sabato 24 febbraio 2018

Sardi di fine stagione

Non è solo sfortuna, ancora meno fattori esterni: più spesso errori propri. Ma fin qui in stagione quando poteva girare male, soprattutto nei finali di partita, è sempre girata male. Si dice che in una stagione alla fine si faccia pari, ma la Mens Sana fin qui aveva solo rimpianti. A Cagliari (83-85) per la prima volta in stagione, a parte forse Napoli a inizio campionato, per una volta è girata bene. Comprese, oltre ai tanti errori casalinghi, quattro decisioni arbitrali nel finale (infrazione di 8 secondi, 5 secondi, blocco di Ebanks non falloso, antisportivo su Borsato) che non sono stati regali, ci stavano, ma sono state coraggiose, e su cui a parti invertite magari si sarebbe gridato allo scandalo. Un successo liberatorio anche per come è arrivato. Fosse arrivato prima si sarebbe sicuramente detto che avrebbe potuto sbloccare la stagione. Arriva subito prima della settimana di stop del campionato. E arriva a 7 giornate dalla fine: dopo Latina - seconda trasferta di fila - la Mens Sana chiuderà giocando in casa 4 delle ultime 6 partite.

Ma così come, in quanto scontri diretti, valevano doppio le sconfitte con Napoli ed Eurobasket nelle ultime due trasferte, altrettanto vale doppio questo successo: innanzi tutto perché in trasferta, ed è quando salta il fattore campo che si danno gli scossoni alla classifica; ma anche per come rimodella la lotta salvezza, tirando definitivamente dentro anche Cagliari. Che è alla quinta sconfitta di fila in casa, dove non vince dal 17 dicembre, e all'ottava sconfitta nelle ultime dodici partite, quarta nelle ultime cinque: aver perso le altre con Latina, Agrigento e Treviglio ha contribuito a incasinarne la classifica. Alla Mens Sana sarà anche mancato di ribaltare il -6 dell'andata, quando finì in contestazione, ma per come si è decisa la partita diventa secondario. La sconfitta di Eurobasket in casa con Reggio Calabria completa il quadro dell'affollamento di squadre a quota 20, dove oltre a Cagliari e ai romani la Mens Sana trova per ora anche Latina, che ha rinviato la partita al pari di Treviglio (terzultima a quota 18). Con in mezzo mercoledì la chiusura del mercato, intanto andare alla pausa così è un'altra cosa.
     
 
IL GIOCATORE

Tomas Kyzlink. Ha sfatato il tabù trasferte. E per appoggiare la tesi che si è guadagnato nel cambio con Turner ha aggiunto finalmente anche il supporto dei numeri. Ha chiuso da tabellino con 24 punti, 4/8 da due, 5/9 da tre, 1/2 ai liberi, un recupero, 3 falli subiti, 6 assist in tre minuti. Per distacco la sua miglior partita in biancoverde, non era mai andato oltre quota 16 (Scafati). E i punti in realtà sarebbero 26, perché gli statistici di Cagliari hanno dato a Casella invece che a lui un canestro nel primo tempo (eh già, succede anche questo...). Più almeno 12 punti fatti segnare, creando vantaggi e capitalizzandoli con 6 assist.

Tutto bello quando si vince, poi magari sulla tripla sbagliata a 55 secondi dalla fine invece di giocare l'uno contro uno con un quarto di campo con Allegretti gli sono state dette cose diverse... Ma lui stesso si è rifatto trenta secondi dopo con la tripla dell'81 pari. Al di là del profitto, è più costruttivo ragionare su un giocatore che - a differenza del suo predecessore che si nascondeva - nell'ultimo quarto si è preso sei tiri, più di chiunque altro, e ha chiuso con 17 tiri (18 in realtà, come detto), più di chiunque altro. Ha sbagliato, forse anche eccedendo nel tiro dalla media, ha segnato, e 5 triple son tante: ha dato tutto, e trascinato tutti per questo. Come Daniele Sandri: 21 punti (sfiorando il massimo stagionale di 22 con Trapani) con 6/8 da due, 3/7 da tre, 6 rimbalzi, 5 assist, 4 falli subiti. Ma anche senza leggere i numeri: wow.


