E’ una sconfitta che sa di beffa quella subita dalla Mens Sana a Napoli. E non solo perché la squadra di Mecacci è stata battuta dall’ultima in classifica, alla sua terza vittoria assoluta in campionato. Basti vedere il punteggio finale, 71-70, per capire l’amarezza che può lasciare il match del PalaBarbuto. In un incontro dalle tante sfaccettature, sia nel bene che nel male, risulta decisivo l’ex Turner che consuma la sua vendetta personale contro la squadra che lo ha tagliato poche settimane fa mettendo a segno i tiri liberi decisivi per il sorpasso finale. Liberi, peraltro, scaturiti da un folle fallo di Kyzlink, proprio colui che ha sostituito Turner nello scacchiere tattico mensanino. Quando si dice, oltre il danno la beffa…
E beffa è stata per l’appunto. La partita è stata sporca, brutta e non adatta agli amanti dell’estetica. L’intensità vista in campo spesso non è stata accompagnata dalla giusta dose di lucidità. E gli errori, da una parte e dall’altra del campo, sono lì a dimostrarlo. Purtroppo per la Mens Sana non è bastata una grande prova di Ebanks in attacco e, complessivamente, una discreta tenuta di squadra in difesa. A pesare alcune scelte sbagliate dei biancoverdi, specie in un finale di partita da dimenticare per la squadra di Mecacci. Basti pensare al tiro troppo affrettato di Sandri e al conseguente ‘folle fallo’ di Kyzlink sull’uomo della partita Elston Turner.
23 punti e 8 rimbalzi in 34 minuti di impiego. Se non fosse stato per la sconfitta, l’mvp della partita sarebbe stato indiscutibilmente Devin Ebanks. Mai come nel match di Napoli, Ebanks è stato il faro, il riferimento offensivo di tutti i giochi della Mens Sana. Nonostante i raddoppi e le difese accuratamente aggiustate su di lui, Ebanks è sempre riuscito a trovare forza ed energie per liberarsi e costruirsi i suoi canestri. Preziosissimi in una serata non positiva per il resto della squadra.
IL MOMENTO DECISIVO
In una partita equilibrata e decisa da un finale punto a punto è necessariamente l’ultimo quarto a rappresentare il momento decisivo della partita. Il più grande rammarico per la Mens Sana è che tutto si sia risolto dallo sliding-doors Kyzlink-Turner, con il ceco a commettere un fallo inspiegabile a bonus ormai esaurito - forse per un misunderstanting con la panchina - spalancando così la porta a due comodi liberi per il grande ex di giornata.
VIDEO-DOSSIER! il "fallo" di Kyzlink su Turner
LA STATISTICA
Nonostante le rotazioni accorciate e il grande equilibrio visto sul parquet, la Mens Sana ha fatto nettamente sua la contesa a rimbalzi: 40-27 la statistica in favore dei colori biancoverdi. A tal proposito una nota di merito va a Giovanni Vildera: 16 rimbalzi totali, suddivisi equamente tra attacco e difesa. Anche la prova del numero 8 biancoverde avrebbe meritato un finale decisamente diverso…
LA CHIAVE
Dopo un primo tempo incolore, la difesa nel terzo quarto ha rappresentato sicuramente un input importante per la partita della Mens Sana. E’ stato quello il momento in cui la Mens Sana è riuscita ad aggredire maggiormente Napoli costringendo a partenopei a soli 9 punti realizzati nel penultimo periodo di gioco. Al di là della statistica, perché anche i biancoverdi hanno messo a segno solo 12 punti, è stato quello il fattore che ha permesso a Siena di arrivare a giocarsi le sue chance fino alla fine. Fino al ‘folle fallo’ di Kyzlink.
LA DICHIARAZIONE
«Partita particolare da valutare. Nonostante la sconfitta, abbiamo avuto una valutazione più alta rispetto a Napoli». E' quasi sarcastico coach Matteo Mecacci nel post-partita di Napoli. «Nikolic ha trascinato i suoi fino al finale punto a punto proprio nel momento in cui noi avevamo in mano l'inerzia della partita - ha aggiunto il tecnico mensanino -. Nel finale in volata sono i nostri errori a pesare maggiormente. E' stata una partita strana ma - chiosa Mecacci - abbiamo sbagliato troppo. Forse le rotazioni corte iniziano a pesare...».
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