Dal 1 marzo 2020 al 28 febbraio 2021, in pratica un anno
esatto di distanza dall’ultima volta. Fu una vittoria su Impruneta, la partita
più combattuta della passata stagione dopo quella dei tre supplementari con
Libero. Domenica, contro Biancorosso Empoli, si torna sul parquet, finalmente.
Come si riparte? Con un roster corposo, privo però
dell’elemento di spicco. L’assenza di Perin pesa. Sarebbe stato nei cinque di
partenza e in quelli di chiusura, perché era l’uomo con più punti nelle mani. I
suoi 15-20 a partita dovranno essere ridistribuiti fra gli altri, sapendo però
che le sue caratteristiche non sono facilmente replicabili. Ha deciso di non
presentarsi, una scelta assolutamente legittima. Altrettanto legittima è la
scelta di chi è rimasto e si allenato con grande voglia e intensità (questo
dicono i report dal palasport) per arrivare carichi all’appuntamento di
domenica.
IL ROSTER - 15 giocatori. 10 per il reparto esterni, 5 per
il settore lunghi, volendo usare una classificazione old-style. In realtà nel
sistema di gioco che lo staff ha in mente non c’è una definizione rigorosa di
play, guardia, ala piccola, ala grande e centro, 1-2-3-4-5 che dir si voglia.
Ci sono giocatori in grado di portare palla, possono farlo, ci sono giocatori
in grado di produrre un vantaggio dal post basso, possono andare spalle a
canestro, ci sono giocatori in grado di aprire il campo, saranno messi nella
condizione di poterlo fare.
STARTING FIVE - Quando Benincasa sarà al top della
condizione (ancora non lo è) si dividerà i compiti di playmaking con Pannini e
Sprugnoli. Gelli, da tre, si sistemerà nel quintetto insieme a un paio di loro,
con le coppie Iozzi/Manetti e Chiti/Sabia a suddividersi minuti sotto le
plance. Le varianti (parolaccia del momento) sono tante: segnaliamo quelle
estreme, il quintetto ‘piccolo’ con Pannini, Benincasa, Sprugnoli e Gelli da
quattro, ma anche quello big con Benincasa, Sprugnoli, Iozzi da tre, Chiti e
Sabia.
Contro la Virtus, nel triangolare di inizio ottobre, si partì con Sprugnoli, Gelli, Perin, Iozzi e Chiti, struttura di un certo peso che non sfigurò al cospetto di una squadra di categoria e stazza superiore, anche se tale assortimento ovviamente non è riproponibile per l’assenza di Perin.
LE ALTERNATIVE - Monnecchi, Collet e Carapelli sono pronti a
ritagliarsi buoni minuti di utilità, ciascuno per le sue caratteristiche. Giorgi,
Santini e Malentacchi possono allungare le rotazioni, Milano parte come backup
dei quattro lunghi titolari. Per tre di questi ultimi quattro citati, spesso,
ci sarà la tribuna e non la panchina (più di dodici a referto non si può
andare) e l’impossibilità di usufruire del doppio tesseramento con Asinalonga
pregiudica per questi ragazzi la possibilità di avere spazio in gare ufficiali.
MERCATO - Il termine per i tesseramenti è il 28 marzo. Però
cosa c’è da pescare? Se la D non riparte ci può essere qualche buon elemento di
complemento, più difficilmente il crac in grado di cambiare i destini di una
squadra. Il roster, come detto, è già bello corposo, aggiungere tanto per
aggiungere non ha senso. Se però l’addizione non è solo numerica ma sostanziale,
non la si può escludere a priori. Più facile, ancorché non necessario, pescare
nelle squadre vicine (quindi per la Mens Sana si parla di Colle, Poggibonsi e
Asciano) che nel fiorentino, dove di giocatori a disposizione in caso di
mancata ripartenza della D ce ne saranno a bizzeffe. A tutto vantaggio di
Laurenziana e Empoli, nel caso.
GRIGLIA DI PARTENZA - Quarrata parte in pole position, ma
non è Lewis Hamilton, perché il Costone nei confronti della compagine pistoiese
non è Bottas, piuttosto un Rosberg versione 2016, pronto dunque a combattere ad
armi pari. La Mens Sana è la Red Bull di Verstappen, vogliosa di inserirsi, ma
c’è da tenere d’occhio la Racing Point Laurenziana, la Renault Galli e la
McLaren Empoli. Scuderie in grado di dire la loro, pur non partendo da una
posizione di favore, approfittando di scivoloni di chi parte davanti. Per ora
non si può paragonare nessuno alla Ferrari: non siamo in grado di dire se
nell’altro girone ci sia una squadra pressoché incapace di fare risultati a
garbo.
LA FORMULA - In estrema sintesi: prima fase con dieci
partite di andata e ritorno. Le prime tre dei due gironi vanno alla Poule
Promozione, dalla quarta alla sesta alla Poule salvezza. Altre sei partite
(andata e ritorno), poi playoff per le prime quattro della Poule promozione,
playout per le ultime quattro della Poule salvezza. Una salirà in C Gold, due
scenderanno in D per essere ripescate successivamente.
I GIRONI - Girone A. Quarrata, Costone, Mens Sana,
Biancorosso Empoli, Alberto Galli, Laurenziana.
Girone B. Livorno Basket, Fucecchio, Cus Pisa, Liburnia, Juve Pontedera, Audax Carrara.
IL CALENDARIO - 28 febbraio ore 18 vs Biancorosso Empoli, 7
marzo ore 18 a Laurenziana (zona Rifredi), 10 marzo ore 21 vs Alberto Galli, 14
marzo ore 18 vs Costone, 21 marzo ore 17,30 a Quarrata, 27 marzo ore 21 a
Empoli, 3 aprile ore 18 vs Laurenziana, 7 aprile ore 21,15 a Terranuova, 11
aprile ore 18 a Montarioso, 18 aprile ore 18 vs Quarrata.
Contro la Virtus, nel triangolare di inizio ottobre, si partì con Sprugnoli, Gelli, Perin, Iozzi e Chiti, struttura di un certo peso che non sfigurò al cospetto di una squadra di categoria e stazza superiore, anche se tale assortimento ovviamente non è riproponibile per l’assenza di Perin.
Girone B. Livorno Basket, Fucecchio, Cus Pisa, Liburnia, Juve Pontedera, Audax Carrara.
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