Di persona, era presente solo Ferdinando Minucci. Rappresentati dai propri legali, erano presenti anche tutti gli altri. Tranne uno: la curatela. E' l'unico canale attraverso cui si possa difendere la storia della Mens Sana e i titoli vinti, perché è quello a cui è stato contestato l'articolo 61 che quei titoli li mette in discussione. Stupisce, perché era noto che il Comune - inteso come Giunta - aveva attivato il proprio ufficio legale per trovare avvocati con competenze di giustizia sportiva che potessero difendere la curatela (da cui era arrivato un assenso di massima a questa soluzione), e dunque la storia della Mens Sana.
Tra le righe lo aveva detto anche il sindaco Bruno Valentini quando, commentando la riuscita presentazione della squadra a cui aveva partecipato giovedì scorso, ha scritto: "Nonostante ci sia chi cerca di togliere per via legale gli scudetti guadagnati sul campo, il Comune farà tutto quello che può per impedirlo e ci sono avvocati che stanno lavorando per questo scopo".
Si tratta comunque di un intervento per cui non basta la valutazione del curatore fallimentare, serve l'autorizzazione del giudice delegato del Tribunale. Cosa sia successo è da chiarire, e capire. O è una scelta? Una strategia? In tutti i modi non essersi presentati alla prima udienza non significa, di per sé, aver rinunciato alla propria difesa: resta possibile presentarsi nelle udienze successive, e non c'è bisogno neanche di dire cosa si aspetta una città intera. Come minimo.
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O anche la sospensione del procedimento in attesa che quello penale arrivi se non a una sentenza - non si può aspettare tanto, anche se molti scegliessero riti abbreviati - ma quantomeno a un capo di imputazione con richieste di rinvio a giudizio, che al momento manca. E' atteso da più di sei mesi, quelli ormai passati dalla formalizzazione della chiusura dell'inchiesta, a cui sarebbero dovute seguire appunto le richieste di rinvio a giudizio.
Tra le eccezioni sollevate, senza entrare nel merito o ragionare sulle possibilità di successo, ce n'è una che coinvolge la nuova Mens Sana. Ovvero la richiesta di intervento nel procedimento della nuova Mens Sana 1871, naturalmente non per rispondere di alcuna infrazione (non può rischiare niente), ma perché considerata portatrice di interesse. L'interesse è il riconoscimento come parte della propria storia dei titoli vinti fino al 2014. Nessuno più di chi considera suoi quei titoli può spiegare perché non devono essere revocati.
Una decisione con effetti su un soggetto giuridico che non è nel procedimento sarebbe viziata. Non sembra un trabocchetto per il nuovo club, a cui naturalmente nulla del passato può essere contestato. Tanto più nel giorno in cui la curatela non si è presentata - e dunque chi è titolato alla difesa dei titoli non ha dato seguito a questo diritto - pare l'occasione perché ci sia quantomeno qualcuno che difenda la storia della Mens Sana. La Procura, cioè l'accusa, si è opposta. Il Tribunale Federale si è riservato di decidere.
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