Golden State Warriors
È quello che è sembrata La Crocetta in un secondo quarto da 29 punti realizzati, di cui 11 segnati da Gianluca "Stef Cherri" Straffi con un 3/4 dall'arco. A prescindere dagli indubbi meriti degli avversari, in questi dieci minuti la Mens Sana è apparsa lontana parente di quella vista negli altri trenta minuti di partita. Persa nelle sue paure di non essere riuscita a distanziare gli avversari nel primo quarto, dell'ansia di vedere che l'attacco non girava come doveva girare e di conseguenza anche molle in difesa. Forse il momento più difficile visto fino a ora in questa stagione, ma che ci ha fatto ben capire che non sarà sempre una passeggiata di salute.Unstoppable
Come Franceschini nel primo quarto, ma soprattutto nel terzo. Niccolò ha chiuso i primi dieci minuti (giocati tutti dall'inizio alla fine) con 13 punti (la Mens Sana ne aveva 15 sul tabellone dopo la prima frazione..), 5/7 dal campo e 14 di valutazione. Come se non bastasse nel cruciale terzo quarto è stato uno dei principali artefici del cambio passo con cui la squadra ha detto "Ok dai, vi siete divertiti, ora anche basta". Una prova importante sia in termini realizzativi, ma soprattutto come "polso" della partita, cioè capacità di fare la scelta giusta nel momento giusto.Grazie
Sento di dovermi spendere in vivi ringraziamenti nei confronti di chi ha lavorato al design della maglia da gioco, riportandola dopo anni a un'estetica accettabile e che non faccia voltare lo sguardo dall'altra parte come nelle precedenti annate (tutte quelle post fallimento praticamente)."Oh ma che siete impazziti"
Ovvero il mio pensiero dopo l'azione più bella della partita. Un'azione, a mio modesto avviso, che da sola risulta comunque superiore a tutta la carriera mensanina di Casella, per esempio (lo so, non ci vuole molto, ma era per rendere l'idea). Sto parlando dell'alley oop (lo chiamo così anche se non si è concluso con la schiacciata) Sprugnoli-Franceschini. Con pallone scagliato da sotto il canestro della Mens Sana fino ad arrivare al canestro opposto, precisamente nelle mani di un Franceschini in grado di concludere al volo a canestro. Applausi a scena aperta.Determinazione
Era mancata nel secondo quarto, è apparsa quasi con rabbia cieca nel terzo. Per stessa ammissione di coach Binella nell'intervallo non è servito chissà quale accorgimento, è bastato che la squadra si guardasse negli occhi, perché tutti sapevano già che dovevano ripartire da un atteggiamento difensivo completamente diverso. Ed è andata esattamente così, la squadra che è scesa in campo nel terzo quarto ha trivellato gli avversari, con rabbia, giocate di qualità, intensità difensiva, fisicità. Una bella dimostrazione di forza, soprattutto mentale.
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