giovedì 21 dicembre 2017

Udienza infinita

Era atteso come il giorno in cui sarebbe stata incisa su pietra la verità giudiziaria sulle responsabilità penali per la fine della Mens Sana Basket. Le cronache - tra cui la vigilia di RadioSienaTv e il report sulla giornata di Cristian Lamorte su Agenziaimpress - dicono che è andata diversamente: la spiegazione rapida è che il gup Roberta Malavasi non ha condiviso, per i quattro a cui sono contestati reati tributari, l'impostazione in base a cui le difese avevano accordato un patteggiamento con la Procura. Traiamo le conseguenze.
       
L'udienza preliminare è stata riaggiornata al 25 gennaio.
  
Avendo scelto il rito ordinario, come per gli altri cinque indagati che hanno fatto la stessa scelta (Federica Minucci, Pierluigi Zagni, Rosanna Mereu, Alessandro Terenzi, Stefano Bisi), per Ferdinando Minucci si riparte dalla richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm. Il gup deciderà se accoglierla e disporre il giudizio, quindi passare alla fase dibattimentale, o altrimenti emettere una sentenza di non luogo a procedere.
   
Avendo scelto il giudizio abbreviato, come per gli altri che hanno fatto la stessa scelta (Stefano Sammarini e Nicola Lombardini), Olga Finetti, Cesare Lazzeroni e Jacopo Menghetti, il pm avanzerà la propria richiesta di pena. Sulla base dei soli atti raccolti nelle indagini preliminari, il gup deciderà per il proscioglimento o la condanna (ridotta di un terzo della pena, avendo scelto il giudizio abbreviato). 
  
Gli assegni staccati non tornano indietro. Degli accordi di patteggiamento facevano parte una "condotta riparatoria" di 650mila euro per Ferdinando Minucci, di 181mila euro per Olga Finetti, di 100mila euro per Cesare Lazzeroni. Anche Paola Serpi 80mila euro e Luca Anselmi 50mila euro, ma se il gup ha già respinto le richieste di patteggiamento di chi ha reati tributari, sulle loro richieste di patteggiamento non si è ancora espresso. Si attende che lo faccia adesso. 
  
Quelle che sarebbero uscite dai patteggiamenti sarebbero state sentenze definitive, non appellabili. Così i tempi si allungano. Non solo per l'attesa dell'inizio del dibattimento, e poi quella tra un'udienza e l'altra, ma anche perché il giudizio di primo grado (anche per chi ha scelto il giudizio abbreviato) sarà eventualmente appellabile, come quello di secondo grado (ma sui reati più gravi - esempio bancarotta fraudolenta - la prescrizione non è una possibilità). Non si possono curare le cicatrici finché non si chiude la ferita. Di tutti.   


***
    
       
Una vittoria per "respirare". Latina per ripartire, punto e a capo
                                   
Ebanks breakdown. Come lo difendono gli avversari e perché
                     


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