Ma un altro centro serve oppure no? Una domanda che tutti
gli appassionati si fanno, ma cui non tutti rispondono nella stessa maniera. Cerchiamo
di capire dai numeri se l’attuale strutturazione sotto canestro, che di fatto
comprende solo Vildera, ma auspicabilmente fra poco rivedrà sul parquet anche Simonovic
(l’under 20 ha già avuto questo privilegio, ma è un altro discorso…), potrà
bastare da qui al termine della stagione per agguantare i playoff.
Dunque: il centro titolare ('promozione' maturata da Legnano in poi) dopo diciotto giornate ha segnato 6,7 punti in 20,6 minuti, tirando leggermente sotto il 50% da due (43/87) e con un dignitoso 76% dalla lunetta (35/46). Ha catturato 7,1 rimbalzi (2,6 offensivi-4,5 difensivi) per una valutazione media di 9,4. Fin qui le cifre assolute: rapportate ai minuti giocati (370) si nota che i rimbalzi sono 0,343 al minuto. Sui 40 farebbero 13,7 per gara, non un brutto numero. Tutt’altro: nel girone Ovest è praticamente impossibile fare meglio. Tra i giocatori che hanno disputato almeno dieci partite di campionato, soltanto Vincenzo Pipitone (Scafati) ha una media rimbalzi/minuto superiore (0,359) a quella del numero otto biancoverde, ma giocando sei minuti scarsi di media/gara. Gli altri big della categoria, sempre ristretta al gruppo Ovest e sempre relativa a chi ha disputato almeno la metà degli incontri in calendario, sono tutti dietro: Marcius di Casale, Basabe (fin che c’è stato) di Napoli, Sherrod di Scafati, Tessitori di Biella, Pacher di Reggio Calabria, Stephens di Cagliari, Sorokas di Tortona, Roberts di Roma, giusto per limitarci ai primi dieci della specialità.
Ma come si è arrivati a queste cifre? La media
rimbalzi/minuto era migliore con Griccioli, quando di spazio ne aveva poco (max
20 minuti con Agrigento) ma lo sfruttava per capitalizzare ogni conquista sotto
canestro. Doveva fare quello, non altro, come dimostrano i soli 3 tiri a
partita. Con Mecacci sono diventati 5,5: considerata la distanza media da cui
arrivano (ben dentro il pitturato), non potevano che aumentare anche i punti
segnati, saliti da 3,2 a 8,1. Ma non c’è dubbio che il vero salto di qualità
sia arrivato con il passaggio in quintetto: se la percentuale è rimasta pressoché
invariata (era 22/45 prima di Legnano, è 21/42 da quella gara in poi), è il
numero medio di tentativi che è quasi raddoppiato (da 4 a 7). Così come i
rimbalzi: erano 6,1, sono diventati 9 da Legnano. Se ci si rimettesse soltanto
alle ultime cinque partite, sarebbero addirittura 10,4. Ok, sono aumentati anche
i minuti: erano 17 di media fino alla dodicesima, nelle ultime sei gare sono
stati 27,6 (e sempre togliendo dal conto la partita di Legnano, saremmo a 30).
Non c’è dubbio che la titolarità del ruolo abbia fatto bene
all’ex Omegna. Nell’unica occasione in cui partì in quintetto nella stagione
scorsa giocò a Casale (con cui evidentemente ha un conto in sospeso, è la sua
vittima preferita) una gara da 21 punti e 6 rimbalzi. Poi, da vice Myers, giocò
altre buone partite, ma senza andare mai in doppia cifra per rimbalzi, cosa che
quest’anno ha già fatto quattro volte, con il top dei 16 conquistati contro la
Novipiù. In termini di punti segnati, però, il cambio di passo non è stato così
repentino. Non a caso le partite in doppia cifra sono state appena cinque, con
una percentuale che nelle ultime due è stata attorno ad un misero 35%. Se per
rimbalzi/minuto Vildera è secondo (ma sostanzialmente primo fra i titolari),
per punti/minuto Vildera è 80esimo, in una classifica in cui il pari ruolo Simonovic
è 37esimo.
E quindi? Basterà il ritorno di Simonovic (che in Under 20
ha totalizzato una media punti al minuto che neanche Michael Jordan…) per far
sì che il tandem sotto canestro sia un’accoppiata credibile anche in un
eventuale turno di playoff? La risposta non spetta a noi, ma a staff e società;
anche se un’opinione in materia ce l’avremmo…
***
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Vildera et labora. Quando lavoro e sacrificio pagano
Mi permetto di integrare l'articolo con alcune osservazioni , riflessioni :
RispondiEliminaIl Vildera ha 23 anni da compiere ed è giocatore in forte crescita fisico/tecnica , che a mio modesto parere lo rendono giocatore di assoluta prospettiva del tutto inaspettata almeno in questi termini (certamente per chi vi scrive );
Aspettative maggiori ci sono su Simonovic ;
Ha senso inserire un nuovo giocatore per togliere preziosi minuti di gioco e di crescita a due prospetti su cui si potrebbe fondare il futuro della società?
E con quale obiettivo immediato ? Un turno di playoff in una stagione come questa chiaramente di transizione ?
Mi pare che emerga in modo chiaro che la crescita del Vildera ( ma credo di tutti i giovani giocatori) sia figlia della crescita dei minuti giocati , stessa cosa si può auspicare avvenga anche con Simonovic.
Sopportate l'ultima considerazione , Vildera + Ebanks sono coppia niente male e , numeri alla mano , tra le migliori del nostro girone da quando giocano con costanza assieme .