La formula mediaticamente inedita dell'"intendimento di deferimento" (in realtà un passaggio normalissimo delle inchieste di giustizia cestistica, semplicemente non se n'era mai fatto un comunicato) nei confronti di sei figure coinvolte a vario titolo nell'inchiesta sui conti della vecchia Mens Sana Basket è un segnale. Un segnale con cui la Federazione, oltre a far capire che si ricorderà di chi ha collaborato, vuole far sapere di non aver interrotto il lavoro sulla società mensanina. E il grosso ha da venire.
Già perché, nei confronti degli indagati e di comportamenti di cui si attende che vengano accertati i confini, la sete di giustizia attende soddisfazione nelle aule dei tribunari ordinari, non di quelli sportivi. E sul quel fronte la richiesta di supplementi di indagine e approfondimenti sta dilatando i tempi tra gli avvisi di conclusione dell'inchiesta, arrivati a marzo, e le richieste di rinvio a giudizio che nei giorni scorsi non erano ancora arrivate.
E con tutto il rispetto per queste sei posizioni individuali, di cui in verità non più di un paio di valore veramente cestistico, gli aspetti interessanti di cui si aspettano notizie dalla giustizia sportiva riguardano la questione della minacciata revoca di alcuni dei titoli vinti. Indiscrezioni di qualche settimana fa ipotizzavano una chiusura di quel capitolo attorno al mese di luglio. E' avvisato chi intenderà intraprendere una battaglia legale sul tema: se si è giunti alla valutazione dei casi individuali, non deve essere lontano il momento della valutazione complessiva, la raccolta degli elementi plausibilmente è già finita.
Sì era fatto avanti per la difesa di quei titoli il Comune. Voci di seconda o terza mano ma accurate rilanciano l'idea che, se qualcuno li mettesse in discussione, lo stesso Minucci potrebbe aprire i suoi archivi, a difesa dei titoli della "sua" era. E c'è da aspettarsi che anche i tifosi, in qualche forma, muovano i carri. C'è solo da capire come, e quando. Non per ora. Ma c'è da farsi trovare pronti in quei pochi giorni in cui si aprirà una finestra analoga a questa.
ps: parlare di passato ha il pregio anche di aspettare giorni migliori per parlare di un presente oggi controverso. L'attesa per il nuovo e definitivo cda della MSB 1871 che formalizzi a tutti gli effetti l'insediamento del Consorzio al comando della Mens Sana ha creato, proprio quando si credeva di aver aperto un nuovo capitolo, un limbo di confusione. Confusione (di ruoli, di responsabilità, di autonomie, di deleghe: di idee) che rischia di essere tossica proprio nel momento in cui si era cominciato a gettare le basi per la nuova stagione nel discutere la conferma di chi c'era l'anno scorso. Ci si è ritrovati a farlo nel vuoto (non necessariamente di potere) figlio dell'essere ancora a metà del guado di alcune questioni societarie, da cda e presidente in giù. Fate presto.
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