Questa vale parecchio. Non solo perché vincendo 57-58 a Casale la classifica della Mens Sana torna a sorridere (vabbè il ritorno in zona playoff, ma soprattutto il +8 sui playout a 11 giornate dalla fine) grazie alla terza vittoria di fila, che è la striscia positiva più lunga dopo le sei di inizio stagione. Di questi tre successi, è il primo che arriva fuori casa, contro una squadra che seguiva in classifica la Mens Sana e che così viene tenuta dietro, oltretutto col primo scontro diretto in questo inizio di ritorno che si riesce a mettere a posto: 2-0 in stagione e +6 in classifica su Casale, che è il massimo risultato con soli 3 punti di scarto totale in due partite. Questa vale parecchio stando sempre avanti o comunque facendo sempre la partita, contro una squadra che non è evidentemente una fontana di talento ma è compatta, meritando soprattutto per le condizioni in cui si è giocato, senza forse il giocatore più importante, l'infortunato Myers. Stoici, uno di quei successi attorno a cui si può cementare una stagione.
IL GIOCATORE
Giovanni Vildera, chi altro? Non c'è bisogno di dire che la sua partita da 21 punti in 35' con 10/14 al tiro (71%, su 14 tiri!) con 6 rimbalzi e 5 falli subiti sia la sua migliore prestazione stagionale. La cosa più interessante è che sia successo nel giorno in cui aveva tutto il peso del reparto sulle spalle. Non ne è rimasto schiacciato, al di là dell'efficacia di squadra che il suo modo di interpretare il ruolo ha innescato per la partita di Casale. "Avevo chiesto alla squadra di aggredire in attacco da subito", ha ricordato Griccioli. I 21 punti del primo quarto segnati a una squadra come Casale sono un bel colpo, con il 7/8 da due: 13 punti in 11' con 6/7 al tiro sono arrivati da Vildera. E' stata una di quelle prestazioni che può girare una stagione e portare a nuove valutazioni tecniche: detto che Myers è uno dei punti di forza di questa squadra, spesso il principale, Vildera ha dimostrato di non essere solo un giocatore in grado di portare freschezza e reattività, ma anche uno capace di essere un'arma tattica. Non si era mai visto in maniera così chiara.
IL MOMENTO DECISIVO
A tre minuti e mezzo dalla fine Casale ha messo la testa avanti per la prima volta in tutto il secondo tempo, +1. Certo, le ultime tre azioni in cui aveva mosso il tabellone era stato dalla lunetta, segno più di mestiere che di vento in poppa. Ma la benzina dall'altra parte pareva finita. E' stato a questo punto che, dopo un timeout, per tre azioni di fila Casale è andata a sbattere: prima ha sbagliato con Tolbert, poi per due possessi di fila non è neanche riuscita a tirare. E' il frangente in cui Tavernari ha messo quattro punti consecutivi, quelli dal -1 a +3, e questo va a suo onore in una serata in cui per il resto ha tirato 2/10. E poi c'è l'ultimo minuto: canestro di Vildera imbeccato da Harrell per il +3, errore da tre di Tomassini, 1/2 di Mascolo ai liberi per il +4, tripla del -1 di Tolbert, pasticcio Mascolo-Tavernari sulla rimessa e ultimo attacco di Casale. Quando la difesa su Tomassini è tale da far uscire palla e farla arrivare a Natali, che di fronte a un'altra gran difesa si incarta, anche coi passi, e spara a salve. La beffa sarebbe stata troppo atroce in una stagione in cui un certo conto con questo tipo di situazioni lo si è già pagato, vedi Eurobasket. Vinta in difesa.
