Ebbene sì, il Costone è in finale playoff. Ci arriva grazie ad un notevolissimo e costante percorso di crescita, manifestato ai massimi livelli nell’ultimo quarto di stagione e nei primi due turni di post-season. La bella della serie semifinale con Livorno, vinta in maniera perentoria (83-62 il risultato), è lì a dimostrarlo. Così come a testimonianza dell’ottimo lavoro svolto da coach Francesco Braccagni e da tutti i suoi collaboratori ci sono i risultati degli ultimi 3 mesi circa: in 15 partite, 2 sole sconfitte.
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A impressionare del team gialloverde è soprattutto la solidità del gruppo e la capacità di tirare fuori risorse importantissime da tutti gli effettivi. Prendiamo ancora ad esempio gara-3 contro Livorno: con un Luigi Bruttini in serata non propriamente positiva (complici le difese labroniche e qualche acciacco subito in gara-2), a realizzare canestri importanti e decisivi sono stati prima Catoni e Tognazzi, poi Panichi, Chiti e Angeli, insieme al sempre presente Duccio Benincasa (spostato spesso anche nel ruolo di guardia con un ottimo Ceccatelli in cabina di regia).
Poi la difesa: chiudiamo l’analisi della semifinale ribadendo la straordinaria qualità del gioco in fase di non possesso del Costone capace, grazie proprio alla difesa, di rifilare un 20-0 di parziale alla Libertas all'inizio del terzo periodo. Mettiamo in fondo la difesa non certo in ordine d’importanza ma per rimarcare che è stato quello il fattore che ha deciso la bella con Livorno: a turno Catoni, Chiti e Angeli si sono spesi in maniera incredibile su Niccolai, adeguandosi alla maggiore fisicità del lungo avversario e facendolo progressivamente uscire dal match. Adeguamenti e continue rotazioni che, impostante magistralmente da Braccagni, hanno dato frutti preziosi anche nel settore degli esterni.
Insomma, segnali molto positivi per la società guidata dal presidente Montomoli e che, sostanzialmente, dimostrano solo una cosa: grazie a tutte queste doti, unite a grinta e tenacia incredibili, il Costone si presenta alla finale playoff con la consapevolezza di aver fatto tanta strada per esserci ma anche con la determinazione di poter raggiungere un obiettivo che, a inizio stagione, non era neppure nei sogni dei più ottimisti tifosi gialloverdi.
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Di fronte c’è Arezzo, squadra forte ma non molto distante dal Costone se si guardano i valori assoluti dei due collettivi. La Sba (Scuola Basket Arezzo) è una società ambiziosa che un anno fa cercò di fare il salto in C Gold. Partì come grande favorita dei playoff ma venne eliminata subito ai quarti di finale. Quest’anno la società del presidente Mauro Castelli partiva non con meno ambizioni, ma i piedi più piantati a terra e con meno proclami o clamori. Anche perché Prato ha messo tutti d’accordo vincendo per distacco il campionato. Arezzo ha comunque centrato alcune importanti individualità che hanno fatto crescere tutto il gruppo. Un nome su tutti: il lituano Laurynas Kirlys (guardia, 1.92 di altezza), dominante nella semifinale stravinta contro Colle e bocca di fuoco principale della squadra guidata da coach Omar Serravalli. Oltre a lui, occhio a Raul Giommetti e Lorenzo Dolfi sotto canestro ma anche a due ali che sanno marcare presenza, sia in attacco che in difesa, quali Matteo Cutini e Carlo Provenzal.
Una nota a parte sul coach, Omar Serravalli (che peraltro, da giocatore, è stato anche alla Mens Sana alla fine degli anni ’80): arrivato sulla panchina amaranto a gennaio, dopo la sconfitta della SBA alle final-4 di Coppa Toscana contro il Pino Dragons Firenze (Serie C Gold), il tecnico è riuscito a dare e a trasferire la propria identità alla squadra che, nella precedente gestione-Pasquinuzzi, sembrava registrare qualche problema. Specie in difesa. Coach Serravalli ha così aumentato l’intensità e i ritmi della compagine aretina che oggi predilige giocare in velocità e, se possibile, in contropiede.
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In stagione regolare il Costone ha sempre battuto Arezzo: 63-54 all’andata, 62-58 al ritorno. Pochi numeri ma abbastanza chiari su ciò che servirà al team della Piaggia in questa serie finale: difesa, fisicità e grande attenzione dal punto di vista tattico. Se aumenta il numero di possessi, Arezzo può presumibilmente avere qualche vantaggio. Se i ragazzi di Braccagni riusciranno a gestire i ritmi, l’inerzia potrebbe essere senese.
Poi è una finale, è il momento in cui tutti devono tirare fuori quel quid in più. Chiamateli attributi, chiamatela voglia, chiamatela fame. Nello sport vince sempre chi dimostra di avere più volontà e determinazione nel raggiungere un obiettivo. Specie in una serie che si giocherà al meglio delle 5 partite: Arezzo ha il vantaggio del fattore campo, gara-1 (domenica 26 maggio) e gara-2 si giocheranno in terra chianina, al PalaOrlandi gara-3 e l’eventuale gara-4, in caso si bella si tornerà ancora in casa della Sba.
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RISULTATI - Playoff Serie C, semifinale gara-3: Costone-Livorno 83-62.
PROSSIMI INCONTRI - Playoff Serie C, finale gara-1: domenica 26 maggio, ore 18:30, Arezzo-Costone. Gara-2: giovedì 30 maggio, ore 21, Arezzo-Costone. Gara-3: domenica 2 giugno, ore 20:30, Costone-Arezzo (@PalaEstra). Eventuale gara-4: giovedì 6 giugno, ore 21, Costone-Arezzo (@PalaOrlandi). Eventuale gara-5: domenica 9 giugno, ore 18:30, Arezzo-Costone.
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