lunedì 22 gennaio 2018

Stelle Frullanti: Master Matteo. Chef Mecacci ha trovato la ricetta giusta?

Non sappiamo se sia un “Asso” tra i fornelli ma, se questi sono i risultati, è lecito sperare che coach Mecacci abbia trovato la ricetta giusta per questa Mens Sana. Come? In primis cambiando la proteina: togliendo Turner e mettendo Kyzlink. Poi, con un sostanzioso apporto di Ebanks e spolverando il tutto con abbondanti Sandri e Saccaggi, chef Matteo ha messo in mostra il miglior piatto mai visto "in esterna" in questa stagione, pur dovendo rinunciare a Simonovic e, udite udite, aggiungendo anche un “qb” di Lestini. E il… Pepe (di Agrigento) non ha rovinato la portata.


Nell’era degli show-cooking, la Mens Sana 2017-2018 ha spesso lasciato l’amaro in bocca (soprattutto in trasferta): poco equilibrata nei suoi effettivi, spesso slegata, decisamente poco appetibile per i palati fini dei tifosi biancoverdi. A Porto Empedocle si è visto qualcosa di decisamente diverso, dal sapore netto e deciso, con risposte sostanziali da tutti i giocatori che via via venivano buttati nel calderone. Alla fine, il manicaretto che ne è venuto fuori è stato da leccarsi i baffi. Specie per due punti di fondamentale importanza per la classifica ma anche per l’atteggiamento messo in campo dai mensanini (le premesse si erano già viste nonostante la sconfitta con Casale).

Che sia la volta buona? Quella in cui provando e riprovando, seppur con una situazione di infermeria tutt’altro che rassicurante, Mecacci è riuscito a trovare l’alchimia giusta a questa Mens Sana? La speranza dice sì, la mente replica con un saggio «aspettiamo». Con la giusta dose di lucidità è doveroso attendere ancora prima di incoronare Mecacci “Master-coach”. Magari dopo aver visto altri piatti così ben allestiti sulla tavola biancoverde.

La cosa positiva è che di tempo - per lavorare e sperimentare – ce n’è ancora. Gli ingredienti adesso ci sono. L’avvicendamento Turner-Kyzlink non è di poco conto, anche se forse nessuno ha mai veramente messo in dubbio la qualità delle materie prime. Ora la cucina deve restare aperta e i fornelli ben caldi. In sostanza: occorre proseguire in questa direzione. Consapevoli che sicuramente tutte le ciambelle non verranno con il buco, ma anche che l’unico modo per migliorarsi è mettere le mani in pasta. E Mecacci questo lo sa bene. Ne è consapevole da quando ha accettato di subentrare a Griccioli. Tra tagli e infornate, nonostante critiche, errori e alcune oggettive difficoltà, la sua brigata non ha mai smesso di lavorare. Adesso non deve smettere. Del resto, anche l’appetito vien mangiando…





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