mercoledì 21 settembre 2016

Crowdfunding. Associazione in movimento

Il 22 settembre è il giorno in cui la Mens Sana si presenta alla sua gente, si spera con la vetrina che merita chi ha reso possibile esserci ancora con il salvataggio, ovvero l'Associazione, e le aziende che hanno deciso di investire vedendo nella Mens Sana un futuro che tutt'oggi ancora non tutti vedono (e alcune riserve purtroppo sono legittime). Il contatto col popolo della Mens Sana arriva all'indomani del lancio da parte dell'Associazione stessa della attesa campagna di crowdfunding (qui il link) attraverso cui riuscire a trovare la copertura di propria competenza per l'annunciato disavanzo con cui si è chiusa la scorsa stagione. E' interessante capire a cosa serve, come funziona e come si inserisce nel momento molto particolare dell'Associazione.

Partiamo da lontano. Nell'assemblea dei soci con cui lunedì scorso si è formalizzato l'insediamento del nuovo cda, non sono ancora stati adottati i provvedimenti con cui si comunica la modalità con cui la società intende coprire il disavanzo di circa 220mila euro con cui si è chiusa la stagione sportiva al 30 giugno 2016. Tutti i soci in una maniera o nell'altra sarebbero già stati pronti a far fronte a quanto di propria competenza. Più difficile per l'Associazione, i cui fondi sono legati esclusivamente alle donazioni dei tifosi. E che ora ha bisogno di trovare i 44mila euro relativi al proprio 20% di partecipazione (diluirsi, se anche avesse senso un futuro immaginario con una società ben capitalizzata, non è certo in agenda adesso).

Entro un mese da lunedì scorso si terrà una nuova assemblea dei soci della MSB 1871, e normalmente è già in quella sede che si dovrebbe provvedere al ripianamento per quanto di propria competenza. E' realistico che d'accordo con gli altri soci l'Associazione possa prendersi da quel momento altri 20-30 giorni di tempo. Che quindi fa circa un mese e mezzo mal contato dal lancio di queste ore del crowdfunding. A beneficio di tutti, Wikipedia lo traduce come "raccolta di fondi, per lo più tramite internet, attraverso piccoli contributi di piccoli gruppi che condividono un medesimo interesse o un progetto comune oppure intendono sostenere un'idea innovativa"). E' una forma di pagamento in cui i soldi non vengono impegnati da chi contribuisce ma non prelevati finché non viene raggiunto l'obiettivo minimo per sancire il successo della raccolta.

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L'obiettivo minimo che sblocca la riscossione della raccolta è stato fissato a quota 20mila (significa che se si arriva a 19.999 euro il denaro non viene riscosso dai donatori, e all'Associazione non entra niente). Una cifra coerente con l'obiettivo di 200mila che ci si era dati in primavera, anche simbolicamente è la differenza che resta rispetto ai 180mila già raggiunti per il salvataggio. L'ideale sarebbe arrivare sui 25mila euro. Assieme a qualcosa che è rimasto sul conto e al cofinanziamento-premio (secondo accordi presi con ChiantiBanca già in occasione della fidejussione) che scatterà al raggiungimento di metà della cifra (10mila euro) permetterebbe di mettere insieme il denaro richiesto senza sforzi ulteriori. La durata del crowdfunding è stata fissata in 40 giorni, quindi con scadenza a fine ottobre.

A chi ci si rivolge? L'obiettivo, con metodi di raggiungimento delle donazioni simili a quelli sposati sul finale della raccolta da 180mila euro, è arrivare con una forma diversa anche a quel migliaio di persone potenziali, se non di più, che non hanno contribuito nella prima fase, a cui hanno partecipato oltre 560 famiglie a cui è impossibile a chiedere ancora. Arrivare a questa nuova fascia di persone offrendo la possibilità di contribuire con cifre ben inferiori ai 500 euro (e poi sottomultipli, mettendosi insieme) per diventare soci. A fronte del contributo, a chi dona 10 euro sarà regalata una foto della squadra e così via fino a 100 euro con portapenne/fermacarte, zainetto portascarpe, una polo e una cena con la squadra. Persuasivo, così come il video che accompagna la campagna. Buono. Addirittura strepitoso in tutto l'excursus storico fino a Dado Lombardi.



