IL GIOCATORE
Daniele Sandri ha segnato i due tiri liberi decisivi a 8 secondi dalla fine. Quattro secondi prima aveva mandato a canestro Simonovic per il +5 dopo più di quattro minuti senza canestri dal campo. Prima di sbagliare tre tiri in quei quattro minuti, Sandri aveva segnato sette tiri su nove. Ha messo in fila il secondo massimo stagionale di punti consecutivo: dopo i 14 punti con Latina, 19 a Reggio Calabria. Sono massimo stagionale i 12 tiri tentati, di cui 9 da due, e i 4 falli subiti. Ha segnato due triple su tre tentativi: ne aveva segnate altrettante nelle precedenti dieci partite, o altrimenti detto ne aveva sbagliate 16 su 18. In tre partite è andato in doppia cifra, e tre volte la Mens Sana ha vinto. No, questo non vuol dire che ora si è sbloccato e che ci si debbano aspettare sempre partite del genere da lui: non è nelle sue corde, l'ultima volta che aveva segnato tanto era stato dieci mesi fa. Ma intanto è stato importante per sbloccare la Mens Sana nelle ultime due partite, dopo tre sconfitte di fila.
Nota di merito per Marko Simonovic. Anche se ormai si tratta della terza stecca di fila in trasferta, c'è sicuramente una botta - al di là di ogni altra considerazione tecnica - dietro il minimo stagionale di 8 punti di Ebanks, così come minimo stagionale sono i soli 8 tiri e i soli 26 minuti. Nelle vittorie aveva sempre segnato almeno 24 punti: se stavolta si è riusciti a fare senza i suoi canestri, oltre al punteggio più basso, è anche per i massimi stagionali di Simonovic, che come a Treviglio ha chiuso con 17 punti, 7/9 da due, 3/5 ai liberi e 7 rimbalzi, ma che rispetto ad allora ha aggiunto due massimi: i 28' di impiego, i 2 recuperi e i 5 falli subiti.
IL MOMENTO DECISIVO
La Mens Sana è sempre stata avanti, anche in doppia cifra, ancora a +9 al 33', ma ha dovuto aspettare l'ultimo giro di lancette per vincerla. E ci è riuscita perché negli ultimi quattro minuti non ha subito canestri dal campo. Ha anche segnato poco, è stata ferma una vita a quota 70, muovendo il tabellone fino a quota 75 solo nell'ultimo minuto, ma ha anche inchiodato Reggio Calabria a quota 68 fino ai due liberi del -3 di Roberts a 10 secondi dalla fine. La Mens Sana ha sbagliato sei attacchi di fila: tre con Sandri (una tripla e due tiri da fuori), due con Turner e uno con Simonovic. Ma altrettanti ne ha falliti Reggio Calabria, gli ultimi quattro sparando a salve da tre punti, tre volte (Roberts, Passera, Pacher) per il vantaggio sul -2, e l'ultima volta per la parità sul -3 a 30" dalla fine. L'1/2 ai liberi di Simonovic (68-71), poi l'assist di Sandri per la schiacciata di Simonovic a 20" dalla fine (68-73) e infine il 2/2 ai liberi finale di Sandri (70-75) hanno chiuso i giochi.
LA STATISTICA
322 giorni. 10 mesi e 18 giorni. L'ultima volta che la Mens Sana aveva vinto una partita in trasferta: l'ha ricordata Matteo Mecacci nei commenti del dopo partita, il 22 gennaio scorso a Casale. Anche l'anno scorso la prima vittoria in trasferta era arrivata con Reggio Calabria, anche se si giocò a Barcellona: era la quarta partita, 23 ottobre. L'anno prima c'era stato da aspettare di più: 22 novembre, nona giornata ad Agrigento. Ma per ritrovare un primo successo stagionale in trasferta arrivato così tardi bisogna tornare indietro di 20 anni: era il 1997/98, la Mens Sana di Phil Melillo, di Middleton e Dell'Agnello, di King e Reynolds, di Horford e Alosa, di Londero e Gattoni. Il primo successo in trasferta arrivò alla dodicesima giornata, il 14 dicembre, 61-68 sul campo della Calze Pompea Roma. Questa stagione la Mens Sana era rimasta la sola squadra a non aver mai vinto in trasferta, con Napoli e proprio Reggio Calabria. E Reggio Calabria torna perché c'era di fronte la Viola, il 29 gennaio scorso, l'ultima volta che la Mens Sana aveva messo in fila almeno due vittorie consecutive: di preciso erano state tre (Scafati, la citata Casale, e Reggio Calabria). Sull'onda di questi due successi in quattro giorni, la Mens Sana è uscita oggi dalla zona playout ed è a -2 dalla zona playoff. E' presto per dire se significa qualcosa o se è solo un caso che questi due successi di fila sono arrivati nelle sole due partite con meno allenamenti nelle gambe, a causa delle tre partite in una settimana che rischiavano di essere un problema, e invece...
