"Ogni lungo viaggio inizia cappottandosi contro i tabelloni pubblicitari" (Confucio)
“La Curvetta”
Era un po’ uno dei
miei grandi timori prima di questa, ennesima, ripartenza. La fine annunciata
della Brigata Biancoverde rischiava di lasciare il palazzo in un silenzio
paurosamente asettico, ma l’apparizione a inizio partita di questa inedita e
carichissima curvetta è stata una benedizione. Senza nessun appellativo di
ultras hanno accompagnato con tamburi e cori (alcuni inediti molto azzeccati…) per tutta la partita, contribuendo a creare quella nota di allegria che ha evitato
di farsi schiacciare dalla tristezza di questo nuovo orizzonte mensanino. Certo
che la vista della Nord desolatamente vuota è rimasta un triste colpo al cuore…
“Ci hanno davvero preso tutto”
Ovvero quando abbiamo realizzato che ci hanno portato via anche i tabelloni dei
24 secondi, che va bene la Promozione, però proprio proprio schifo non ci avrebbero fatto anche
qui…
Il deragliamento
Quando
Sprugnoli ha cappottato contro i tabelloni pubblicitari. Scena particolarmente
bella (forse non per lui) che ha anche fatto capire quanto questi ragazzi
stiano prendendo sul serio l’impegno che si sono presi con la società, con la
città, ma soprattutto con sé stessi, visto che ognuno di loro è prima di tutto
un tifoso della Mens Sana. Il buon Andrea ha dispensato pallacanestro assieme a
Dolfi e sono stati un po’ gli uomini copertina di questi primi quaranta minuti
stagionali, sperando di vederne altri ancora così.
Il momento Saccaggi
Quel secondo
quarto in cui segnare sembrava umanamente impossibile. Dieci minuti in cui
entrambe le squadre si sono rincorse errore dopo errore, ma in cui la Mens Sana
ha retto di più difensivamente. Una chiave importante per il resto della
stagione, quando il pallone non entrerà e soprattutto quando la squadra non
riuscirà a correre come vuole sarà importante tenere botta dietro, aspettando che
la “nuvola Saccaggi” passi oltre.
"Guardi che tempo signora mia, secondo me stasera non entra niente" |
Gioventù al potere
Un momento che aspettiamo al varco, ma che domenica non è riuscito a lasciare un segno tangibile. Parlo degli under che hanno sentito l'impatto con la categoria, per stessa ammissione di Binella. Perché è vero che le giovanili ti aiutano a trovare una dimensione e costruire un bagaglio tecnico, ma la Promozione ti fa trovare l'operaio metalmeccanico che ha staccato da lavoro un'ora prima della partita, ha litigato col capo turno per questioni di ferie, con la moglie perché quando torna a casa deve pure portare fuori il cane che piscia solo con lui e non con lei, e dieci minuti prima ha litigato anche con quel compagno che sono tre settimane che non gli riporta i pantaloncini che gli ha prestato. E l'operaio metalmeccanico di cui sopra se hai passato l'estate a provare l'eurostep di Harden o lo step back di Curry ci tiene a farti capire cosa ne pensa. E solitamente ne pensa proprio male.
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Anico mitico.
RispondiEliminaP.s. lo spettro Saccaggi lo abbiamo evocato pure in tribuna. Ma come metro di paragone negativo rispetto al basket corri e dai che abbiamo visto domenica. Sicuri che se mai dovessimo rivedere Pannini o Sprugnoli palleggiare 14 secondi faremo invasione di campo.
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