Il 3/15 da tre è un
dato alla portata di tutti, il plus-minus individuale pure. Entriamo allora
dentro i numeri per provare a capire un po’ di più cosa ha detto il k.o. di
Casale, soffermandoci su un’area di gioco ben precisa. In estate si è parlato
molto del ruolo di Ebanks: Griccioli voleva un centro puro, la società ha preso
un’ala che in A2 ha la stazza per giocare da numero cinque, ma avrà sempre più
tendenze da esterno che non di front-court. Con chi si accoppia meglio l’ex Los
Angeles Lakers?
Quattro gli assortimenti utilizzati sul parquet della Novipiù: accanto a Lestini, altro circumnavigatore dell’area colorata (12 minuti), con Simonovic (13 minuti), insieme a Vildera (5 minuti scarsi) e da solo in una batteria di esterni, con Sandri da numero quattro (nel finale di gara). In termini di plus minus è andato leggermente meglio l’accoppiamento con Vildera, perché ha garantito un +1; con Sandri il parziale è rimasto invariato (dal 62-72 del 38’ al 66-76 finale), con Simonovic è maturato un -3 e con Lestini un -5.
Analizziamo però meglio questi ultimi due accoppiamenti: con l’ex Matera Ebanks è stato abbinato ad inizio partita, subito dopo l’intervallo e nella fase centrale del quarto periodo. È in questi ultimi due frangenti che Casale ha scavato due solchi importanti: da 42-40 a 49-42 e da 67-60 a 72-60, mentre subito dopo la palla a due il parziale era stato favorevole (10-9). In totale i dodici minuti della coppia Ebanks-Lestini hanno prodotto un complessivo 19-24, di cui 9-15 nel secondo tempo.
Sull’asse Queens-Montenegro l’impatto visivamente sembrava essere stato più coinvolgente (tradotto: sembrava si stesse giocando un basket migliore), ma numericamente siamo su livelli analoghi: 23-26 il parziale sfavorevole, suddiviso in due spezzoni da 14 e 9 punti segnati, ma anche 16 e 10 concessi.
Per ora, quindi, non abbiamo risposte utili dalle statistiche: serviranno altre puntate, nelle quali magari il rendimento degli esterni sarà più adeguato e i dati dei lunghi beneficeranno di giornate migliori di tutto il resto della squadra. E si potrà comprendere meglio quale tipo di quintetto servirà per far rendere al meglio la stella statunitense.
Quattro gli assortimenti utilizzati sul parquet della Novipiù: accanto a Lestini, altro circumnavigatore dell’area colorata (12 minuti), con Simonovic (13 minuti), insieme a Vildera (5 minuti scarsi) e da solo in una batteria di esterni, con Sandri da numero quattro (nel finale di gara). In termini di plus minus è andato leggermente meglio l’accoppiamento con Vildera, perché ha garantito un +1; con Sandri il parziale è rimasto invariato (dal 62-72 del 38’ al 66-76 finale), con Simonovic è maturato un -3 e con Lestini un -5.
Analizziamo però meglio questi ultimi due accoppiamenti: con l’ex Matera Ebanks è stato abbinato ad inizio partita, subito dopo l’intervallo e nella fase centrale del quarto periodo. È in questi ultimi due frangenti che Casale ha scavato due solchi importanti: da 42-40 a 49-42 e da 67-60 a 72-60, mentre subito dopo la palla a due il parziale era stato favorevole (10-9). In totale i dodici minuti della coppia Ebanks-Lestini hanno prodotto un complessivo 19-24, di cui 9-15 nel secondo tempo.
Sull’asse Queens-Montenegro l’impatto visivamente sembrava essere stato più coinvolgente (tradotto: sembrava si stesse giocando un basket migliore), ma numericamente siamo su livelli analoghi: 23-26 il parziale sfavorevole, suddiviso in due spezzoni da 14 e 9 punti segnati, ma anche 16 e 10 concessi.
Per ora, quindi, non abbiamo risposte utili dalle statistiche: serviranno altre puntate, nelle quali magari il rendimento degli esterni sarà più adeguato e i dati dei lunghi beneficeranno di giornate migliori di tutto il resto della squadra. E si potrà comprendere meglio quale tipo di quintetto servirà per far rendere al meglio la stella statunitense.
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