“Le statistiche dicono che uno su quattro soffre di qualche
malattia mentale. Pensa ai tuoi tre migliori amici. Se stanno bene, vuol dire
che sei tu”.
È sotto gli occhi di tutti il salto di rendimento che negli
ultimi tempi ha fatto il trio di italiani da quintetto. Specialmente da quando Saccaggi,
Sandri e Vildera fanno parte contemporaneamente dello starting five, cioè dalla
partita di Legnano in poi. Addentriamoci nelle cifre per provare a capire
meglio.
Nelle ultime cinque gare, da quando Vildera ha preso il posto di Simonovic nello schieramento titolare, il trio indigeno produce 184 punti in 458 minuti (0,40 pts/min). In tutta l’era Mecacci lo stesso rapporto è di 0,358 (353 punti in 986 minuti). Nella gestione Griccioli, che però utilizzava Lestini in quintetto, mentre Vildera usciva dalla panchina, i punti al minuto erano 0,25 (86 in 344).
Sandri ha moltiplicato la propria produzione offensiva:
prima della gara con Latina viaggiava a 5,6 punti per gara, dopo quella partita
la sua media è salita a 10,1, con un parziale di 15,1 nelle ultime otto
esibizioni.
Anche Saccaggi ha migliorato l'efficienza, soprattutto nel
tiro da tre. Ok, le difese continuano a battezzarlo, ma chi guarda i video
delle partite con Roma e Agrigento forse ci penserà qualche minuto in più. Dopo
la partita con Cagliari (ottava giornata) era sotto il 40% dall’arco, su un
numero invero limitato di tentativi (13). Adesso è sopra il 50 (19/37).
Vildera da quando è in quintetto gioca 27 minuti a partita: ok, Simonovic è rotto, Lestini non sta bene, Ebanks da cinque sì ma anche no. Quando l’ex Lakers e l’ex Matera (Lakers e Matera nella stessa frase, eppure stiamo parlando di basket…) erano cinque e quattro titolare, Vildera si arrabattava per stare 13 minuti per gara sul parquet. I tempi, anche se sono passati meno di tre mesi, sono cambiati parecchio.
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Ma rimettiamoli insieme, i tre. Con Griccioli non si andava
oltre i 68,8 minuti per partita, con Vildera che, come appena spiegato, era l’anello
debole della catena. Adesso il minutaggio del terzetto è salito a 82 minuti,
che diventano 91,6 se si considera il segmento di cinque partite in cui l'ex
Omegna è stato promosso titolare. Ecco, da Legnano in poi i punti complessivi del
terzetto sono stati 184 (72 Sandri, 62 Saccaggi, 50 Vildera) in 458 minuti. Fanno
una media di 0,40 al minuto, proiettata sui 40 minuti (e moltiplicata per tre)
fanno 48 punti. La valutazione, sempre complessiva, è 192 (66 Sandri, 63 Saccaggi,
63 Vildera). Al minuto fa 0,41, sui 40 minuti diventa 50,3. In tutto il periodo
di guida Mecacci i punti al minuto sono 0,35, la valutazione (sempre al minuto)
è 0,38. Nelle prime cinque giornate i due dati erano 0,25 e 0,33…
Rimaniamo sulla valutazione al minuto del trio italiano. Nelle sconfitte è
0,31, nelle vittorie è 0,46, in media è 0,37. Ci sono delle eccezioni? Sì,
anche piuttosto fresche: contro Casale (69-71) era stata 0,47. Però con
Agrigento (0,40), con Virtus (0,67), Reggio Calabria (0,48) e Latina (0,60),
tutte e quattro vinte, si è stati sopra la media, anche ampiamente, mentre a Tortona (0,28), a
Legnano (0,19) e con Rieti (0,36), tutte e tre perse, si era stati sotto. Poi per
carità, nessuno mentre guarda una partita si mette a calcolare la valutazione
al minuto di Sandri, Saccaggi e Vildera messi insieme. Però se i tre italiani
del quintetto producono, e il trend ci dice che il fatturato sta aumentando,
allora gli scenari cambiano. Ed Ebanks può sentirsi meno solo. E qualcosa in più della lotta per evitare i playout (infortuni permettendo) si può anche progettare.
p.s. Cosa hanno in comune Erik Rush (Bondi Ferrara) e Gelvis
Solano (Bergamo Basket)? Sono gli unici due stranieri, fra i 64 della A2, che
al 20 gennaio scorso avevano un rapporto punti per possesso inferiore a quello
di Elston Turner… sì, l’ex biancoverde, il giocatore col contratto più ricco di
tutta la categoria, era 62esimo (terzultimo in tutta la cadetteria, ultimissimo
nel gruppo Ovest) in questo particolare indice, con un rapporto fra punti
segnati e palle giocate di 0,849, tre decimi meno del leader di questa
classifica, Mosley (1,184). Beh, meglio tardi che mai (il taglio…)
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