Non c'entra chi ne fa parte, ma una parte della partita si gioca attorno all'Associazione: ai due nomi che presenterà per il cda (l'assemblea di questo venerdì sera discuterà i nomi indicati dal direttivo, oltre alle necessità imposte dal bilancio in approvazione), ma anche ai nomi di chi l'Associazione NON presenterà per il cda, e ai nomi di chi passa dal mazzo dell'Associazione a quello del Consorzio. Servirà a migliorare la squadra o la peggiorerà? Sarebbe comunque ingeneroso non riconoscere che in questa "vacatio" si è lavorato, e uno dei risultati di questo lavoro è tra le novità di giornata.
La buona notizia è che il Consorzio si è arricchito di cinque adesioni. Quanti soldi portano? Pochi, oggi. E' stato modificato lo statuto per permettere alle associazioni di categoria di entrare un una quota diversa rispetto ai consorziati. Ma la buona notizia è ciò che porta a livello simbolico l'adesione delle associazioni di categoria, una stella sul petto che da mesi si è cercato il modo di esibire, forse sin da quella prima riunione pubblica al Garden: dare il senso dell'appoggio delle categorie economiche. Una addirittura di portata extra-provinciale, allargando lo sguardo anche i territori di Grosseto e Arezzo.
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Ha avuto però il difetto di continuare a sbagliare i conti su quante sono le adesioni. Non 28, come scritto erroneamente, ma 27, se sono cinque (come pare, dall'annuncio) gli enti da aggiungere alle aziende iniziali. Che erano 22, e non 23 come erroneamente comunicato già allora, quando c'era la giustificazione della concitazione di quei giorni. Questioni di lana caprina? Fare i conti e comunicarsi correttamente è lana caprina? Andrà meglio la prossima volta.
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Poi il dato chiave non sarà solo quello dei consorziati (30 è l'obiettivo di breve termine, 40 quello di medio termine) ma soprattutto quello del numero di quote acquistate (ogni consorziato, ricordiamolo, può acquistarne da uno a cinque, da 5mila a 25mila euro di impegno). Nelle settimane scorse una prima stima fatta inizialmente si aggirava attorno alle 45 quote già solo con le aziende fondatrici. E sul campo delle quote risultano esserci buone notizie dal lavoro in corso nelle ultime ore.
Delle quattro gambe prospettate al momento della costituzione del Consorzio, l'unica ancora ferma diventa al momento quella degli sponsor, con un quadro solo parziale sui secondari oltre che ancora tutto da scrivere sul main sponsor. Ma delle altre tre gambe, l'unica sistemata è la fidejussione: la parte tecnica e la prosecuzione della crescita delle adesioni al Consorzio restano due urgenze.
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