IL MOMENTO DECISIVO

Il finale, per forza. In parità dal 36'30", avanti di 1 un minuto dopo, sotto di 1 entrando nell'ultimo minuto. Dopo che Sandri si è fatto stoppare da Rovatti, regalo di Keane: infrazione di otto secondi e di nuovo palla Mens Sana. Sulla rimessa, isolamento di Kyzlink contro Allegretti, con tiro da tre del ceco fuori bersaglio. Palla a Rullo che va in lunetta: 2/2 per l'81-78 casalingo a 36" dalla fine. Kyzlink attacca l'area, forse subisce fallo, a rimbalzo Ebanks lotta ed è rimessa Mens Sana: nuovo possesso con blocco di Ebanks su Bucarelli (magari anche falloso) per liberare al tiro Kyzlink per la tripla dell'81 pari a 21 secondi dalla fine. Sulla rimessa, infrazione di 5 secondi di Bucarelli (!).

Palla ancora alla Mens Sana: Saccaggi mandato in lunetta segna il primo, 81-82 a 23" dal termine, e sbaglia il secondo. A rimbalzo Rullo smanaccia e la palla torna a Saccaggi, che va in lunetta stavolta per il 2/2 dell'81-84 a 12" dalla fine. Dalla lunetta 2/2 di Keane, 83-84, a 7" dal termine. Sulla rimessa, antisportivo di Rovatti su Borsato a 2" dalla fine: 0/2 dalla lunetta, ma la palla resta alla Mens Sana, che con Saccaggi va di nuovo ai liberi. Segna il primo per l'83-85, sbaglia il secondo, così che a rimbalzo Stephens non ha più tempo per fare niente. Se non per disperarsi. Inciso: Saccaggi a metà partita aveva zero punti, zero tiri e due assist in 14'. Due punti e 1/2 con quattro assist entrando nel quarto periodo. Nell'ultimo quarto ha segnato 8 punti con 1/2 da due e il 6/8 ai liberi (4/6 negli ultimi 23 secondi), frutto dei 4 falli subiti. A lungo in disparte, è stato decisivo anche stavolta.

 
LA STATISTICA

36 minuti e 35 secondi. Il tempo che Devin Ebanks, miglior marcatore del campionato, ci ha messo per segnare l'unico canestro della sua partita. Peraltro quello della parità a quota 75 per completare la rimonta da -11. Sì, l'unico. Perché ufficialmente ha giocato una partita da 5 punti in 33 minuti con 2/6 da due, 0/2 da tre, 1/4 ai liberi, 5 rimbalzi, 2 stoppate, 4 falli subiti, 3 palle perse. In realtà si è preso 7 tiri, sbagliandone 6. E segnandone solo uno, il citato 75 pari: gli statistici di Cagliari hanno dato a lui invece che a Borsato un canestro nel primo tempo (eh già, succede anche questo... BIS). Di gran lunga la peggior partita dell'anno: non era mai sceso sotto gli 8 punti di Reggio Calabria, quando uscì per infortunio (prima vittoria in trasferta! ma vuoi dire che... no, dai). Contrappasso del massimo stagionale di 38 punti all'andata. Ma stavolta ha vinto. 

Al di là delle scelte di Cagliari, ha provato senza successo a mettersi in partita di forza invece che con naturalezza. Sui 29 punti segnati dopo 11 minuti si era preso solo un tiro, sui 41 al riposo se n'era presi cinque (tutti sbagliati). Sarebbe ingeneroso, per chi quasi sempre è stato il migliore in campo, pensare che avesse già la testa al ritorno di qualche giorno negli States con cui riempirà la settimana di sosta del campionato. Anche perché quando è rientrato al posto di Vildera uscito per falli per giocare da centro gli ultimi 6'37", lo ha fatto con una solidità da sottolineare in una giornata così opaca e fin lì anche poco lucida. Ha provato a rendersi utile comunque con un rimbalzo (come il paio nell'ultimo paio di minuti), con un blocco (non solo quello che ha liberato al tiro Kyzlink per l'81 pari), con la giocata giusta (come quando ha lottato a rimbalzo perché la partita non finisse dopo l'errore di Kyzlink sul -3 a 28" dalla fine che avrebbe dato palla a Cagliari, se non avesse provato a riprenderla). 

