sabato 25 giugno 2016

La vita della Mens Sana dopo Alessandro Ramagli

I saluti ad Alessandro Ramagli (qui il comunicato) meriterebbero una carrellata su tutto quello che di buono ha significato per la Mens Sana averlo a bordo quest'anno. E' stato uno dei protagonisti della stagione, forse il vero "talento" della squadra insieme al suo staff, comunque più di ognuno dei suoi giocatori. Forse solo il finale in calando rispetto alla parte centrale della stagione, arrivando non lontano dal secondo posto con una squadra del genere, in una stagione del genere, gli ha precluso una maggiore considerazione per un riconoscimento individuale.

Non stiamo a dilungarci sulle qualità umane solo perché non sono un argomento per valutare un allenatore di basket. Non sarà stato perfetto, ci saranno stati dei momenti in cui a chiunque sarà capitato di mettere in discussione il suo operato perché altrimenti che coach sarebbe, la santificazione magari è eccessiva, ma ha dimostrato tutto il suo spessore di uomo di basket per quello che ha dato all'ambiente a prescindere dal tipo di annata che è stata. Con l'esperienza e le spalle larghe per gestire la situazione che si è creata.

E per volgere quella situazione a proprio favore: il clima da squadra in missione a fronte del rischio chiusura ha tenuto basse le aspettative, ha messo in una luce diversa un cammino e risultati che altrimenti avrebbero ricevuto un'altra valutazione, le attenzioni sui fatti extra-campo hanno permesso di dribblare buona parte delle normali pressioni di una piazza esigente come Siena sulle questioni di campo. E' andata così, ma poteva andare tutto al contrario. E se non è successo è stato anche grazie a lui.

Non è costato come l'ultimo arrivato in A2, ma la stagione ha detto quale sia l'effetto moltiplicatore di un buon allenatore e di un buono staff sul valore del roster a disposizione, e prendere un capo-allenatore da 10mila euro (che li vale, non solo che li costa: è chiaro) permette di risparmiare 50mila euro sui giocatori. Fare scelte diverse per l'anno prossimo, sarebbe un errore di miopia inaudita. Far girare la voce che sia stato un lusso per le casse della Mens Sana è stata una caduta di stile che ha fatto sembrare che sia stato pagato come Phil Jackson. Per venire a Siena aveva rinunciato in parte un anno fa a un livello economico che Verona gli aveva riconosciuto e che la Virtus Bologna torna a riconoscergli adesso.

Perché si riuscisse a sbloccare una lunga impasse, a quanto pare, Alessandro Ramagli ci ha rimesso di tasca sua, certo ripagato dal più gratificante "2+1" firmato alla V nera. A Siena non era in condizioni di schiavitù, ma obiettivamente sono cambiati i presupposti (è cambiato quasi tutto) rispetto agli impegni presi un anno fa. Non è scappato: si sono create le circostanze per riesaminare la situazione, e in fin dei conti più volte sono usciti da Siena segnali che risparmiare non sarebbe dispiaciuto. Tra buyout (a prescindere dalla forma) per uscire dal contratto e risparmio sul contratto del prossimo capo-allenatore, la Mens Sana conta di aver "salvato" almeno 25-30mila euro nel cambio.

***

A quanto pare per scelta del nuovo corso sul tavolo ci sono solo contratti annuali. Per il nuovo allenatore si parla di Giulio Griccioli, si parla di Maurizio Lasi. Non sfuggirà che sono entrambi tecnici che hanno già una base a Siena, ma se si è arrivati ai loro nomi non potrà essere solo per questo criterio di selezione da squadre di Serie B (con tutto il rispetto). Peraltro, è evidente che per lavorare a Siena un allenatore del posto ha bisogno di spalle più larghe, per evidenti motivi di pressione ambientale, rispetto a un tecnico non senese dello stesso livello, di cui il mercato pullula.

Non sfuggirà anche che non ogni allenatore va bene, ma molti sono vincolanti per il tipo di squadre a cui sono adatti, e che andrebbero costruite di conseguenza. Ecco, la scelta del nuovo allenatore è una decisione strategica - come lo è stata l'anno scorso - e non una casella da riempire. Non dovrebbe mancare il tempo per pensarci, se anche la firma del nuovo allenatore rientra tra le mosse non pensabili prima della data chiave del 7-8 luglio. Prima di allora si rischia di dover convincere qualcuno a venire senza sapergli dire quale sarà il budget a disposizione.

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