Questo termine, molto caro ad Ettore Messina quando parla della principale differenza tra il mondo cestistico europeo e quello americano, sta ad indicare la responsabilità che ognuno deve assumersi all'interno di un gruppo, di una struttura, nel caso specifico di una squadra.
Responsabilità non solo in termini di paternità di un errore.
Responsabilità anche in termini di approccio al proprio ruolo.
Fare quello che si deve fare al meglio delle proprie possibilità.
Il nuovo assetto del roster biancoverde ha dimostrato, sin da subito, questa virtù, non a caso portando in dote due vittorie molto importanti in termini di classifica e di fiducia nel futuro.
Ma per essere davvero "accountability" sono richieste anche molte altre qualità di gruppo.
CONSAPEVOLEZZA
Del proprio ruolo, delle proprie capacità, dei propri limiti
E quindi di quello che ognuno dei giocatori deve dare. Ogni giorno. Durante ogni singolo minuto di allenamento.
GERARCHIA
Riconoscere agli altri (compagni) maggiori (o minori) capacità ed assumersi la responsabilità di supportare, e in alcuni casi, sopperire a ciò che gli altri non possono oggettivamente dare.
CONDIVISIONE
Riconoscere a Ebanks l'evidente leadership offensiva, formula che lo rende per gli altri indubbiamente "l'immarcabile" ma anche far capire allo stesso Ebanks che in molte occasioni il pallone andrà condiviso con i compagni.
Ci si potrà affidare a lui consapevoli (vedi sopra) che in alcune occasioni (a volte rare) ci si dovrà far trovare pronti a raccogliere quanto creato dal suo talento.
Rafforzare in lui il fatto di essere il "go to guy" dei momenti difficili, degli ultimi canestri di Agrigento, segnati dopo essere stato triplicato e dopo aver percepito che la squadra aveva bisogno di aggrapparsi al sul talento per uscire dal pantano.
Esaltare il suo sentirsi migliore, consapevolmente, senza fare ogni volta "la ruota del pavone".
Lavorare per Devin
Devin Ebanks segna dopo essere stato inseguito da tutta Agrigento
Prendere un tiro.
Quando serve.
Quando gli altri (insieme a te) lo hanno costruito e se lo aspettano.
EQUILIBRIO
Quello che pare aver portato Tomas Kyzlink.
"Meno forte di Turner", frase che avremmo detto in pieno luglio, a commento dei rumors di mercato.
Ma più adatto, probabilmente. Adatto agli equilibri difensivi, ad esempio.
Qualche peccato di Ebanks per sbattersi dietro, spesso associato ai molti peccati di Turner nello stare piegato, non poteva più essere sostenuto. Strutturalmente.
La disponibilità a difendere in 3 per tutti e 5 era oltre il livello della responsabilità individuale.
Più adatto, probabilmente, al sistema offensivo.
Giocatore essenziale, che non abusa del palleggio.
Kyzlink in penetrazione
INDIRIZZARE
Indirizzare tutto questo.
Compito del Coach e del suo Staff, "piegati sulle gambe" nel correggere un assetto in corsa, nell'affanno di essere inseguiti ogni domenica da quelli dietro in classifica, ma stimolati da una maggiore armonia del gruppo.
La gioia del coach
SCELTE
Quelle che la Società si è assunta la responsabilità di prendere, per una concomitanza di cause, sia con un impegno forte e diretto della famiglia Macchi nella compagine sia nell'ammettere, responsabilmente, che così non si poteva andare più avanti.
L'emergente esigenza di cambiare, di "rimettere a posto", è passata da un giocatore apparentemente di più basso profilo ma più "giusto".
A riprova che il gruppo, la squadra, non sempre è fatta associando nomi o spendendo a prescindere.
Soprattutto, ammettendo di dover imparare un diverso approccio se si dirige una squadra di sport professionistico, dopo aver commesso qualche errore (di entusiasmo).
Una bella dimostrazione di metterci la faccia.
Molti fattori, che sembrano finalmente essere stati ordinati ed allineati.
Soprattutto compresi da tutti gli attori di questa storia.
Non esiste una parola in italiano per tradurre esattamente "accountability".......ci sarà un motivo.
"Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l’intelligenza che si vincono i campionati" - Michael Jordan
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