La partita più importante dell'anno non vinta, stravinta (95-68) col successo più ampio della settimana in A2. Grazie a uno scarto che ribalta tre volte il -8 dell'andata a Treviglio, che ha una gara in meno ma resta alle spalle anche dandola vittoriosa nella partita da recuperare con Napoli. Più che sui 68 punti subiti, 28 nel secondo tempo - che con onestà non sono estranei all'uscita di scena dopo cinque minuti per infortunio della stella ospite, Voskuil -, negli occhi resta la capacità di affermarsi con una partita da 95 punti: perché non è un insulto dire che questa squadra vince con l'attacco, se ci si arriva con una prestazione di sanguigna energia e non di vanitoso fioretto.
Questo genere di reazione nella partita più attesa non garantisce niente in classifica (mancano ancora 4 punti alla quota salvezza), ma la dice lunga sulla reazione di questo gruppo di lavoro a fronte delle difficoltà esterne allo spogliatoio in una settimana molto particolare. O meglio: ogni settimana ce n'è una (anche due o tre). Dopo una serata così positiva è più facile aver la serenità per puntualizzare che non è così che si mette una squadra in condizione di lavorare - prima di una partita del genere, poi -. La società lo sa bene. E non c'è niente di temerario nel sostenerlo qui, visto che lo ha detto la proprietà stessa, per voce e per iscritto, al gruppo di lavoro nei giorni scorsi. E ne ha tratto le conseguenze, col proposito - secondo quanto risulta - di un'iniezione di liquidità, rilevante. In che misura risolutiva? Buon lavoro, ancora.
IL GIOCATORE
Devin Ebanks e Tomas Kyzlink non sono partiti forte. Allargandosi dopo il blocco o sfruttando lo spazio sul lato debole, l'americano si è messo in partita iniziando con 3/3 da tre, poi di forza anche in avvicinamento, andando al riposo con 18 punti, 3/4 da due, 3/4 da tre, 3/3 ai liberi, 2 recuperi, 3 perse e 3 falli subiti in 16'. Ovvero il grosso di un fatturato che alla fine è stato di 25 punti, 4/10 da due, 4/8 da tre, 5/5 ai liberi, 8 falli subiti, 11 rimbalzi di cui 4 in attacco, 4 perse, 2 recuperi. Il ceco, che a Treviglio ha giocato tre anni, ha rischiato di uscire dal match con due falli commessi già dopo tre minuti. Mecacci lo ha tenuto in campo, cavalcandone prima le doti di facilitatore (4 assist già dopo un quarto e mezzo) e sulla distanza sempre di più la capacità di attaccare l'area in uno contro uno mettendo palla a terra con aggressività: alla fine 20 punti con 9/11 da due, 0/3 da tre, 2/4 ai liberi, 5 rimbalzi, 3 falli subiti, 7 assist. No, realisticamente non sono i numeri che ci si aspettavano da lui, al di là dell'impatto sulla squadra: 23.7 punti di media nelle ultime tre gare. E considerando tutte le 9 partite a Siena, compresi quindi gli inevitabili e previsti vuoti di sceneggiatura, rispetto al predecessore Turner ha una media di soli 1.5 punti segnati in meno, giocando 4.5 minuti in meno, prendendosi 3.3 tiri in meno (praticamente tutti da due), a parità di viaggi in lunetta, rimbalzi presi, recuperi e assist, con un terzo di palle perse in meno. In nove partite con lui, la Mens Sana ne ha vinte cinque. E delle quattro sconfitte, nella più netta la Mens Sana era in parità a tre minuti dalla fine.
IL MOMENTO DECISIVO
Al 12' la Mens Sana era sotto 25-26. L'8-0 che la Mens Sana ha piazzato in un minuto (con Casella, Ebanks e Kyzlink, approfittando delle perse di Easley e Marino) ha indirizzato la gara fino al +17 di inizio secondo quarto, sull'onda di un parziale di 32-14 in nove minuti. Ci si è arrivati tenendo Treviglio senza canestri dal campo per cinque minuti e mezzo, compreso il rientro dagli spogliatoi. Dal 25-26 all'intervallo, Treviglio ha preso tre tiri dal campo, sbagliandone due, e ha perso sette palloni, in otto minuti. Scappando in campo aperto la Mens Sana è andata all'intervallo col 73% da due: era arrivata a questa gara con la media di 22 tiri da due segnati in una partita intera, stavolta erano 19 (su 26) già al riposo. Prima ancora che l'assenza di Voskuil non potesse che logorare sulla distanza Treviglio, è con questo frangente che la Mens Sana non le ha lasciato prendere la fiducia per restare comunque in partita, come poteva succedere. E svegliare il can che dorme sarebbe stato imperdonabile contro una squadra che ha vinto in trasferta solo due volte (solo Napoli e Virtus Roma hanno fatto peggio), l'ultima più di quattro mesi fa a Cagliari...
