mercoledì 10 giugno 2020

Storia da Grandi: I 4 ruggiti del leone Shaun nella settimana delle finali, e della gloria

La settimana che va dal giorno 8 al 14 di Giugno porta in dote ai tifosi mensanini, a partire dall'anno 2007, diciannove partite di campionato giocate dalla squadra.
 
Le più recenti sono del 2015, una a Cecina e due a Forlì, e sono le ultime del campionato di serie B, torneo dove la Società era stata relegata in seguito ai noti fatti giudiziari della primavera del 2014.

Dopo aver vinto gara4 a Cecina e chiusa 3-1 la serie che assicurava l'accesso alla final four di Forlì, sabato 13 la squadra allenata da Matteo Mecacci andò incontro a una pesantissima sconfitta contro la Fortitudo Bologna: 66-42.
In ragione di quel risultato i bolognesi si guadagnarono il sospirato ritorno in A2, mentre la Mens Sana si vedeva costretta a sperare di festeggiarlo il giorno successivo.
E in effetti vincendo 73-54 lo spareggio contro la perdente dell'altra semifinale, i campani di Agropoli, domenica 14 anche Siena si assicurò quel nuovo salto di categoria.

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Detto di quelle di serie B, le altre 16 partite giocate nel corso di questa settimana sono tutte di massima serie.
Anzi, per la precisione e anche per riconoscerne il reale valore, sono tutte relative a serie di finale scudetto, eccezion fatta per una del 2014 contro l'Acea Roma che è di semifinale, vinta 91-75 e con essa 4-1 la serie.
Di queste i biancoverdi ne persero solo due. Una il 10 Giugno 2008, Lottomatica – Montepaschi 84-70; la seconda il 13 Giugno 2013, Acea – Montepaschi 67-62.
Sempre a Roma dunque, una al PalaEur, una al Flaminio, ma entrambe ininfluenti ai fini dell'assegnazione del titolo, sempre finito nell'albo d'oro biancoverde.

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Tolte quelle due sconfitte, rimangono 14 vittorie.

Di queste addirittura 7 contro l'Olimpia Milano. Successi che tra le altre cose riportano alla mente le impressionanti prestazioni di Terrell Mc Intyre e Lester Mc Calebb.
Nel 2009 in gara2 (79-66 dopo aver vinto gara1 80-57) TMac servì ai compagni ben 9 assist, mentre nel 2010 in gara1 (100-80) mise a segno la bellezza di 29 punti in 23 minuti.
Altrettanto sbalorditivo però nel 2012 l'impatto di Mc Calebb sia in gara1 (86-77) che in gara2 (86-58), quando combinando l'impressionante forza fisica alla velocità da sprinter devastò la difesa di Scariolo come l'uragano Katrina aveva fatto nel 2005 con New Orleans, la sua città.

Delle sette vittorie che rimangono 4 furono riportate contro la Virtus Roma, 2 contro Cantù e una contro la Virtus Bologna.

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Delle quattro contro i romani, una ebbe come conseguenza la consegna del tricolore quella sera stessa.
Era il 12 Giugno 2008 e battendo al PalaSclavo la Lottomatica 92-81, la Mens Sana di Pianigiani e Banchi si aggiudicò il terzo scudetto della sua lunga storia, il secondo consecutivo.

Le basi di quel successo erano sostanzialmente state gettate lungo l'intero arco del campionato (3 sole sconfitte in stagione regolare e ancora nessuna ai playoff, contro le 12 della Virtus), ma erano state rese inattaccabili quattro giorni prima al PalaEur, in gara3 di finale.

Giunta nella capitale forte del 2-0 maturato al PalaSclavo nelle prime due gare, come già nei due match senesi la squadra biancoverde era stata aggredita fisicamente da quella romana, perché anche in gara3 i giocatori di Repesa sottoposero i biancoverdi a un fuoco di fila di falli.
Quella dell'allenatore sloveno era con tutta evidenza una tattica studiata se è vero che, forte di una panchina lunga quanto quella di Pianigiani e Banchi, a Siena ai suoi giocatori erano stati fischiati 24 falli in gara1 e ben 31 in gara 2.
Il totale delle due gare senesi era stato dunque di 55 falli romani contro i 40 senesi.

Puntuali i contatti fisici passibili di fischio o al limite del regolamento, in gara3 ripresero, tanto che in chiusura di match ai capitolini finirono per esserne sanzionati 29.
Una tattica cinica che soffocava lo spettacolo ma condivisibile dal punto di vista capitolino, perché incominciava a innervosire alcuni giocatori senesi.
Primo fra tutti Terrell Mc Intyre, l'evoluto microprocessore del gioco biancoverde, che nelle due partite del PalaSclavo era stato fatto segno di una batticina che aveva comportato ben 13 falli, alcuni pesanti, per tacere di quelli su cui gli arbitri avevano chiuso un occhio.

E' forse anche a causa di quel comprensibile nervosismo se in avvio di gara3 i giocatori mensanini pagano dazio finendo travolti: 26-10 per i romani il primo parziale; 32-12 dopo pochi istanti del secondo quarto.
Poi fortunatamente arrivano forti segnali di risveglio, perché lo stopper Eze (4 stoppate e 5 recuperi) e compagni riescono ad arrestare l'emorragia difensiva, consentendo alla Lottomatica di segnare soli 6 punti da lì al riposo (38-26).
Tutto questo proprio nel momento in cui un rigurgito d'orgoglio di McIntyre (5 punti consecutivi) innesca un break di 12-1.

Ma è al ritorno in campo dall'intervallo lungo che la sfida trova il suo dominus e il naturale epilogo sulla via da lui tracciata.
Shaun Stonerook mette in scena una recita che all'unanimità gli fa ottenere il riconoscimento della critica quale miglior attore protagonista.
E prendendo le mosse da quello show, per l'ennesima volta in stagione si assiste a un irresistibile terzo quarto del complesso biancoverde.


Pronti, via: il Capitano piazza due triple in 50 secondi.
Poco dopo va con la terza.
Più tardi metterà dentro anche una quarta.
Tutta questa produzione offensiva senza dimenticare di impartire le ormai abituali lezioni di difesa, tattica e praticità applicata.
E pienamente ristorati dal ruggito leonino del loro leader, gli altri attori biancoverdi a loro volta iniziano a recitare da par loro.

Il passo della Mens Sana è ora sicuro, deciso. Parziale di 15-2, partita completamente riaperta e poco importa se all'ultimo intervallo Repesa è ancora avanti di una incollatura (46-45), perché nell'ultimo quarto il motore biancoverde, passato intanto alla trazione lituana, fila via fluido e preciso.
Il risultato di 80-72 significa il 3-0 nella serie.
Se Pianigiani e Banchi comodi a tavola aspettano il dessert, Repesa e Claudio Toti non hanno ancor visto neppure l'antipasto.



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