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Una battaglia del genere si combatte con un pugno unito. E? solo dimostrandosi così che si riesce a lanciare il messaggio giusto alla gente di Mens Sana non ancora coinvolta. Nell'Associazione è dalla nomina dei due rappresentanti nel cda del basket che il clima è un po' diverso. In realtà quella fu solo l'ufficializzazione di qualcosa che era nell'aria da settimane. Ovvero l'affermazione della componente legata ai gruppi di raccolta esterni (Collet, Fini, Ciani, Lami) poi confluiti nella raccolta principale, che legittimamente non sentendosi rappresentata da chi l'Associazione aveva precedentemente espresso in cda (Barlucchi, presidente dell'Associazione, e Guidarini, vice) aveva fatto passare all'unanimità la competente nomina di Laura Bucci come rappresentante nel cda del basket.

Il ballottaggio per la seconda nomina in cda tra Barlucchi (che è rimasto fuori, salvo essere "ripescato" in quota Consorzio) e Guidarini è stato il prodromo della dialettica tra due gruppi poi sfociata nella querelle delle nomine del Consorzio. Ovvero tra il gruppo che ha poi messo in atto la propria idea di Consorzio forte della maggioranza formatasi attorno a Bruttini. E il gruppo rimasto all'asciutto, ma che nei primissimi giorni del salvataggio aveva messo insieme in brevissimo tempo - anche per un tesoretto pronto all'uso dall'anno precedente - i 50-60mila euro di raccolta iniziale, mentre la raccolta genericamente etichettata come quella dei tifosi è arrivata a risultati importanti solo successivamente.

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Lasciando da parte il Consorzio e tornando all'Associazione, se non una spaccatura, sicuramente c'è stata una scollatura, dovuta anche a qualche individualismo. Significa oggi dover ritrovare il feeling, per esempio dopo i recenti sviluppi della questione del vicepresidente della MSB 1871 (è passato Barlucchi, l'Associazione si aspettava un suo rappresentante, tra Bucci e Guidarini), passando per la richiesta di dimissioni di Barlucchi dalla presidenza dell'Associazione avanzata da Pierluigi Salvini, anche per non aver prodotto copia dell'atto di cessione al Consorzio (edit) per non aver stipulato un patto parasociale contestualmente alla cessione al Consorzio.

Le dimissioni di Barlucchi dalla presidenza e Guidarini dalla vicepresidenza arriveranno adesso per evitare la contemporanea presenza nel cda del basket e alla guida dell'Associazione: non è scritto nello statuto che debbano farlo, ma pare intenzione di entrambi. La settimana prossima potrebbero essere maturi i tempi per una riunione del Direttivo, che possa anche convocare un'Assemblea di tutti i soci dell'Associazione (servono 15 giorni di preavviso) che è sicuramente cruciale. Sarà chiamata anche alla verifica contabile di tutti i passaggi monetari di queste settimane, oltre a nominare il nuovo Direttivo, o almeno i nomi al posto dei due in uscita.

Si medieranno delle soluzioni per evitare prove di forza o estrazioni a sorte? Per le cariche di presidente e vice dell'Associazione, è plausibile che uno possa arrivare dal mondo dei gruppi di raccolta dei tifosi. Così come è logico che l'altro possa avere un profilo simile ai tre soci dell'Associazione - Viviani, Cocchia, Ciotti - entrati nel cda della MSB 1871 in quota Consorzio. Personalità simili ci sono tra i 570 soci dell'Associazione. Possibile che si guardi in questa direzione, anche se ha poco senso parlarne ora che la questione deve ancora essere aperta da chi se ne occupa.

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