Retrocessa per un canestro dopo una stagione in cui da cenerentola del Girone A aveva chiuso con ben 26 punti, piuttosto di fare un'altra stagione col collo tirato in Serie B (e non necessariamente riuscire ancora a produrre tanto quanto l'anno scorso), la Virtus ha scelto di rinunciare al ripescaggio per consolidarsi. Non solo economicamente, dimezzando all'incirca i 100mila euro di budget dell'anno scorso (poi sforato di un 25%). Anche tecnicamente, puntando su un roster con sette senior e sette under da pesare anche in ottica futura: di fianco ai minuti sicuri di Ceccatelli (due anni fa a Pms) e Bartalucci, troveranno spazio nel giro della prima squadra anche Falchi, Bartoletti, Ndour, Perinti e Valdinotti, investimento del 1999 da Foligno.
I sette senior sono tutti di livello da Serie B: ai cinque l'hanno fatta l'anno scorso sono stati aggiunti Stefano Simeoli, già alla Virtus in DNA e di ritorno da tre anni in Australia, vero e proprio americano per la C Gold, e Alessandro Pucci, l'anno scorso secondo miglior marcatore del girone. Si va verso un quintetto con Lenardon e Imbrò esterni, Simeoli vicino a canestro, e due tra Nepi, Olleia e Pucci, più Bianchi dalla panchina. Le avversarie? Su tutte Pino Firenze, a sua volta retrocessa, con l'aggiunta di Poltroneri, e Pielle Livorno, che l'anno scorso ha perso la finale, con l'aggiunta di Toppo. Corsa a tre dunque, sulla carta, senza trascurare però Empoli e Castelfiorentino.
In panchina Maurizio Tozzi, di ritorno dopo l'esperienza da vice di Daniele Ricci (playoff in C Gold con spareggi promozione sfiorati) e da coach dell'Under 20 Elite (il gruppo 96-97 tutto senese) con cui la Virtus tornò alle finali nazionali. E di fianco a lui oltre al confermato Edoardo Ceccarelli c'è anche Andrea Spinello, già di supporto nel finale della scorsa stagione e reduce dal titolo Under 13 regionale da imbattuto. Ci saranno nove squadre giovanili, di cui cinque Eccellenza e due-tre gruppi particolarmente interessanti. Confermato l'impegno di Bruttini. È sulle maglie, sempre La Sovrana. Un auspicio.
***
In panchina, e non era scontato in corrispondenza del cambio societario, ci sarà per il quinto anno di fila Pierfrancesco Binella: una striscia così lunga di stagioni consecutive in gialloverde l'hanno vissuta solo Sandro Zani (1989-94) e Giorgio Brenci (dall'alba dei tempi, fino al 1972). Di fianco a lui ancora Duccio Petreni, con l'aggiunta nell'area video di Valentino Ceccherini. Quattro le squadre giovanili (Under 20, 18, 15 e 14) a cui aggiungere l'operazione dell'arrivo di Francesco Braccagni a corollario di un settore come il minibasket che per numeri (l'anno scorso 180 bambini e bambine) guarda alla leadership cittadina.
L'impegno sulle giovanili permette per regolamento di poter puntare su una squadra con dieci senior e due under, che saranno di base i costoniani Mini e Stanghellini. Roster tutto made in Siena, anagraficamente o (è il caso di Manetti e Chiti) cestisticamente. L'arrivo last minute di Vittorio Tognazzi, guardia classe 1996 ex Mens Sana e Virtus, l'anno scorso 12 punti di media in C Gold, ha chiuso col botto un mercato di cambiamenti corposi (nuovi quattro decimi) vissuto facendo la spesa tra Certaldo (Tognazzi appunto, e il ritorno dell'ex Francesco Spampani, classe 1977) e Asciano (il 1995 Matteo Ricci e il 1994 Giulio Chiti).
Immaginando un quintetto con Benincasa, Bruttini, Tognazzi, Manetti e Chiti - e a completare le rotazioni, Ricci, Nepi, Catoni, Spampani e l'altro veterano di lusso Giacomo Bonelli -, le tante opzioni girano intorno all'assetto con quattro esterni tiratori e un lungo, che annuncia scenari interessanti in termini di tattica e aggressività. Con un occhio a Meloria e San Vincenzo, le avversarie sono soprattutto Prato, retrocessa dalla Gold, e Carrara. Perché si guarda al vertice, con rispetto ma anche con voglia di fare bene. Per tutti, a Siena, è la stagione dell'ambizione.
Nessun commento:
Posta un commento