@ Destano ancora preoccupazioni le condizioni fisiche dei
biancoverdi, altalenanti durante tutta la stagione. A peggiorare il quadro è
infatti arrivato anche l’infortunio a Simonovic avvenuto nel pomeriggio, dopo
uno starnuto particolarmente violento.
5° minuto. Grande partenza della Mens Sana che si porta in
vantaggio 15-5 dopo cinque minuti. Purtroppo il vantaggio è stato quasi subito
rimontato da Ravenna grazie all’abile accorgimento difensivo di iniziare a dare
quattro metri di spazio al tiro da tre di Saccaggi.
8° minuto. Già nove punti per Ebanks, cinque rimbalzi per
Vildera e tre minacce di fallo tecnico per Marruganti.
10° minuto. Perfetta parità alla fine del primo quarto:
21-21. Ampia rotazione degli uomini a disposizione da parte di coach Mecacci,
anche se Caliani è sembrato sorpreso quando è stato mandato in campo.
13° minuto. Primi accenni di difficoltà per la Mens Sana:
migliorano gli accorgimenti difensivi di Ravenna su Ebanks, non aiuta nemmeno
la sospensione per alcuni minuti della partita per permettere di aggiustare il
ferro dopo l’ultimo tiro di Casella.
15° minuto. È fuga Ravenna con un parziale di 10-0, per la
Mens Sana solo Kyzlink sta giocando una grande partita. Purtroppo per Mecacci
però la sta giocando in panchina a briscola con Franceschini.
17° minuto. Si spostano gli equilibri della partita: Lestini
cambia posizione in panchina. Sandri chiede se può fare il giro di campo per salutare il pubblico.
19° minuto. Timido accenno di reazione da parte della Mens
Sana, punto di svolta il fallo antisportivo fischiato in contropiede su Sandri.
È il terzo fallo personale per Giachetti di Ravenna, mentre Marruganti sale a
cinque minacce di fallo tecnico e tre deferimenti.
20° minuto. Le squadre rientrano negli spogliatoi sul
vantaggio Ravenna 38-33. Mecacci preoccupato prima di entrare in spogliatoio: “C’è
Kyzlink che spreca tutti i carichi contro il Franceschini”.
Grande spettacolo nell'intervallo, con la Lega Pallacanestro che non ha badato a spese. Presente Jovanotti che canta per il pubblico "Il più grande spettacolo dopo il Big Bang". Bagatta in tribuna spiega che non c'era bisogno che Jovanotti gli dedicasse una canzone.
Grande spettacolo nell'intervallo, con la Lega Pallacanestro che non ha badato a spese. Presente Jovanotti che canta per il pubblico "Il più grande spettacolo dopo il Big Bang". Bagatta in tribuna spiega che non c'era bisogno che Jovanotti gli dedicasse una canzone.
22° minuto. È grande Mens Sana dopo l’intervallo, di nuovo
parità con Ravenna. Monciatti alle telecamere di LNP TV svela da dove nasce la
svolta.
26° minuto: Corpo a corpo tra le squadre, con nessuna
delle due che sembra riuscire a staccarsi di dosso l’altra. Mecacci ha già
cambiato tre difese, Ebanks è già a quota diciassette punti, Macchi ha già
indetto quattro riunioni da cinque ore per lunedì.
30° minuto: All'ultima pausa lunga la Mens Sana conduce il gioco 66-59, ogni biancoverde sta portando il suo mattoncino alla causa: Saccaggi sta guidando i suoi con impeto, Casella bene di grinta e a rimbalzo, Vildera statuario sotto canestro, Lestini sta ordinando le pizze per tutti.
33° minuto: Non ci sta Ravenna, 7-0 immediato tornando in partita e di nuovo parità. Brutta gestione dei palloni da parte della Mens Sana che sale a 15 palle perse e 17 profanità dalla panchina. Beccato Sandri sotto mentite spoglie mentre tenta di fare il giro di campo.
36° minuto: Prima Ebanks e Kyzlink, poi Rice e Chiumenti, 77-77 il punteggio, Borsato se la sente e la tenta dai nove metri. Primo ferro, Mecacci chiama casa Borsato per sapere i nomi degli antenati ed elaborare le offese.
38° minuto: 79-81 per Ravenna, fallo tecnico a Ebanks per reiterate proteste. Daspo per Marruganti.
39° minuto: Canestro di Rice e Ravenna vola sul +5, pietra tombale sulle speranze della Mens Sana. Lestini si affaccia dalla sauna per chiedere quanto sta.
40° minuto: trionfo Ravenna che alza la coppa, amarezza Mens Sana per l'impresa sfiorata. Un Sandri fuori controllo fa diciotto giri di campo consecutivi salutando anche i magazzinieri. Mecacci raggiunto subito dopo il fischio vede comunque il bicchiere mezzo pieno "Bravi a crederci fino in fondo, guardiamo il lato positivo: eravamo qui a giocarci la Coppa mentre invece avremmo anche potuto essere in zona playout".
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