giovedì 28 settembre 2017

Le avversarie della Mens Sana

Del valore della Mens Sana, alla luce delle risultanze del precampionato, del passaggio forzato da Cappelletti a Borsato, del potenziale e delle incognite dei due americani di maggior prestigio del campionato, degli equilibri e della consistenza del reparto lunghi, di variabili attorno a cui gira la stagione come capacità di fare bene a difesa, a rimbalzo e alzare i ritmi in campo aperto, di tutto questo ci sarà modo di parlare prima del debutto in campionato di domenica a Casale. Ma prima buttiamo l'occhio all'erba del vicino. Quali sono i valori del campionato e quali saranno le avversarie più credibili?

Il mercato di prestigio, per quanto palesemente diviso in due fasi con le disfunzionalità che questo significa nella costruzione della squadra, impone che le aspirazioni della Mens Sana siano per un campionato da quartieri alti. Insieme a? Un mercato scoppiettante lo ha fatto l'Eurobasket Roma, perché al talento di Deloach (suo il canestro della vittoria a Siena l'anno scorso) ha aggiunto un americano come DeShawn Sims, lungo da 20.2 punti e 7.5 rimbalzi la scorsa stagione a Rieti, secondo scorer del campionato. Ha preso in Piazza e Poletti due degli italiani migliori nei rispettivi ruoli, e a proposito di italiani ha aggiunto con Frassineti (da Legnano) uno molto più che da rotazione insieme a Fanti e Bonessio. Ma con tante e importante novità, resta da capire quale quadratura potrà trovare.

Nei pronostici di tutti c'è Scafati tra le favorite, col realizzatore Miles e il lungo Sherrod (ex Roseto), con l'ex Virtus Spizzichini, il già capitano mensanino Ranuzzi e il lungo da Rieti Pipitone a completare il quintetto, e dalla panchina gente come Crow. Chi d'estate è abbonato ai quartieri alti, anche se poi d'inverno e di primavera spesso le cose sono andate diversamente, è Trapani: Renzi pivot, Viglianisi e Ganeto sul perimetro, palla a Jefferson dall'Olimpija Lubiana e tra i lunghi l'ex Treviso Perry.

Ha senso aspettarsi che sia da corsa almeno una, forse due, magari tutte e tre le squadre piemontesi. Il ridimensionamento di Biella dopo un campionato di vertice riparte più corta ma comunque da americani importanti (il capocannoniere Fergusson accanto nientemeno che a Tim Bowers) e italiani da doppia cifra come Tessitori, Uglietti da Latina e Chiarastella da Agrigento... E poi rientrerà Wheatle. Le incognite di Tortona sono in panchina ma ha incastonato tra Spanghero in play, Mei sul perimetro e Garri nel pivot due tra i migliori stranieri del campionato: l'ex Forlì Melvin Johnson in guardia e l'ala Sorokas da Treviglio. Ma il problema numero uno della Mens Sana è Casale, perché prima avversaria per cominciare il campionato subito forte: è una delle squadre meglio allenate del campionato, un impianto da cui ripartire in Tomassini, Blizzard, Severini e Martinoni, una guardia che era di livello in Serie A (figuriamoci qui) come l'ex Trento (e Veroli) Jamarr Sanders, in attesa che rientri il lungo Marcius.

La storia della A-2 è piena di big che deludono, in corsa promozione in estate e in lotta salvezza in primavera, e di squadre che si inseriscono ai vertici. Latina ha un quintetto di livello, tra Tavernelli, "l'altro" Saccaggi e Laganà da alfieri d'eccezione dei lunghi Raymond e Drungilas. Agrigento è giovane e profonda attorno agli americani Pendarvis Williams e Cannon. La Virtus Roma è difficile da immaginare fuori dalla zona playoff. E Legnano riparte dagli stessi americani di alto livello dell'anno scorso, Raivio e Mosley, con Zanelli e Martini a completare il perimetro. Gli Usa Pacher e l'ex mensanino Roberts, Fabi e Baldassarre in ala, la coppia Caroti-Passera in play fanno di Reggio Calabria una squadra con una solidità.

Gli anni che passano degli uomini chiave, circondati da tanta gioventù, rendono difficili nuovi miracoli di coach Vertemati a Treviglio. Rieti non è facile da decifrare tra Tommasini, Hassan, Gigli attorno agli Usa Hearst e Davenport nuovi per l'Italia. Cagliari ha Rullo e la coppia Bucarelli-Ebeling, con Allegretti a coprire le spalle dalla panchina, in mezzo tra gli americani Keene e Stephens. Ma chi sembra un passo indietro a tutti è la neopromossa Napoli, con due stranieri (il pivot Vucic, ma molto dipenderà dai punti della guardia americana Carter) sulla squadra che ha vinto il suo girone in B e, tra gli altri, Bruno Mascolo. Si parte da qui. Sperando di non essere tra chi fallirà. Sperando di essere tra chi scalerà le gerarchie, e dimostrerà che come sempre i pronostici di inizio anno non valgono niente.

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