda di giovani presi
per mano dall’ottuagenario Ghizzani riesce a giocare a cento all’ora per
quaranta minuti impedendo alla Mens Sana di trovare ritmo e confidenza.
I MOMENTI CHIAVE - Ce ne sono stati due. Il primo a metà
del secondo periodo, quando da un confortevole +11 si passa in un amen al
vantaggio dei padroni di casa, rimettendo in piedi una partita che la Mens
Sana, partita con un quintetto abbastanza piccolo (Benincasa, Pannini,
Sprugnoli, Monnecchi, Chiti) e avendo già sfruttato bene alcune rotazioni (vedi
i sei punti in poco tempo di Iozzi), sembrava in grado di poter controllare.
Poi l’avvio di terzo periodo, quando la sparatoria da tre punti del Biancorosso
causava un break di 14-2 per il +15. Eppure non era finita, perché in qualche
modo la si era rimessa in piedi. Una tripla di Pannini, un’altra di Sprugnoli,
un bel gioco da tre punti di Benincasa, un gancio cielo di Chiti e voilà, +1
sul tabellone. L’andirivieni di sorpassi e controsorpassi che segue nel
punteggio si stoppa sul 66-65 empolese, perché poi la Mens Sana propone una
serie di tre scelte offensive rivedibili. Mentre di là Ghizzani si procaccia i
due liberi del +5 che chiude i conti fino al 72-65 finale.
POULE A - Una vittoria a Empoli avrebbe regalato ampie
probabilità di accesso alla Poule A. Adesso la situazione si è rimescolata,
diventa fondamentale vincere la prossima sfida contro Laurenziana. Il +2 con il 2-0 nello scontro diretto sarebbe importantissimo. Non ottenerlo,
col Costone che ha già bissato l’impegno con Quarrata e può provare il filotto,
metterebbe a serio repentaglio un posto fra le prime tre, perché il calendario
adesso (trasferta sul campo della Galli a parte) non è certamente dei migliori.
C’è ancora margine sul quarto posto, va mantenuto.
IL TABELLINO - Monnecchi 8, Pannini 10, Iozzi 11, Sprugnoli
9, Benincasa 11, Manetti, Chiti 8, Milano 2, Sabia 4, Collet, Malentacchi,
Gelli 2.
L’uomo da più di 20 punti non c’è sin dall’inizio, questa non è una notizia. La ridistribuzione dei palloni si ferma su cifre stavolta piuttosto limitate. Però 65 punti era la quota che durante il girone di andata avevano toccato gli avversari due volte (Empoli, Laurenziana) o sfiorato (Costone 64). Stavolta, oltre all’attacco, ha funzionato qualcosa meno bene anche in difesa.
LA DICHIARAZIONE - “Non siamo usciti bene dall’intervallo.
Loro ci hanno massacrato da tre punti all’inizio del terzo quarto, ci hanno
preso rimbalzi in testa: è stato difficilissimo ricucire, ci siamo riusciti ma
alla fine abbiamo gestito male i possessi decisivi. Merito anche della loro
intensità, ci hanno tolto le situazioni di vantaggio che di solito ci riescono
bene. Sapevamo che sarebbe stata difficile, sappiamo che ogni partita sarà
decisiva. A parte Quarrata, le altre sono tutte partite di equilibrio. Dobbiamo
comprendere che quello che abbiamo fatto all’andata non è sufficiente, dobbiamo
dimostrare continuità”.
BANDIERA GIALLA - Ripartire dall’ultimo quarto della partita
contro Quarrata, in cui è stato rifilato un parziale di 19-10 alla capolista.
Questo l’imperativo per il Costone nella sua rincorsa verso un piazzamento per
la poule promozione. Centrarla sarebbe veramente un’impresa se guardiamo come
si è messa, ad oggi, la classifica gialloverde. Ma andiamo con ordine: il +30
con l’Alberto Galli e il 62-61 subito in casa con Quarrata dicono che il
Costone c’è ed ha tutte le carte in regola per giocarsela fino alla fine.
Juliatto è un fattore, Ceccarelli sta crescendo, Pinna sta migliorando il suo apporto
soprattutto in difesa (basti vedere la partita che ha fatto contro Toppo). Poi
c’è stato il rientro di Bruttini che, contro Quarrata, ha dato la carica ai
suoi. E il Costone ha messo molta paura addosso ai pistoiesi come mai nessuno
aveva fatto in questa stagione. Ora però ci sono quattro partite e sono, di
fatto, quattro finali. Specialmente dopo la sanguinosa sconfitta contro
Laurenziana, margini di errore non ce ne sono più. Ma questo Costone, che sta
progressivamente tornando a ranghi completi, non deve temere nessun avversario.
Specie se l’atteggiamento e l’applicazione saranno quelle viste contro
Quarrata. (Andrea Frullanti)
LE ALTRE - Laurenziana - Galli 67-62, non senza difficoltà
per i padroni di casa costretti a rimontare anche da -11, per questa
classifica: Quarrata 12, Mens Sana e Laurenziana 8, Costone e Empoli 4, Galli
0.
Nel gruppo B il Covid ha costretto al rinvio di due partite, Carrara-Pontedera e Fucecchio-Us Livorno. Nell’unica gara giocata: Liburnia-Cus Pisa 49-70. Classifica: Cus Pisa 12, Fucecchio 8, Pontedera 6, Carrara 4, Liburnia 2, Us Livorno 0.
LA PROSSIMA - Sabato alle 18 contro Laurenziana. In campo
alla stessa ora anche Quarrata-Empoli e Galli-Costone.
L’uomo da più di 20 punti non c’è sin dall’inizio, questa non è una notizia. La ridistribuzione dei palloni si ferma su cifre stavolta piuttosto limitate. Però 65 punti era la quota che durante il girone di andata avevano toccato gli avversari due volte (Empoli, Laurenziana) o sfiorato (Costone 64). Stavolta, oltre all’attacco, ha funzionato qualcosa meno bene anche in difesa.
Nel gruppo B il Covid ha costretto al rinvio di due partite, Carrara-Pontedera e Fucecchio-Us Livorno. Nell’unica gara giocata: Liburnia-Cus Pisa 49-70. Classifica: Cus Pisa 12, Fucecchio 8, Pontedera 6, Carrara 4, Liburnia 2, Us Livorno 0.
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