Ecco, con un solo canestro di Ebanks la Mens Sana ha saputo piazzare il massimo stagionale di punti in trasferta, 85 (come ad Agrigento). Certo, ha aiutato l'alto numero di possessi (84, stavolta) a cui è abituata a giocare Cagliari. Ha aiutato che, anche per questo, Cagliari (all'undicesima partita delle ultime dodici da almeno 78 punti subiti) sia la difesa più bucata del campionato (era 85.3 punti subiti di media, e infatti la Mens Sana ne ha segnati 85) subendo più triple di tutti (10.2 di media, e più di queste 11, su 26, la Mens Sana ne aveva segnate solo con Trapani, 14). Sempre per amore del basket, nelle ultime 12 partite, cioè dall'ultima vittoria casalinga di Cagliari, i sardi hanno vinto solo quando Keene ha tirato sopra il 50% da tre: stavolta 2/9. E nelle ultime otto partite hanno sempre perso quando Stephens ha segnato almeno 16 punti: stavolta 19. Comunque meglio del 25+13 dell'andata, sua miglior prestazione stagionale dopo quella con Napoli. 


LA CHIAVE

Quintetto piccolo e zona. Dopo qualche inceppamento nelle rotazioni dei giocatori tra la fine del terzo e l'inizio del quarto periodo in cui si stava compromettendo la partita, è stata la svolta tattica che ha riportato la Mens Sana in partita da -11 fino al successo. Assetto con Saccaggi, Borsato, Kyzlink, Sandri e Ebanks. E difesa 3-2 per vendicarsi degli espedienti tattici con cui Paolini impantanò la partita di andata. Cagliari è rimasta ferma a un solo canestro dal campo in quasi sei minuti e mezzo. Dal 73-62 al 32'30" la Mens Sana così ha piazzato in meno di cinque minuti il 13-2 per impattare la partita.

Da quel +11 alla fine Cagliari ha fatto 10 punti di cui 6 dalla lunetta. Da quel +11 alla fine Cagliari si è presa 12 tiri sbagliandone 10, soprattutto sparacchiando da tre (0/5 da lì in poi). Da quel +11 alla fine Cagliari ha perso otto palloni, di cui quattro solo nell'ultimo minuto: erano stati altrettanti, quattro, nei primi 32 minuti. La Mens Sana invece ha chiuso con 13 palle perse: sono state di più solo due volte in stagione. Bene, sono arrivate tutte nei primi 31 minuti. Da lì in poi, dal -11, zero.


LA DICHIARAZIONE

Matteo Mecacci, coach Mens Sana: "Altre volte avevamo giocato meglio in trasferta ma perso in fondo. Stavolta non so se ai punti meritava più Cagliari o Siena. Dopo tanto tempo non abbiamo interpretato bene la partita dal punto di vista difensivo: a una squadra che già sa accendersi, se poi regali anche punti facili in campo aperto diventa un problema. Il nostro merito è stato non mollare fino alla fine, e produrre comunque una partita solida dal punto di vista offensivo. Sicuramente la zona nel quarto periodo e alla fine del secondo ci ha dato una mano nello spezzare il ritmo, considerando anche il problema di doverla giocare negli ultimi minuti senza il nostro centro titolare.  

Nel finale abbiamo fatto tre brutte scelte consecutive per cui sono arrabbiato, ma fermando Cagliari poi il finale punto a punto ha premiato noi. Una vittoria importante per la classifica, per il risultato di Eurobasket, per il campionato di tutte le squadre a quota 20 e 22. E ci conforta aver vinto in trasferta nonostante un Ebanks impalpabile: brava Cagliari a toglierlo dalla partita, ma ci si è anche tolto da solo perché non è mai riuscito a prendere ritmo ricominciando dalle cose semplici e si è incartato da solo. Ma questo avvalora ancora di più la prestazione degli altri giocatori, tutti a referto. Vittoria importantissima, ci voleva: ci fa andare alla pausa con un pizzico di serenità in più, prima di riprendere con un'altra trasferta impegnativa a Latina".
 
       
***    
   

4 commenti:

  1. Sarà un caso ma ieri si è vista un po' di zona e si è vinto. Non dico che vada fata per 40 minuti, ma alternarla alle altre modalità difensive un po' più spesso forse aiuta.

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    1. sì, visto anche il livello di chi c'è di fronte: imbarazzante come Cagliari l'ha attaccata...

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  2. comunque dopo i vostri articoli Kyzlink ha fatto la partita in trasferta che abbiamo visto..... provate a scriverne uno anche per Lestini?

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    1. Se Hacker che commenta è lo stesso hacker che su altre piattaforme mi sta riempiendo di insulti da un paio di giorni per l’articolo apparso su La Nazione giovedì, sono disponibilissimo a parlare con lui, su questo blog, dell’argomento. Senza problemi e senza rancore.
      St.Sal.

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