martedì 14 novembre 2017

Perché i numeri dicono in ogni modo possibile che la Mens Sana deve tirare di più da tre

"Non mi è piaciuto che abbiamo tirato solo 12 volte da tre punti (...). Non siamo questo tipo di squadra, non va bene: noi dobbiamo essere una squadra che prende ritmo dall'attacco, dobbiamo essere più offensivi. Abbiamo rifiutato troppi tiri, e questo mi dà profondamente fastidio. Se lavoriamo per costruire un buon tiro, lo dobbiamo prendere: se non entra pazienza, ma non abbiamo lo stesso impatto a rimbalzo e lo stesso gioco interno di Biella, noi per arrivarci dobbiamo rifugiarci sulle guardie o provocare dei cambi per attaccare Ferguson" - Matteo Mecacci, domenica sera.

Al di là del ragionamento sui tiri rifiutati, e soprattutto sulle conseguenze, su cui si tornerà alla fine, ha senso prendere dall'analisi post-Biella del coach della Mens Sana la riflessione sull'impatto del tiro da tre sul gioco biancoverde. Si era già notato che a Biella è arrivato il minimo stagionale di triple segnate, due, e di triple tirate, dodici. E di percentuale di realizzazione, 17%. Per dire che così male non era mai andata, ma la Mens Sana è la squadra che nel girone tira meno da tre punti (18.7 tentativi di media, la più vicina è... lontana: Trapani a 20.7), la squadra che segna meno da tre punti (6.3 triple realizzate di media) e che dunque ricava da oltre l'arco meno punti (18.9 di media, il 24.3% dei 77.7 totali). Ed è la squadra nel girone con la minore incidenza di triple tentate sul totale dei tiri (il 30%) e sul totale dei possessi (il 23.5%).

Semplificando fin troppo, perché meriterebbe (e magari in futuro meriterà) un discorso tecnico a parte, dipende non tanto dalla mancanza di giocatori nel roster con capacità di tiro da fuori, anzi, quanto dalla difficoltà a creare tiri piedi a terra per la scarsità di gioco penetra e scarica (Cappelletti sarebbe servito come l'aria) e più in generale per la scarsa propensione fin qui ai cambi di lato (per la stagnazione delle giocate in isolamento) e al gioco dentro-fuori (per mancanza di lunghi di post basso: quando con Eurobasket si è mandato spalle a canestro un esterno come Sandri, è arrivato il 4/4 da tre di Lestini). E poi anche per lo scarso uso delle uscite dai blocchi lontani dalla palla, se non per Casella, o quando con Mecacci se ne sono visti anche per Turner sono stati usate per creare un vantaggio da sfruttare più avanti nell'azione, non per tirare subito.

A dire che qualcosa deve cambiare sono sempre i numeri. La Mens Sana deve segnare più di sette triple per vincere, come è successo con Agrigento ed Eurobasket, e in caso contrario non ha mai vinto. Le 9 con Napoli erano 7 alla fine dei tempi regolamentari, e infatti al 40' quella partita non era stata vinta. E' interessante che non è solo questione di triple segnate, che è banale (più segni, più è facile vincere), ma anche semplicemente di triple tentate. La Mens Sana ha vinto le due partite in cui ha tirato di più da tre punti, 22 con Agrigento e 27 con Eurobasket. Nella partita con Napoli si è fermata a 20, anzi 16 nei tempi regolamentari, ma preme continuare a puntualizzare che al 40' quella partita non era stata vinta. Il dato grezzo legato ai risultati è che la Mens Sana ha tirato 23 volte di media da tre nei successi e 15.5 volte nelle sconfitte.

Da chi viene il maggior numero di tiri da tre nelle vittorie? Lestini, che infatti a Biella praticamente non ha giocato, e che ha avuto con Agrigento (4) ed Eurobasket (6) le due partite col più alto numero di triple tirate. Casella, che nelle tre vittorie ha sempre tirato 5 volte da tre punti e nelle altre gare non è mai andato oltre le 4, e a Biella mancava. Turner, mai sotto i 6 tiri da tre nelle vittorie (6.3 di media) e mai sopra i tre tentativi nelle sconfitte (2.5 di media), solo 1 a Biella (minimo stagionale). E poi le giornate bonus di Masciarelli, 3 triple tirate con Agrigento, Borsato e Ebanks, coi massimi stagionali di tentativi (rispettivamente 4 e 5) contro Eurobasket.

La conclusione non è che la Mens Sana deve diventare una squadra da 27 triple tentate su 60 tiri come con Eurobasket (il 45% delle conclusioni su azione, il 33.75% dei possessi). Non è nel suo dna, forse in pianta stabile non sarebbe neanche basket. Ma di certo se i risultati sono così chiaramente legati al tiro da tre punti, diventare una squadra di successo passa dalla necessità di tirare di più da oltre l'arco, e dunque di aggiungere al corredo anche la capacità e la consistenza nel creare buone opportunità da oltre l'arco. Ha senso interpretare la differenza di percentuale da tre tra vittorie (42%, 29/69, mai sotto il 41%) e sconfitte (24.2%, 15/62, mai sopra il 33%) come una conseguenza delle buone opportunità create più che come la causa in senso stretto di quei successi. Qualche recente tentativo di approcciarsi alla questione con soluzioni nuove c'è stato. E comunque l'importanza, certificata dai numeri, di tenere alto il numero dei tiri da tre è un motivo in più per non rifiutare quei tiri, anche se poi non dovessero entrare.




***
 

Nessun commento:

Posta un commento

gli argomenti

altre senesi (76) Anichini (69) Asciano (34) associazione (64) avversari (138) Awards (1) Bagatta (8) baskin (1) Binella (16) C Gold (79) C Silver (32) Cappelli (6) Catalani (3) Chiusi (25) città (19) Coldebella (2) Colle (38) Comune (28) consorzio (72) Costone (280) Costone femminile (15) Crespi (8) Cus (1) De Santis (2) Decandia (1) derby (24) Eurolega (2) ex (49) Finetti (1) fip (5) Fortitudo (1) Frati (1) Frullanti (312) giovanili (41) Grandi (46) Griccioli (12) inchiesta (72) infortuni (5) iniziative (5) Legabasket (1) Libero basket (1) Lnp (35) Macchi (32) Maginot (1) maglia (7) Mandriani (17) Marruganti (20) Mecacci (19) media (13) Mens Sana Basket (153) mercato (93) Minucci (28) Monciatti (16) Moretti (3) Nba (3) pagelle (8) palazzetto (11) Palio a Canestro (1) personaggi (19) Pianigiani (4) Poggibonsi (31) Polisportiva (65) ramagli (19) Ricci (21) riposo (2) Salvadori (183) Serie A (3) Serie D (33) Sguerri (22) silver (1) società (92) sponsor (31) statistiche (107) storia (71) sul campo (880) Tafani (11) tecnica (3) tifosi (113) titoli (21) trasferte (22) Virtus (320) Viviani (3)