Adesso l’annata è veramente finita. Si è conclusa con un prestigioso posizionamento tra le prime 8 in Italia la stagione dell’Under 16 della Mens Sana Basketball Academy, battuta da Roma nei quarti di finale delle finali scudetto per 70-59. E’ il game-set-’n-match definitivo sulle giovanili biancoverdi per come le abbiamo imparate a conoscere dal 2015 in poi. In futuro vedremo sicuramente qualcosa di diverso… ma questo sarà oggetto di riflessione più avanti. Quel che resta da fare è dire comunque bravi a una squadra, l’Under 16, che forse avrebbe meritato miglior fortuna in quest’ultimo atto stagionale.
LA SQUADRA DELLA SETTIMANA
A Bassano del Grappa, sede delle finali Under 16, erano arrivati lunedì molti dei protagonisti che già la settimana scorsa avevano contribuito al quarto posto dell’Under 18 a Montecatini. Manuel Saladini, Carlo Cappelletti, Vittorio Bartoli: tutti con la valigia in mano per trasferirsi dalla Toscana al Veneto, rifiatando pochissimo, e pronti per scendere in campo subito contro Venezia nel match inaugurale. In questa comitiva c’è anche Jonas Riismaa ma il suo non impiego è proseguito anche con i pari età, risultando un fattore decisivo per tutta la sua squadra. Ma lo vedremo poi…
La partita con Venezia serviva per rompere il ghiaccio e prendere subito confidenza con le finali. Alla fine il risultato premiava i biancoverdi: un 73-47 sui lagunari per ingranare e trovare un po’ di slancio e energie per gli altri due incontri del girone. Il secondo match consegnava ancora un successo alla squadra di coach Michele Catalani, contro Bernareggio, per 75-66. Partita equilibrata, quella contro il team dell’interland milanese, anche perché segnata da una Mens Sana dalle due facce: molto buona nella prima parte, più scarica nella seconda metà dell’incontro.
La vittoria, però, permetteva all’Under 16 di andare a giocarsi l’accesso ai quarti di finale nello scontro diretto contro la Virtus Bologna grande favorita per la vittoria finale. Ecco, se questa rubrica contenesse il capitolo “Partita della settimana”, quella sarebbe la sfida con i felsinei. Un incontro di intensità assoluta, con continui cambi di inerzia e all’insegna della grande, grandissima energia messa in campo dalle due squadre.
Così, mentre la Mens Sana partiva meglio nel primo quarto, era poi la Virtus a tornare a recuperare addirittura dal -14 e, grazie a un grande cinismo offensivo e ad una bella difesa 1-3-1 che ha messo più di un sassolino negli ingranaggi biancoverdi, a riagganciare la Mens Sana all’inizio dell’ultimo quarto. Il finale trilling premiava le Vu nere grazie ad un canestro-vittoria di Orsi, a 16” dalla fine, per il 76-73 finale.
Magra consolazione per la sconfitta è stato il primo posto nel girone, ottenuto per differenza canestri in seguito alla contemporanea sconfitta di Venezia, che qualificava la Mens Sana direttamente ai quarti di finale senza passare dagli spareggi.
Qui si arriva alla partita con Roma, persa dalla Mens Sana 70-59, l’ultima uscita dell’Acadamey per come l’abbiamo vista fino ad oggi. Un altro fattore che contribuisce a dare un senso di amara storicità ad una partita a cui il team senese è arrivato in debito di energie. Capitolini sempre avanti, Siena costretta sempre a inseguire, nonostante nel frattempo si sia rivisto in campo anche Riismaa (così come contro Bologna). Peccato, veramente un peccato, perché il talento diffuso di quest’Under 16 meritava di arrivare all’appuntamento delle finali con più energie e, più in generale, più fortuna. Ciò non deve togliere però l’orgoglio di essere arrivati tra le prime 8 squadre in Italia. Per l'ennesima volta.
I GIOCATORI DELLA SETTIMANA
Per prima cosa: grazie a Jonas Riisma. In queste finali, sia under 18 che 16, ha giocato pochi scamolpi di partita con Virtus Bologna e Hsc Roma. Un rischio che il giocatore si è preso con lo staff per poter comunque mettere la sua firma sulle finals. Pur non essendo in condizione per scendere sul parquet. Diciamo però che queste sue presenze, a Montecatini come a Bassano, sono un premio per tutto quello è ha fatto durante l’annata quando è stato trascinante per tutta la sua squadra, una vera e propria locomotiva per i suoi.
Gli altri giocatori più trascinanti li abbiamo già menzionati e meritano anche quest’ultima vetrina. Vittorio Bartoli è stato un autentico gladiatore, lottando e duellando con lunghi fisici a cui spesso cedeva centrimetri e chili. A lui il grande merito di essersi battuto, sempre, con grande tenacia e determinazione. Sacrificandosi per di più in un ruolo di “lungo puro” che, per sue caratteristiche, non sarà necessariamente quello che dovrà fare per la sua carriera futura. La sua tecnica lo fa essere giocatore sia interno che perimetrale: in queste finali ha dovuto sacrificarsi nel pitturato, un domani la sua bidimensionalità lo renderà un giocatore diverso.
Passando ai piccoli, impossibile non citare in questa sezione Manuel Saladini e Carlo Cappelletti. Tornati a giocare con i coetanei sono diventati dei veri e propri fattori nei rispettivi ruoli di play-guardia e guardia pura. Straordinaria la prova di Saladini contro la Virtus Bologna, 32 punti alla sirena finale, così come è stata incredibile costanza di rendimento di Carlo Cappelletti durante tutte le finali. Qualsiasi sarà il destino di questi giocatori, si meritano un grosso in bocca al lupo per una carriera ricca di soddisfazioni. Le caratteristiche e soprattutto la mentalità ci sono tutte. Starà a loro mettere a frutto il lavoro fatto in questi anni alla Mens Sana. Ovunque andranno potranno dire di essere cresciuti a Siena e, qualsiasi cosa avverrà al settore giovanile di viale Sclavo, giocatori come questi saranno sempre un bellissimo spot per la pallacanestro della città.
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