LA CHIAVE
I "soli" 70 punti subiti, senza dubbio. Erano stati di meno, 66, solo contro Scafati. Mai così pochi con Mecacci. Anche nelle vittorie la Mens Sana non aveva mai subito meno di 81 punti (79 in 45' considerando Napoli, che pure non era stata vinta a fine regolamentari). Ci sarà modo nei prossimi giorni di entrare nel dettaglio di come si pone la prestazione difensiva di Reggio Calabria nel contesto della stagione mensanina (spoiler: la migliore). O meglio, per coerenza - anche se in maniera non esatta - parliamo di buona difesa stavolta che ha avuto risultati positivi anche se in parte dipendenti da errori avversari, così come si era parlato di cattiva difesa altre volte in cui si erano visti segnali positivi vanificati da buone giornate avversarie. Bene: si è detto del momento decisivo in cui Reggio Calabria ha sbagliato quattro tiri di fila da tre, bastava ne mettesse uno e cambiava la storia; peggio di questo 5/24 in stagione la Viola ha fatto una volta sola, 3/19 alla prima di campionato con Tortona.
Parliamo di un attacco che a oggi è il meno produttivo del campionato, 74.2 punti segnati di media, nessuno ne realizza di meno: è penultimo per percentuale da due, terzultimo per percentuale da tre, terzo per maggior numero di perse (e in due di questi tre dati con la Mens Sana è andato anche meglio delle medie stagionali). Giusto per contestualizzare contro chi è arrivata questa prestazione "difensiva". Poi la Mens Sana ci ha messo del suo se ha tenuto una decina di punti sotto la media stagionale due dei tre migliori realizzatori della Viola: Pacher, che viaggiava a 18.7 punti di media col 65% da due e il 52% da tre, ha chiuso con 6 punti, 1/6 da due e 1/4 da tre; Fabi finora segnava 12.7 punti di media, ha chiuso con 2 punti e 0/5 dal campo. Così anche la partita dell'ex di Roberts (22) è stata indolore.
LA DICHIARAZIONE
Matteo Mecacci, coach Mens Sana: "E' una vittoria importante, contro una squadra capace di giocare una pallacanestro di grande aggressività, e questo avvalora ancora di più la prestazione dei ragazzi. Vincere così, con la difesa, cosa più unica che rara per questa squadra, dimostrando quindi che sappiamo anche soffrire e non solo giocare a ritmi alti e ai 100 punti, con un americano fuori i secondi venti minuti, con Saccaggi, Lestini e Borsato che si sono fatti male. Abbiamo fatto una prestazione di cuore, di sostanza, ma anche intelligente, riuscendo a non perdere la testa quando Reggio Calabria si è rifatta sotto, alla terza partita in una settimana, alla fine l'abbiamo vinta di volontà e di merito. Non abbiamo ancora fatto niente, ma è giusto dire bravi perché è una vittoria importante".
LE ALTRE
E' la settimana in cui sono cadute, entrambe in casa, le prime due squadre in classifica. Casale (10-1), dopo aver vinto le prime dieci partite, ha perso l'undicesima a domicilio contro quella Latina caduta in settimana in viale Sclavo. Biella (8-3) in volata, con l'ultimo tiro sbagliato da Ferguson, ha perso il derby piemontese con Tortona, che dopo il bell'avvio aveva perso cinque delle ultime sette partite. Se Legnano e Scafati è stata posticipata al 3 gennaio, il derby vinto con Agrigento vale per Trapani (7-4) il terzo posto solitario. Una settimana dopo aver battuto la Mens Sana, Treviglio ha perso di 19 sul campo della Virtus Roma (3-8), che sbloccandosi dopo cinque sconfitte consecutive lascia Napoli (2-9) in coda da sola. I partenopei hanno perso al fotofinish in casa con Rieti (4-7), che vince un altro scontro diretto e aggancia il treno di Reggio Calabria, Treviglio ed Eurobasket (sconfitta a Cagliari). La stessa Rieti che tra una settimana sarà ospite della Mens Sana. Senza dimenticare che l'ultima volta che l'ha ospitata, la Mens Sana è implosa nella peggior sconfitta casalinga della sua storia.
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