LA STATISTICA
Non nuova. I punti della Mens Sana, 95. Un girone fa, a Reggio Calabria, l'unica eccezione stagionale alla regola: quando la Mens Sana ha segnato almeno 85 punti ha sempre vinto, quando ne ha segnati di meno ha sempre perso. Dopo i soli 4 punti di Latina, c'era attenzione sul rendimento della panchina, che in verità in casa era sempre andata meglio: stavolta 16 punti in 51 minuti. Ritrovando per esempio spunti da Simonovic: certo non spaziale, con bei vuoti, ma alla miglior partita da quella prenatalizia a Legnano in cui perse il quintetto. E hanno funzionato le diverse rotazioni di Mecacci: Lestini in campo solo di fianco a Vildera e non a Simonovic, Simonovic solo di fianco a Ebanks e non a Lestini; Borsato di fianco a Saccaggi, poi sì con Casella ma anche con un giocatore con doti di playmaking come Kyzlink. Almeno nel primo tempo (tra cui il citato 8-0 dello strappo decisivo), poi sul velluto della ripresa si sono visti anche in combinazioni meno prudenti. Obiettivamente le alchimie così diventano un bel casino, ma almeno l'andamento della partita non ne ha risentito. E molto bene gli italiani nel complesso, coi tre titolari tornati tutti in doppia cifra contemporaneamente. E quando tutti gli italiani superano quota 49, si sa cosa succede.
LA CHIAVE
Il gioco in campo aperto della Mens Sana. Si è detto delle 7 perse di Treviglio negli ultimi 8 minuti di primo tempo. La notizia non è nella quantità di palle perse, 15 alla fine, per una squadra che con 12.5 di media arrivava a Siena comunque come la seconda più sprecona del campionato. Piuttosto è il sintomo di una squadra che in quel momento si è smarrita, e infatti dopo il bell'inizio è sparito Marino: giocatore micidiale se ha qualcuno da accendere, ma senza Voskuil non poteva bastare Pecchia come unica risorsa da innescare al di fuori dei giochi a due con Easley e Rossi. Nelle dieci partite in cui Voskuil (15.7 di media) è rimasto sotto quota 15 punti, Treviglio ha sempre perso. E senza di lui si è trovata snaturata in un attacco che è secondo solo a Tortona per numero di triple tentate, costretto invece a trovare soluzioni meno congeniali. Anche da qui le perse. Soprattutto il tipo di perse, ben convertite dalla Mens Sana: 30 canestri da due è massimo stagionale (eguagliato), e sopra questi 49 tiri da due si era andati solo una volta (a Tortona, ma tiri di qualità diversa, e con esito molto diverso). Visto che alla fine l'attacco si ricollega alla difesa?
LA DICHIARAZIONE
Matteo Mecacci, coach Mens Sana: "Nell'ennesima partita dell'anno che erano chiamati a non sbagliare, i ragazzi non hanno sbagliato. Sono stati bravi a rispettare il piano partita, che prevedeva di mettere sempre due corpi addosso a Marino e Voskuil, e il fatto che quest'ultimo non ci fosse ci ha permesso di concentrare l'aggressività su Tommaso: abbiamo costretto Treviglio a far circolare la palla e a far prendere più tiri a giocatori che di solito sono meno responsabilizzati. Questo risultato ci permette sostanzialmente di agguantare Treviglio, di staccare di due punti Eurobasket con differenza canestri a favore, di tenere il fiato sul collo di Agrigento, Cagliari, Latina, in un campionato incerto ed equilibrato, in cui la lotta playoff si deciderà al fotofinish".
LE ALTRE
La Mens Sana (22 punti) a cinque giornate dalla fine fa un passo fuori dalla zona playout. Al terzultimo posto (20) restano Treviglio, che però dovrà recuperare la partita con Napoli, ed Eurobasket, sconfitta sul campo di Legnano (terza a 32 punti): con entrambe la Mens Sana è 1-1 ma con differenza canestri a favore. Treviglio (senza Voskuil?) la settimana prossima riceverà la Virtus Roma penultima (16), tornata al successo contro Agrigento. Eurobasket invece ha lo scontro diretto casalingo con Cagliari, che battendo Napoli è nel treno di quattro squadre a quota 24 punti, tra l'ottavo e l'undicesimo posto, che rendono la situazione ancora molto incerta: oltre alla citata Agrigento, completano il gruppo Rieti, che ha perso a Casale, e Latina, che dopo aver battuto la Mens Sana è andata a fare il colpo all'overtime sul campo di Reggio Calabria. Reggio (28) che arriverà a Siena tra una settimana, a meno che la giustizia sportiva non si muova prima (in ballo l'esclusione dal campionato per la fidejussione falsa). Altrove, da segnalare il successo di Trapani (26) con coach Parente su Tortona (30) e il blitz di Scafati (34, sola alle spalle di Casale) sul campo di Biella (30).
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