La Virtus, come da sua tradizione, non si scopre mai e mantiene sempre un profilo basso focalizzato sul far bene, valorizzando i mezzi (anche umani) a disposizione. A partire dall’immediato futuro. Per analizzare la Virtus 2019/2020 occorre necessariamente parlare del nuovo sponsor, Acea. Un nome importante di un’azienda leader nel suo settore nel panorama non solo italiano. E poi c’è stata la benedizione del sindaco De Mossi in conferenza stampa, a dimostrare il valore strategico di questa partnership. Si parla di una sponsorizzazione triennale da 40mila euro annui di base, con l’ambizione di far tornare le Vu senesi in Serie B (categoria raggiunta due anni fa ma poi sfumata con la retrocessione della scorsa primavera).
Difficile pensare – come è logico che sia in qualsiasi contesto, non solo nello sport – che simili investimenti portino necessariamente a effetti immediati. Nella stagione che culmina con il 70esimo anno di attività della società (valore storico ben presente anche sulle canotte rossoblù), la Virtus si presenta con un roster rinnovato e che attinge – come sempre – dalla suo florido settore giovanile. Confermato coach Maurizio Tozzi, così come i senior Bianchi, Casoni, Olleia, Imbrò e Nepi (quest’ultimo arriverà a gennaio, attualmente è in Nuova Zelanda). Insomma, il gruppo storico è confermato e si tratta di giocatori che rappresentano un’assoluta garanzia per la categoria, avendo già vinto questo campionato e avendo alle spalle anche l’esperienza della Serie B.
Di fatto ci sarà da vedere come verrà costruito e come si consoliderà il gruppo con i tanti innesti provenienti dalla cantera virtussina. Anche se tra questi elementi (sono 7-8 i giovani a disposizione di coach Tozzi), ci sono elementi che comunque hanno alle spalle un po’ di esperienza in tornei senior, vedi Ricciardelli ma vedi anche Ndour che già l’anno scorso ha avuto a disposizione minuti importanti in Serie B.
Insomma, se dovessimo stilare la griglia di partenza, la Virtus lascerebbe la lotta per la pole position ad altre squadre come Chiusi, Arezzo, Castelfiorentino, Agliana o anche La Spezia. Però, per continuare a usare una metafora da Formula 1, potrebbe essere una Redbull: è lì, a ridosso delle prime, e se trova gli sviluppi giusti può arrivare fino in fondo per piazzare il colpo vincente. Vietato porsi limiti, specie con un roster così giovane e dall’indubbio potenziale.
Del resto, se si guarda a tutto il campionato di Serie C Gold toscano, c’è solo da mettersi comodi, preparare il pop-corn e godersi lo spettacolo. Forse non si era mai visto un simile livellamento verso l’alto, con così tante squadre forti e ambiziose. Sarà una stagione molto combattuta dove tutti daranno il massimo per aggiudicarsi l’unica promozione disponibile. E tra le pretendenti ci mettiamo anche la Virtus: perché ci vuole ambizione per dare la giusta dose di energia a questo progetto di ripartenza rossoblù.
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Nulla da aggiungere in piu' a questo aritcolo e a quello che ha detto il sindaco su societa', programmi e storia..., grande Virtus!
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