Non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta. È il titolo della stagione del Costone che, grazie alla vittoria in gara-4 della finale playoff con Arezzo (70-60), si è guadagnato la possibilità di giocarsi la promozione in C Gold nell’ultimo e decisivo atto della serie. Un risultato per molti versi inaspettato e che, già ora, sarebbe da incorniciare e da consegnare agli annali. Ma, ancora, la stagione di questo Costone non è finita e, soprattutto, c’è un finale tutto da scrivere.
Aver pareggiato una serie difficile come quella contro la Sba certifica, ancora una volta, la grandissima stagione condotta dai gialloverdi: i ragazzi della Piaggia si sono dimostrati una squadra assolutamente indomita, mai disposta a mollare e pronta a vendere carissima la pelle fino alla fine. Se ne è accorta a sue spese anche la quotata Arezzo – squadra dotata di grandissime individualità, ma che al PalaOrlandi si è affidata troppo ai singoli – che adesso, al pari del team senese, deve fare “all-in” nella bella in programma domenica 9 giugno (ore 20.30), al PalaEstra.
Grandi i meriti di coach Francesco Braccagni e di tutto il collettivo costoniano per il successo in gara-4. È stata una vittoria di squadra, di un gruppo solido e compatto: dal punto di vista realizzativo spiccano le prove di Benincasa, Bruttini e Toganzzi (rispettivamente 19, 18 e 13 punti) ma è soprattutto in difesa che il Costone ha costruito la sua affermazione. La fotografia è quella di Angeli che si è sbattuto in difesa contro chiunque, contendendo ogni possesso e ogni singola palla vagante ai giocatori di Arezzo. Lo stesso hanno fatto i suoi compagni riuscendo, al tempo stesso, a intasare alla perfezione l’area, rendendo pressoché impossibili le penetrazioni dei forti esterni aretini.
Ed è grazie a questa grande difesa, che ha sporcato tutte le azioni della Sba, che la squadra della Piaggia è riuscita a vincere: vani, per la squadra di Serravalli, i 19 punti di Cutini e i 16 di Kirlys, anche loro andati troppo a sprazzi e, soprattutto, usciti mentalmente dal match nel corso del terzo quarto quando c’è stato l’allungo gialloverde. Proprio per effetto dei macigni (non sassolini) messi negli ingranaggi aretini da parte della difesa del Costone.
E adesso il Costone può vivere il suo sogno. Lo sta già facendo. L’essere andati ben al di là di ogni aspettativa non deve certo limitare le ambizioni della società del presidente Montomoli. Se Arezzo è una squadra costruita per vincere (e si vede), il carattere e la tenacia del Costone hanno di fatto equilibrato i livelli assoluti tra le due contendenti . E adesso c’è una bella da giocare. Ma soprattutto c’è da godersi il momento e da applaudire tutta l’annata gialloverde. A prescindere da quello che sarà il finale.
È una bella storia di sport, di una squadra che grazie a straordinari valori umani è riuscita a superare i suoi limiti e che, adesso, può raggiungere un obiettivo assolutamente non preventivato ma che, forse proprio per questo, potrà essere ancora più bello. E se invece dovesse prevalere Arezzo, la bandiera gialla del Costone potrà comunque continuare a sventolare fieramente grazie a tutto ciò di buono che è stato fatto durante l’arco di tutta l’annata. Insomma, c’è solo da essere orgogliosi di questo Costone: comunque vada, sarà un successo.
RISULTATI - Playoff Serie C Silver, finale: gara-1 Arezzo-Costone 73-65; gara-2 Arezzo-Costone 85-88 (dts); gara-3 Costone-Arezzo 59-72; gara-4 Costone-Arezzo 70-60.
PROSSIMO INCONTRO - Playoff Serie C Silver, finale: gara-5 domenica 9 giugno, ore 20.30, Arezzo-Costone.
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