Serviva una vittoria anche per la classifica, dato che
questi due punti permettono di scavalcare proprio Treviglio, in attesa dei
risultati anche degli altri campi. Ma oltre i punti questi quaranta minuti
lasciano l’impressione di una squadra che ha letteralmente dominato l’avversario
per ampi tratti di partita, con una maturità che abbiamo già intravisto in
stagione ma che purtroppo ancora va e viene.
Proprio qualche giorno fa su questi schermi parlavamo dei problemi di Pacher nell'approcciare le partite nei primi minuti,
l’ex Viola Reggio Calabria ci ha risposto con diciannove punti nei primi quattordici
minuti e un dominio a tratti imbarazzanti tout-court, sia sotto canestro che
sul perimetro. Il lungo statunitense ha chiuso con 29 punti totali, 8 rimbalzi,
6 falli subiti e quasi il 70% dal campo, per una valutazione di 35. Una partita
quasi perfetta iniziata dopo il primo timeout chiamato da Moretti, che aveva
visto nei primi minuti una squadra ancora troppo contratta, nervosa e ansiosa.
IL MOMENTO DECISIVO
Al quattordicesimo minuto il tabellone
recitava 34-33 a favore della Mens Sana, dopo la tripla di Borra su assist di
Caroti. Da lì in avanti è partito un parziale di 16-7 che ha permesso ai
biancoverdi di tornare negli spogliatoi con la doppia cifra di vantaggio, prima
di dilagare al ritorno in campo toccando il +20. In questi sei minuti del
secondo quarto c’è stato il fragoroso ingresso in partita di Morais (fino ad
allora abbastanza silente) con sette punti consecutivi, una gran schiacciata
di Pacher e anche un ottima tripla di Cepic. Tutti mattoncini che hanno
accresciuto la sicurezza nei mezzi dei biancoverdi, e intimidito una Treviglio
che da lì in avanti ha iniziato a sbandare pesantemente.
LA STATISTICA
Difficile soprassedere su una percentuale dal
campo del 56%, sospinta da una prestazione dalla lunga distanza che sfiora il
60%. Nettamente le migliori percentuali della stagione dato che la miglior serata dalla lunga distanza prima di questa
partita era stata il 41% contro Scafati, e soprattutto considerando che la
media da tre punti di questa squadra prima di questa gara era del 33%. Un picco
forse inaspettato che però è stata la conseguenza sia della fiducia che la Mens
Sana si è costruita nell’arco dei quaranta minuti, sia del fatto che di tiri
forzati se ne siano visti ben pochi.
LA CHIAVE
Al netto delle ottime percentuali la partita si è
definitivamente chiusa quando la Mens Sana ha smesso di concedere seconde
opportunità a una squadra che si era dimostrata molto abile e attenta nel
catturare rimbalzi in attacco. Da questo i biancoverdi hanno tratto l’energia e
la fiducia per arrivare a quella pulizia tecnica in attacco che le ha permesso
di chiudere quasi ai cento punti e schiacciare un avversario che a quel punto
non ha più trovato un salvagente a cui attaccarsi. Sono bastate una serie di
piccole indecisioni difensive di Treviglio per permettere così alla On Sharing
di dilagare.
LA DICHIARAZIONE
Paolo Moretti, coach Mens Sana: “Abbiamo
giocato due quarti centrali al massimo, con ottime cose che già avevamo fatto
vedere nel primo quarto ma costruite in maniera più pulita. Sono stati i quarti
che hanno prima ribaltato e poi chiuso la partita. Sono contento della condivisione
che continuiamo ad avere a livello difensivo e del grande equilibrio dimostrato
tra l’attaccare l’area e attaccare il perimetro. Non sono state importanti solo
le percentuali, ma anche il grande atteggiamento a rimbalzo: dopo tante seconde
opportunità concesse ci siamo assestati, questi nove rimbalzi di differenza
sono lo specchio di questo atteggiamento. Un po’ di rammarico per le palle
perse, un po’ troppe e qualcuna anche banale, ma è il neo di una partita quasi
perfetta”.
***
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