LA STATISTICA
I 57 punti subiti. Le partite sotto i 70 punti subiti della Mens Sana sono diverse, e raramente perdenti, ma mai era riuscita ad andare sotto i 66 concessi a Rieti. Qui si è andati un bel po' più giù. Perché è vero, verissimo, che di fronte c'era l'attacco meno produttivo del campionato, è chiaro a tutti. Ma Casale segna 68.6 punti di media. Non restava sotto i 60 punti da tre mesi e mezzo, ed era la prima giornata, con tutti gli asterischi del caso. E 57 sono comunque il minimo stagionale di Casale. Romanziamola, sì, forse esagerando un po', ma per cogliere la tendenza: senza risorse offensive, la Mens Sana è riuscita - come non era riuscita a fare troppe volte, nel periodo negativo dopo la perdita di Cappelletti - a vincere in difesa. Cioè sul terreno preferito di Casale. Che significa essere riusciti a farlo contro la miglior difesa.
LA CHIAVE
Alla Mens Sana mancava con Myers un uomo da 17 punti e 9.9 rimbalzi, ma anche 11.7 tiri, 6.5 falli subiti e 3.7 perse di media, che vuol dire un terminale da più di una ventina di possessi a partita. Si aggiunga che Harrell, giocatore da 19.1 punti di media, è stato tenuto a 7 con 1/6 al tiro, che vuol dire circa 9 tiri in meno del solito (la sua capacità di reagire creando, e molto, per sé e per gli altri, con 7 assist e 7 falli subiti, è un'altra grande notizia della serata). Per sovrammercato ci si potrebbero anche mettere i 12.3 punti e la quindicina di possessi di Cappelletti, ma ormai rispetto a quel periodo si è girata pagina. In una situazione così drasticamente nuova, la Mens Sana ha saputo trovare una nuova geografia spostata nettamente rispetto a quella dell'asse Myers-Harrell-Cappelletti (o Tavernari, come avrebbe dovuto essere nelle intenzioni estive).
La Mens Sana ha giocato meglio non solo perché costretta a trovare col gioco quello che le manca in talento (di necessità virtù, finalmente?) ma anche perché Vildera con la sua mobilità ha caratteristiche che favoriscono il movimento di uomini e la circolazione, invece di fermare la palla. Soprattutto in quel buon primo quarto ne ha tratto giovamento Saccaggi, ne ha tratto Flamini. Poi è evidente che servono i giocatori forti e servono i loro punti: Casale è forse l'unica squadra del girone con cui si può vincere una partita segnando 58 punti (e comunque la Mens Sana è stata la sola a riuscirci). Ma anche tornando a contare sui loro talenti sarà un peccato rinunciare al potenziale che il resto della Mens Sana riesce finalmente a esprimere quando gioca con questo dinamismo. E che magari agevolerebbe anche gli americani.
LA DICHIARAZIONE
Giulio Griccioli, coach Mens Sana: "Questa partita ce la dovevamo giocare in difesa: benissimo il primo quarto, poi quando Casale si è adattata anche alla nostra durezza, ci ha messo un po' in difficoltà coi pick and roll, abbiamo trovato di nuovo la chiave per aprire l'area con Vildera nel terzo quarto con degli short roll, e quello ci ha ridato ossigeno. Poi hanno cambiato di nuovo difesa e si sono messi a fare cambi: attaccarli in uno contro uno non era vincente, visto anche il metro, e le migliori azioni le abbiamo fatte quando abbiamo comunque mosso la palla anche contro i cambi".
LE ALTRE
Nel treno di tre squadre tra il sesto e l'ottavo posto, la Mens Sana ha 8 punti di vantaggio su Rieti e Reggio Calabria che occupano terzultimo e quartultimo posto. In questo momento alle spalle ci sono otto squadre, e praticamente su tutte si è guadagnato terreno questa settimana, tranne Ferentino, che giocava con Rieti e almeno una delle due doveva vincere. Restano consolidate le gerarchie con Scafati ultima a 8 punti, Agropoli penultima a 10, Reggio e Rieti un gradino più in alto a 12, Casale a 14, Ferentino a 16, poi Eurobasket e Trapani a 18. Poi c'è la Mens Sana. Da qui in su, Roma ha raggiunto al terzo posto Agrigento, sconfitta di un punto da Biella nel big match di giornata dopo sette vittorie di fila. L'Angelico è in testa a pari punti con Legnano, che dopo aver battuto di due punti Trapani gioca in settimana il recupero a Treviglio. E domenica a Siena arriva Reggio Calabria.
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