Sì, Quarrata è più forte. Molto più forte. La curiosità per
vedere come sarebbe finita la sfida tra le prime due della classe si consuma più
o meno a metà del secondo periodo, quando la caterva di palloni dati dentro a
Toppo, convertiti quasi sempre in punti, costringe Binella ad una zona bucata
al primo assalto da una tripla. Se la scatola si apre così, i padroni di casa
hanno gioco facile a scavare un solco irraggiungibile. E la differenza di
punteggio si allarga inesorabilmente.
IL PRIMO KO - E’ arrivato il primo tonfo. Dopo il quattro su quattro, si torna a casa con una discreta legnata sul groppone (74-48). La corsa per un posto tra le prime tre non è affatto pregiudicata, il tesoretto messo da parte in precedenza consente comunque di dormire sonni tranquilli, a patto di non fallire le sfide chiave del girone di ritorno.
IL CONFRONTO - La presenza di un totem come Toppo, ma anche
di un lungo di riserva veramente lungo (208 cm) come Cukaj, è uno degli
argomenti su cui ragionare. Certo non è facile contrastarli se dopo tre minuti
Sabia, partito in coppia con Chiti per dare più centimetri al quintetto di
partenza, ha già commesso il secondo fallo e se presto anche gli altri compagni
di reparto lo raggiungono per numero di infrazioni. Però la stazza è quella,
falli o non falli.
Se dietro si soffre, davanti non va meglio. Tolti un paio di
squilli iniziali, la costante del match è quella di una squadra che non riesce
a costruire buoni tiri oppure, nelle rare volte in cui lo fa, non li mette a
segno. Di buono, se si vuole, c’è che sul -26 maturato sul tabellone al termine
del terzo periodo non si è sbracato, mantenendo il divario sulle stesse
dimensioni alla sirena finale. Certo è pesante, ma lo è di più la sensazione
che contro questa squadra allo stato attuale ci siano poche armi per combattere
alla pari. Poi chissà, magari il 18 aprile, giorno della partita di ritorno, le
cose andranno diversamente.
LE STATISTICHE - Al solito, quando si gioca fuori, non c’è
una parvenza di numeri che vadano oltre i punti segnati. Se Toppo ha fatto 8/9
o 8/23 (più facile la prima) non è dato saperlo, così come non si sa se una
delle due squadre (più facile la Mens Sana) ha tirato con percentuali orride da
questa o quella zona del campo. Ne approfittiamo così per ringraziare
nuovamente gli statistici del Palaestra che invece sfornano periodo per periodo
un report da Eurolega.
IL TABELLINO - Carapelli, Monnecchi 2, Pannini 10, Iozzi 6,
Sprugnoli 3, Benincasa 2, Manetti 3, Chiti 3, Milano, Sabia 7, Collet 3, Gelli
9.
L’unico in doppia cifra è, per la quinta volta in cinque partite, Pannini. C’è poco altro da aggiungere.
LA DICHIARAZIONE - “Siamo andati molto male, soprattutto in
attacco dove non abbiamo quasi mai trovato soluzioni valide e quando le abbiamo
trovate abbiamo avuto percentuali ben al di sotto delle aspettative. Da lì il divario
è stato sempre più grande e non siamo riusciti a colmarlo perché ogni volta che
riuscivamo, va detto piuttosto raramente, a fare una buona cosa difensiva, poi
andavamo in attacco e facevamo una grande confusione. Non erano le quattro
vittorie che ci avevano fatto pensare di essere al livello top, però devo dire
che per stasera avevo aspettative più alte, pensavo di essere più competitivo.
Questa considerazione non toglie nulla né al merito degli avversari, né al
merito nostro di provarci. Faremo tesoro degli errori commessi”. (coach
Pierfrancesco Binella)
BANDIERA GIALLA - Non puoi concederti le assenze di Ondo Mengue e Ceccarelli a
Quarrata, non puoi concedere tre quarti di gioco alla Laurenziana e sperare di
fare bottino pieno. Ancora azzoppato dalle assenze di Bruttini e Tognazzi, il
Costone esce a mani vuote dal doppio confronto con pistoiesi (recupero della
prima giornata) e fiorentini: due sconfitte consecutive in altrettanti
incontri, tre di fila considerando anche il derby con la Mens Sana. Ma se a
Quarrata il Costone ha resistito finché ha potuto, in casa contro la Laurenziana
si è vista una squadra poco lucida e sempre costretta a rincorrere
l’avversario. Finiti addirittura sotto di 14 lunghezze nel primo tempo, i
ragazzi della Piaggia hanno avuto uno scatto d’orgoglio nel finale recuperando
e quasi impattando la partita, grazie alle iniziative personali delle proprie
individualità: Ondo Mengue, Bonelli e Juliatto. Troppi gli errori di Ceccarelli
(ancora indietro di condizione), impalpabili o quantomeno poco incisivi Pinna e
Silveira. Serve un’inversione di rotta e serve subito. Mercoledì alle 21 c’è il
recupero con l’Alberto Galli, sabato alla stessa ora s’inaugura il girone di
ritorno con il match interno contro Quarrata: il Costone non può più concedersi
passi falsi. (Andrea Frullanti)
LE ALTRE - Empoli - Terranuova 75-73. Per una classifica
così determinata: Quarrata 10, Mens Sana 8, Laurenziana 6, Costone e Empoli 2,
Terranuova 0. Costone e Terranuova una gara in meno.
Nel gruppo B: Livorno-Pontedera 68-70, Fucecchio-Liburnia 77-65, Carrara-Cus Pisa 67-73. Classifica: Cus Pisa 10, Fucecchio 8, Pontedera 6, Carrara 4, Liburnia 2, Livorno 0.
LA PROSSIMA - Si gioca lunedì alle 20,30 alla palestra
Lazzeri di Empoli contro il Sesa Biancorosso. All’andata al Palaestra finì
77-65.
IL PRIMO KO - E’ arrivato il primo tonfo. Dopo il quattro su quattro, si torna a casa con una discreta legnata sul groppone (74-48). La corsa per un posto tra le prime tre non è affatto pregiudicata, il tesoretto messo da parte in precedenza consente comunque di dormire sonni tranquilli, a patto di non fallire le sfide chiave del girone di ritorno.
L’unico in doppia cifra è, per la quinta volta in cinque partite, Pannini. C’è poco altro da aggiungere.
Nel gruppo B: Livorno-Pontedera 68-70, Fucecchio-Liburnia 77-65, Carrara-Cus Pisa 67-73. Classifica: Cus Pisa 10, Fucecchio 8, Pontedera 6, Carrara 4, Liburnia 2, Livorno 0.
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